Fastidì da calcolosi renale senza idronefrosi. cosa fare?
Ho 35 anni, non ho altre patologie.
Sono affetto da calcolosi renale cronica, nel senso che ho espulso numerosi calcoli di diverse dimensioni negli ultimi 10 anni (almeno 1/2 l’anno).
Ho fatto studio metabolico e analisi del calcolo, con risultato ossalato di calcio e tutti i parametri sulle urine 24h nella norma, motivo per il quale oltre a bere molto e fare movimento, ed evitare cibi e bevande sbagliate, non faccio altro.
Scrivo per una situazione insopportabile che mi affligge ormai da quasi 2 mesi.
Ho avuto numerose mini coliche (in rapporto ad un intensita media ed espulso diversi micro calcoli da ottobre.
Ma il fastidio, al lato sinistro, mi è rimasto.
Seguono sporadici episodi di ematuria lieve (urine più scure o rosate) fino a questa mattina.
Ho eseguito ecografie di controllo cadenzate, praticamente una ogni 10/15 giorni, ultima ieri, dal mio urologo che non ha mai trovato dilatazione al rene.
Per questo, a suo avviso, vista la spontanea espulsione di microcalcoli (l’ultimo 4/5 settimane fa di circa 2/3 millimetri) non era necessaria al momento una tac.
Secondo lui, a fronte di un rene senza idronefrosi in nessuna fase di questi 2 mesi, trattasi di passaggio di piccoli granelli in grado di uscire da soli e di dimensioni quindi non pericolose per il rene.
Il fastidio però è presente in maniera costante, intensità variabile a giorni alterni, con queste urine scure o rosate ogni tanto, da circa 2 mesi ed onestamente è parecchio invalidante come potete immaginare.
Secondo voi devo continuare a bere ed assumere integratori (Urek) senza eseguire la tac oppure, visti i tempi un attimo estenuanti dei fastidì è il caso di capire con una tac L’effettiva presenza nell’ uretere di qualcosa che, seppur non blocca, provoca tutto questo?
Ultima tac eseguita 1 anno fa, con evidenza, a sinistra, di diversi micro calcoli da 4 a 7 millimetri (circa 5 calcoli).
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Che tipo di TAC bisogna svolgere per avere un quadro completo dell’uretere? Addome completo o basta una tac dell’addome superiore o inferiore? Il mio medico curante mi ha prescritto addome superiore . Le pare corretta?
(I disturbi non passano, ansi)
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Volevo, a solo scopo di comprensione personale nell’attesa della TAC, chiederle un parere. A suo avviso, visti i fastidì perpetrati per quasi 2 mesi (con espulsione di 3/4 granelli) e senza mai idronefrosi praticamente, è ipotizzabile l’ipotesi di un calcolo/i di dimensioni ridotte o un gruppetto di microcalcoli? Un calcolo grande (superiore ai 7/8 millimetri) bloccherebbe il deflusso dell’urina immagino. Chiedo solo per capire le possibilità concrete di risolvere la cosa spontaneamente , senza ricorrere a endoscopia. So che siamo nell’ordine delle ipotesi senza un referto della TAC, ma è secondo lei possibile? Cosa devo aspettarmi a suo parere?
Grazie in anticipo.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Stamani ho svolto TAC addome competa. Il tecnico radiologo mi ha, in anticipo, confermato la presenza di un calcolo di 8 millimetri in uretere e su suo consiglio ho svolto ulteriore ecografia renale e vescicale.
Ecco il risultato: dilatazione delle pelvi sinistra (massimo 16mm di DT) e dell’uretere prossimale sinistra (10mm di DT) per concentrazione lisiatica di circa 9 mm a livello del terzo medio-prossimale dell’uretere, a circa 4 centimetri dal rene.
Come sospettavamo dai sintomi, il calcolo in uretere c’è e pure abbastanza grosso. Detto questo, il medico mi diceva che è perfettamente visibile all’eco e che quindi, a suo avviso, è preferibile procedere con litotrissia extracorporea quanto prima e che la dilatazione del rene, al momento, non è eccessiva.
Secondo lei? Come valuta la dilatazione? Ritiene possibile procedere con bombardamento esterno o pensa che il mio caso sia di urgente risoluzione?
Io procederò immediatamente a fissare (anche privatamente a pagamento) il trattamento di litotrissia, ma considerato il capodanno di mezzo, dovrò Comunque attendere 1 settimana almeno (bene che vada) prima di poterne beneficiare.
Cosa crede sua bene fare?
nel suo caso, la soluzione del problema è senz'altro opportuno che sia sollecità, ma se non vi è febbre o coliche subentranti, realisticamente non vi è urgenza assoluta, pertanto avrà tempo di cercare e valutare la soluzione con tutta la calma necessaria.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Farò probabilmente un tentativo di onde d’urto nei prossimi giorni/settimane, poi naturalmente valuterò, in caso di fallimento, la risoluzione del problema per via endoscopica.
Ciò che mi interessava sapere era il livello di gravità attuale della situazione e l’eventuale necessita di andare in ospedale per un trattamento d’urgenza, vista la dilatazione delle pelvi, di cui non capisco il grado d’idronefrosi (primo? Secondo?). I giorni attuali, almeno fino a martedi, sono abbastanza strani per la sanità.
Mi assicura quindi che, in assenza di febbre (che non ho) e di coliche (non ho coliche, ma certamente sento fastidio al fianco ed al rene, ad intensità variabile ma Comunque abbastanza lieve) posso aspettare tranquillamente e fare tutto in tempi ragionevoli (settimane)?
Che grado di ideonefrosi ho adesso?
Grazie per le risposte e per il servizio.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Come le avevo accennato ho tentato, in prima istanza, il trattamento ad onde d’urto essendo il mio calcolo visibile con ecografia.
Mi sono sottoposto ieri a litotrissia extracorporea presso una clinica a Roma. Dopo il trattamento, addirittura prima che finissero i colpi consentiti , il medico mi ha sottoposto ad eco per vedere se era necessario continuare o fosse sufficiente il risultato ottenuto.
Dall’eco ha visto il vermicello di microcalcoli in fila e ha deciso di interrompere, ritenendo il risultato ottenuto (il calcolo di 9x6 millimetri un uretere sottogiuntale si era a suo dire frammentato).
Ieri stesso (litotrissia eseguita alle 15) sono stato dimesso (alle 18 ) e le prime 2 urine pomeriggio e sera erano ricche di frammenti molto piccoli (mezzo millimetro/1 millimetro) e ovviamente molto rosse.
Dalla sera stessa l’ematuria macroscopica era già scomparsa e oggi non ho avuto episodi ne di coliche renali ne di ematuria.
Il problema è che anche i frammenti non ci sono più. Oggi ne sono usciti pochissimi (1 o 2 al massimo e al solito molto piccoli) ed il fastidio al fianco c’è ancora e piuttosto altino, seppur diverso da prima e meno renale .
Ho 2 quesiti:
1. se dovesse, come riferitomi dal medico che mi ha sottoposto al trattamento, essersi realmente frammentato il calcolo, è possibile avere ancora fastidio al fianco alto e, quindi, ci sono tempi più o meno ragionevoli per aspettarsi una espulsione spontanea? L’interruzione così precoce dell’espulsione dei frammenti è un brutto segno?
2. La profilassi antibiotica (Ciproxin 500 mattina e sera) è realmente necessaria a fronte di un urina già da oggi pulita e nessun segno di infezione? Le analisi pre bombardamento erano negative (urinocultura). Il mio medico curante era scettico sulla necessità di assumere per una settimana un antibiotico così forte come quello e riteneva sufficiente 2 giorni di Monuril.
Mi piacerebbe sapere anche su questo una sui parere.
Avrò comunque visita di contro martedì.
Grazie in anticipo per la risposta.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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