Vasecotmia ed effetti collaterali
Buongiorno, sono un uomo sano di 48 anni, sono già padre e vorrei di sottopormi ad un intervento di vasectomia.
Ho letto molto, prima di prendere questa decisione, ma confesso che mi è sorto qualche dubbio in ordine ai rischi successivi all'intervento.
In particolare ho letto di uno studio che in passato avrebbe evidenziato un potenziale incremento del rischio di tumore alla prostata e ho letto anche di possibili reazioni auto-immuni legate alla produzione di spermatozoi che poi, a causa dei dotti interrotti, non verrebbero più espulsi, provocando anche un rischio di sovrapressione nell'epididimo.
L'urologo che ho contattato per l'intervento, molto affermato nella mia città, mi ha tranquillizzato da questo punto di vista ma sul modulo del consenso informato che mi chiede di sottoscrivere è comunque indicato un potenziale rischio legato al tumore alla prostata e l'assenza di studi specifici che dimostrino il contrario. Francamente mi pare una contraddizione: o il rischio c'è o non c'è.
Ora chiedo quindi a voi se sia possibile avere una risposta seria e "scientifica" in ordine a questi possibili rischi o se, come mi pare di intuire, non vi siano ancora sufficienti evidenze scientifiche per eslcudere o accertare tali rischi.
Potete aiutarmi per cortesia a prendere serenamente questa decisione?
Molte grazie e cordiali saluti
Ho letto molto, prima di prendere questa decisione, ma confesso che mi è sorto qualche dubbio in ordine ai rischi successivi all'intervento.
In particolare ho letto di uno studio che in passato avrebbe evidenziato un potenziale incremento del rischio di tumore alla prostata e ho letto anche di possibili reazioni auto-immuni legate alla produzione di spermatozoi che poi, a causa dei dotti interrotti, non verrebbero più espulsi, provocando anche un rischio di sovrapressione nell'epididimo.
L'urologo che ho contattato per l'intervento, molto affermato nella mia città, mi ha tranquillizzato da questo punto di vista ma sul modulo del consenso informato che mi chiede di sottoscrivere è comunque indicato un potenziale rischio legato al tumore alla prostata e l'assenza di studi specifici che dimostrino il contrario. Francamente mi pare una contraddizione: o il rischio c'è o non c'è.
Ora chiedo quindi a voi se sia possibile avere una risposta seria e "scientifica" in ordine a questi possibili rischi o se, come mi pare di intuire, non vi siano ancora sufficienti evidenze scientifiche per eslcudere o accertare tali rischi.
Potete aiutarmi per cortesia a prendere serenamente questa decisione?
Molte grazie e cordiali saluti
[#1]
Con i milioni di vasectomie che sono state eseguite, se il rischio di insorgenza succesiva di tumori o gravi complicazioni fosse così elevato, l'intervento non sarebbe stato più eseguito da tempo. Sul consenso informato anche dei più banali interventi è contemplato un generico rischio di morte. In medicina non esistono certezze, ma solo probabilità e quando queste sono talmente basse da non condizionare i motivi per i quali si cura o si opera, si scende a questo necessario compromesso. Pertanto da questo punto di vista non vi è molto da dire.
Piuttosto la vasectomia in Italia ha ancora purtroppo dei risvolti medico-legali non ancora definivamente chiariti. Essendo un atto chirurgico che comporta la perdita teoricamente definitiva della capacità di procreare, configura il reato addirittura di lesioni gravissime. Parliamo del codice penale di un secolo fa, è pur vero che ormai da tempo nessun medico sia stato più perseguito d'ufficio per questo treato, ma se lei un giorno si pentisse di quanto eseguito e si presentasse in giudizio contro il medico forse ci sarebbe ancora qualcosa da dire. Per questa persistente opacità. ancora oggigiorno la vasectomia a solo scopo di sterilizzazione non viene comunemente eseguita nelle strutture pubbliche. In ogni caso sarà opportuno stabilire con il medico un rapporto di totale chiarzza, per la tranquillità di entrambi.
Piuttosto la vasectomia in Italia ha ancora purtroppo dei risvolti medico-legali non ancora definivamente chiariti. Essendo un atto chirurgico che comporta la perdita teoricamente definitiva della capacità di procreare, configura il reato addirittura di lesioni gravissime. Parliamo del codice penale di un secolo fa, è pur vero che ormai da tempo nessun medico sia stato più perseguito d'ufficio per questo treato, ma se lei un giorno si pentisse di quanto eseguito e si presentasse in giudizio contro il medico forse ci sarebbe ancora qualcosa da dire. Per questa persistente opacità. ancora oggigiorno la vasectomia a solo scopo di sterilizzazione non viene comunemente eseguita nelle strutture pubbliche. In ogni caso sarà opportuno stabilire con il medico un rapporto di totale chiarzza, per la tranquillità di entrambi.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#3]
Pensiamo di averle già risposto. Si tratta di situazioni realmente descritte, ma in un numero così esiguo di casi da risultare insignificante a fronte dei vantaggi che si pensa di tarrre dall'intervento. Dietro ogni intervento c'è sempre un compromesso, grande o piccolo che sia.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 651 visite dal 15/01/2024.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.