Calcolo renale
buonasera,
il 17 dicembre a mezzanotte mi sono iniziate forti coliche renali al fianco destro durate tutta la notte.
Alle 6 di mattina dopo previa chiamata arriva la guardia medica che mi pratica un'iniezione di Toradol e il dolore svanisce.
il 19 dicembre eseguo un'ecografia, dove si evidenzia un lieve ingrossamento del rene destro e un piccolo calcolo di 3mm, ma a detta dell'ecografo era presente un calcolo di dimensioni maggiori che ha fatto "danni" e che è sceso nell'uretere.
Il 20 dicembre mi reco dal medico curante il quale mi prescive una Tac senza contrasto che eseguo il 22 dicembre; il referto conferma ciò che diceva l'ecografia e in più la presenza di un calcolo 4mm nel terzo media prossimale del'uretere destro, piccola immagine lisiatica di circa 4mm con minima salienza delle vie urinarie a monte.
Dal 18 dicembre al 23 dicembre ho avuto ogni notte coliche renali che smettevano dopo che assumevo toradol in fiale per via orale.
(sotto lingua)
Il 28 dicembre mi reco da un urologo che esegue visita con ecografia, rileva la solita lieve dilatazione del rene e secondo lui il calcolo dopo pochi giorni lo avrei dovuto espellere; mi prescirve pasticche di Peamax per 10 gg dicemdomi di risentirci dopo 3 settimane se il problema non ha trovato risoluzione.
Oggi 22 Gennaio mi reco dal solito urologo visto che sono passate 3 settimane; mi esegue visita con ecografia, e mi dice che in considerazione di assenza di forti dolori, assenza di problemi ad urinare, e rene con la solita lieve dilatazione a detta sua si può attendere ancora un mese/ mese e mezzo nel frattempo continuare a bere 2lt di acqua al giorno e ricominicare con una scatola di Peamax e nel frattempo eseguire esame delle urine.
Ho chiesto all'urologo se era il caso di ripetere Tac per verificare la posizione del calcolo, ma lui al momento me lo ha sconsigliato.
In caso di non espulsione del calcolo tra un mese e mezzo mi ha detto che si valuta intervento con anestesia totale per la rimozione.
A questo punto ho alcuni dubbi sull'attendere un ulteriore mese e mezzo, visto che è vero che non ho avuto piu coliche che mi hanno piegato in due dal dolore, ma saltuariamento ho avvestito fastidio sul fianco destro e da pochi giorni è iniziato un fatidio anteriore zona bassa (all'incirca sopra zona inguinale) e sempre da pochi giorni ho un disturbo intestinale che consiste nella sensazione continua di dover defecare anche senza una reale necessità (il che no so se dipende dal caldolo o da altro motivo)
grazie per un'eventuale aiuto.
il 17 dicembre a mezzanotte mi sono iniziate forti coliche renali al fianco destro durate tutta la notte.
Alle 6 di mattina dopo previa chiamata arriva la guardia medica che mi pratica un'iniezione di Toradol e il dolore svanisce.
il 19 dicembre eseguo un'ecografia, dove si evidenzia un lieve ingrossamento del rene destro e un piccolo calcolo di 3mm, ma a detta dell'ecografo era presente un calcolo di dimensioni maggiori che ha fatto "danni" e che è sceso nell'uretere.
Il 20 dicembre mi reco dal medico curante il quale mi prescive una Tac senza contrasto che eseguo il 22 dicembre; il referto conferma ciò che diceva l'ecografia e in più la presenza di un calcolo 4mm nel terzo media prossimale del'uretere destro, piccola immagine lisiatica di circa 4mm con minima salienza delle vie urinarie a monte.
Dal 18 dicembre al 23 dicembre ho avuto ogni notte coliche renali che smettevano dopo che assumevo toradol in fiale per via orale.
(sotto lingua)
Il 28 dicembre mi reco da un urologo che esegue visita con ecografia, rileva la solita lieve dilatazione del rene e secondo lui il calcolo dopo pochi giorni lo avrei dovuto espellere; mi prescirve pasticche di Peamax per 10 gg dicemdomi di risentirci dopo 3 settimane se il problema non ha trovato risoluzione.
Oggi 22 Gennaio mi reco dal solito urologo visto che sono passate 3 settimane; mi esegue visita con ecografia, e mi dice che in considerazione di assenza di forti dolori, assenza di problemi ad urinare, e rene con la solita lieve dilatazione a detta sua si può attendere ancora un mese/ mese e mezzo nel frattempo continuare a bere 2lt di acqua al giorno e ricominicare con una scatola di Peamax e nel frattempo eseguire esame delle urine.
Ho chiesto all'urologo se era il caso di ripetere Tac per verificare la posizione del calcolo, ma lui al momento me lo ha sconsigliato.
In caso di non espulsione del calcolo tra un mese e mezzo mi ha detto che si valuta intervento con anestesia totale per la rimozione.
A questo punto ho alcuni dubbi sull'attendere un ulteriore mese e mezzo, visto che è vero che non ho avuto piu coliche che mi hanno piegato in due dal dolore, ma saltuariamento ho avvestito fastidio sul fianco destro e da pochi giorni è iniziato un fatidio anteriore zona bassa (all'incirca sopra zona inguinale) e sempre da pochi giorni ho un disturbo intestinale che consiste nella sensazione continua di dover defecare anche senza una reale necessità (il che no so se dipende dal caldolo o da altro motivo)
grazie per un'eventuale aiuto.
[#1]
Le ultime modificazioni dei suoi sintomi potrebbero far pensare ad una ulteriore progressione del piccolo calcolo al tratto terminale dell'uretere, ma purtroppo in quella sede l'ecografia ha scarsa definizione perché è ostacolata dalle ossa del bacino. D'altronde, la TAC si ripete se necessario solo in casi particolari. Il comportamento da tenere in queste situazioni non è univoco, ogni specialista la vede un po' a modo suo. La nostra pluridecennale esperinza specifica nel trattamento dei calcoli ci ha insegnato che più il tempo passa e più è solo la fortuna a poter risolvere la situazione. Nella medicina moderna, appellarsi solo alla fortuna pare alquanto discutibile. La progressione del piccolo calcolo si aiuta in genere con una associzione farmacologica (alfa litico + cortisone) che evidentemente il suo urologo non predilige, così come noi diamo ben poco affidamento agli integratori alimentari come quello che lei sta assumendo. Inoltre, noi non pensiamo che siano utili i carichi d'acqua, poiché il calcolo non si sposta sospinto dal flusso di urina, ma solo per la compiacenza delle pareti dell'uretere. Un carico eccessivo di liquidi può paradossalmente appesantire il rene e scatenare dolori indesiderati. Tante teste, tante idee, comunque poco cambia, noi pensiamo che se dopo un mese la situazione non si è risolta, è opportuno essere quantomeno inseriti in una lista d'attesa per l'intevento endoscopico risolutivo (ureteroscopia operativa) senza perdere altro tempo. Questo intervento nella nostra esperienza può essere eseguito in anestesia periferica spinale ed in regime di ospedalizzazione diurna. Se poi nel frattempo accadrà il - miracolo - tanto meglio. In ogni caso, anche se i disturbi dovessero sparire completamente, sarà comunque opportuno ripetere una ecografia di controllo.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.8k visite dal 22/01/2024.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.