La dutasteride può causare un abbassamento di pressione perché ogni tanto mi sento di svenire
Buona sera.
Il 5 ottobre 2023 a seguito di una serie di svenimenti (ho 73 anni) i medici del PS, dopo una accurata indagine, hanno deciso di inserirmi il pacemaker perché al mio cuore è mancata la corrente.
A dirmelo è stato il Primario del PS.
Sono rimasto male.
Il cardiologo in seguito ha aggiunto: ti mettiamo una sicurezza in più.
Non bevo, non fumo, sono attivo tra orto e montagna su e giù per funghi ma il 2 Ottobre, proprio in montagna a 1000 m.
ho perso tre volte i sensi: sono svenuto, non ero da solo.
Ora, nonostante che ho il pacemaker, ogni tanto mi sento male: sudo freddo, mi calano le forze, non svengo ma devo sdraiarmi per un po' finché mi passa questo stato.
Poi, dopo qualche minuto, ritorno in forma.
Oggi, 6 Gennaio, di nuovo mi sono sentito male dopo un leggero pranzo, è la 13 volta a partire dal 5 Ottobre giorno inserimento PM.
Vado al PS, subito mi fanno un Ecg: tutto a posto, esami del sangue pure.
Il cardiologo, sentito al telefono da mia moglie perché non era in servizio, sospetta che potrebbe essere la dutasteride 0, 5mg.
che mi abbassa la pressione e di sospenderla anche perché la sto prendendo da molti anni assieme alla silodosina 8mg.
Il pacemaker Boston a due sonde, è stato a livello di configurazione ricontrollato e va bene ma, nonostante la sua presenza ogni tanto, senza però mai perdere i sensi da quando mi è stato messo, sto male, perdo le forze e poi mi riprendo in fretta.
Mistero qualcosa sfugge e per questa ragione ho in corso esami delle carotidi, ecografia completa di tutto l'addome perché ho sempre un leggero mal di stomaco e visita stomatologica.
Potrebbe essere la dutasteride contrariamente a quello che mi ha invece detto la Dott, ssa del PS oggi che non c'entra la dutasteride.
Quanti dubbi ma non mi arrendo e ho pensato di sentire un vostro professionale parere.
Grazie mille di avermi letto.
R.
Fava, provincia Milano.
Il 5 ottobre 2023 a seguito di una serie di svenimenti (ho 73 anni) i medici del PS, dopo una accurata indagine, hanno deciso di inserirmi il pacemaker perché al mio cuore è mancata la corrente.
A dirmelo è stato il Primario del PS.
Sono rimasto male.
Il cardiologo in seguito ha aggiunto: ti mettiamo una sicurezza in più.
Non bevo, non fumo, sono attivo tra orto e montagna su e giù per funghi ma il 2 Ottobre, proprio in montagna a 1000 m.
ho perso tre volte i sensi: sono svenuto, non ero da solo.
Ora, nonostante che ho il pacemaker, ogni tanto mi sento male: sudo freddo, mi calano le forze, non svengo ma devo sdraiarmi per un po' finché mi passa questo stato.
Poi, dopo qualche minuto, ritorno in forma.
Oggi, 6 Gennaio, di nuovo mi sono sentito male dopo un leggero pranzo, è la 13 volta a partire dal 5 Ottobre giorno inserimento PM.
Vado al PS, subito mi fanno un Ecg: tutto a posto, esami del sangue pure.
Il cardiologo, sentito al telefono da mia moglie perché non era in servizio, sospetta che potrebbe essere la dutasteride 0, 5mg.
che mi abbassa la pressione e di sospenderla anche perché la sto prendendo da molti anni assieme alla silodosina 8mg.
Il pacemaker Boston a due sonde, è stato a livello di configurazione ricontrollato e va bene ma, nonostante la sua presenza ogni tanto, senza però mai perdere i sensi da quando mi è stato messo, sto male, perdo le forze e poi mi riprendo in fretta.
Mistero qualcosa sfugge e per questa ragione ho in corso esami delle carotidi, ecografia completa di tutto l'addome perché ho sempre un leggero mal di stomaco e visita stomatologica.
Potrebbe essere la dutasteride contrariamente a quello che mi ha invece detto la Dott, ssa del PS oggi che non c'entra la dutasteride.
Quanti dubbi ma non mi arrendo e ho pensato di sentire un vostro professionale parere.
Grazie mille di avermi letto.
R.
Fava, provincia Milano.
[#1]
Il mistero è presto risolto. E' la silodosina (es. URISAX ed altri) ad abbassarle la pressione, si tratta di un comune effetto collaterale di questi farmaci del gruppo degli alfa-litici. Lei sta assumendo il farmaco al dosaggio pieno di 8 mg. In questi casi in genere si consiglia di utilizzare la mezza dose (4 mg) disponibile commercialmente. Da valutare ovviamente se questa sarà in grado di controllare i sintomi urinari allo stesso modo. In caso contrario bisognerà prendere altre decisioni.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.4k visite dal 06/01/2024.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.