Operazione stenosi del collo vescicale

Salve, vorrei porre una semplice domanda.
L'operazione per la stenosi del collo vescicale è rischiosa in generale e lo è ancora di più per un 32 enne?
Perché ho sentito vari urologi e mi hanno creato un po' di confusione.
Io preferirei operarmi perché l'idea di prendere xatral e doxazosina a vita, dal momento che mi fanno stare anche male creando una forte tachicardia, non mi piace.
Dall'altra parte invece ho sentito che l'operazione potrebbe cicatrizzare male e portare ad una sclerosi.
Per finire poi io ho preso i farmaci, ma non appena sto seduto troppo o mangio una cosa sbagliata, o fumo una sigaretta si rinfiamma subito, quindi non vedo tante soluzioni.

Vorrei qualche delucidazioni sui rischi dell' operazione.
Cari saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
L'intervento in sè non è assolutamente pericoloso, anzi diremmo uno dei più semplici da eseguire per via endoscopica. Ovviamente, deve essere eseguito con indicazioni precise, che presuppongono di non basarsi sui soli sintomi, ma eseguire anche una endoscopia diagnostica (preferibilmente in sedazione) ed una indagine urodinamica. Questa seconda indagine è l'unica che ci fa conoscere le condizioni funzionali della vescica. Se la contrazione della vescica risulta ridotta in modo significativo, le indicazioni diventano più urgenti, e viceversa. Come tutti gli interventi, può avere delle complcazioni, ma queste devono entrare un normale bilancio dei pro- e dei contro -

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Buongiorno dottore e grazie della risposta. Io infatti sarei propenso ad operarmi, però vorrei sapere se il discorso dell'infiammazione prostatica con l'operazione Cessa o no. Perché uno dei motivi per cui la faccio è proprio per evitare questa continua infiammazione prostatica dovuta a questa contrazione sballata del collo vescicale. E per ultimo, quali sono i pro e quali sono i contro?
Cari saluti, grazie ancora della risposta
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Può certamente migliorare. Ricordi comunque che i vantaggi non sono immediati, ma percepibili solo dopo qualche mese. Anzi, per le prime settimane ci può attendere anche una accentuazione dei disturbi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
Non sarà assolutamente un problema, io vorrei solo capire se cessa questa facile infiammazione prostatica. "Può certamente migliorare" cosa significa? Perché io non vivo più bene da molto perché se mi siedo, si infiamma, se mangio una cosetta fritta o cioccolata, idem, se mi masturbi idem. Quindi vorrei risolvere molto meglio perche i farmaci sembrano non fare nulla.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
In medicina non esistono certezze, ma solo probabilità. Ci spiace sembrare forse un po’ drastici, ma è l’onestà intellettuale che ce lo impone.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
Si dottore questo è logico, penso che vale quasi per qualunque aspetto della vita, però ci sono le statistiche in media. Ad esempio :" quante gente ha meno problemi alla prostata dopo questo tipo di operazione?". Ci sono malattie che hanno un decorso ben preciso altro che probabilità, quindi per favore mi faccia bene o male capire quanto dovrei andare a migliorare, perché io principalmente mi opero per dare meno fastidio alla prostata, visto che non so più come non infiammarla.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Non ci sono percentuali precise di successo od insuccesso, quando le diciamo che la prostatite può migliorare significa che - se la diagnosi di sclerosi del collo è inequivocabile - il vantaggio certamente ci sarà. Prometterle la risoluzione completa non sarebbe però corretto.

<<<Ci sono malattie che hanno un decorso ben preciso, altro che probabilità>>>

Quarant'anni di lavoro ci hanno insegnato che questo sarebbe auspicabile, ma purtroppo poco realistico.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
Quindi in parole povere, diciamo che senza operazione la prostata si infiamma più facilmente, con l'operazione un po' meno. Però pensare che non viene minimamente intaccata è impossibile? Quindi a noi con la stenosi l'ipertrofia prostatica viene prima del dovuto?
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Utente
Utente
Poi le aggiungo anche una piccola curiosità. Ma è possibile nel mio caso, fare lavori in cui si sta seduti? Perché è un anno che in pratica non riesco più a godermi lo stare seduto da qualunque parte. Sento una pressione sul perineo e principalmente sull'ano che non mi spiego.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
L'ingrossamento prostatici benigno dell'età matura, la prostatite ed il cancro della prostata sono situazioni completamente diverse tra loro e non hanno alcun collegamento diretto, non è mai stato dimostrato che evolvano l'una nell'altrra. La scarsa tolelranza della posizioe seduta è ovviamente comune in tutte le situazioni in cui, per cause dirette od indirette vi è una sensibilizzazione del perineo.

Paolo Piana
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Utente
Utente
Grazie dottore, un'ultima cosa, quando devo andare al bagno a defecare , e soprattutto quando sforzo, sento un blocco all'interno dell ano come se avessi qualcosa che ostruisce, ma non sono feci e sento che la fuoriuscita di esse è più difficile. Puo essere dovuto alla prostata o dovrei fare una colon o rettoscopia?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Per questo nello specicico è opportuno sottoposi ad una visita proctologica. E' assolutamente eccezionale che la prostata ingrossata ostruisca il retto, non non abbiamo mai visto casi simili.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
Ma direttamente una colonscopia?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Assolutamente no, le cose si fanno sempre per gradi, ci mancherebbe.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
Dottore salve di nuovo, le volevo chiedere l' ennesima stupidaggine.
Io devo iniziare a studiare in conservatorio il pianoforte e starò
molto seduto come potrà immaginare, questo problema che ho potra compromettere molto la cosa? Dovrei valutare di fare lavori solo in piedi, quindi lasciare il pianoforte?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
In conservatorio a 33 anni? Capperi, complimenti per la tenacia. Purtroppo non è questo il luogo adatto a parlare di musica, cosa che mi accompagna personalmente da sempre, anche ben più strettamente dell'urologia!
No per carità, si dedichi pure al pianoforte, non pensiamo che la possa davvero tenere seduto per tante ore di seguito, la testa e le mani si stancano ben prima! L'importante è non tendere a trattenere lo stimolo ad urinare. Si alzi quindi ogni tanto, tra un esercizio e l'altro.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
Si è strano però a endo studiato per anni privatamente ho deciso di buttarmi su una mia passione, so che no n diventerò Mozart però vorrei vivere di questo. Comunque grazie per il discorso di tenere la pipì perché mi ha aperto un mondo. Quando ho iniziato ad avere i primi problemi lavoravo in uno studio medico, bevevo tantissima acqua e trattenevo molto, spero che questo non abbia influito a fare insorgere il problema.
Comunque posso studiare menomale :) grazie
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