Fastidi urinari derivanti da problematiche di colonna vertebrale?

Buonasera, sono un ragazzo di 23 anni e chiedo gentilmente un consulto in merito ad una problematica che mi affligge da un anno senza mai riuscirne a venire a capo.

Quotidianamente presento una fastidiosa sensazione di bruciore e tensione nella parte lombare della schiena, che si irradia anche nella zona pelvica (basso ventre, cosce e inguini), ho una sensazione di formicolio e freddo negli arti inferiori, a volte fino al dorso dei piedi, ho contrazioni perianali; inoltre, ho un fastidioso pizzicore/dolore al glande all'inizio della minzione, quando il getto urinario si fa più forte. Non mi sembra di avere alcun problema all'eiaculazione.

Ho fatto esami urologici, proctologici e gastroenterologici senza che sia mai emerso nulla (in particolare si sospettava una prostatite cronica dato il fastidio minzionale, ma gli esami delle urine, dello sperma, l'ecografia addominale e la palpazione della ghiandola non hanno mai deposto a favore di una conclamata infiammazione. Gli esami sono sempre stati tutti negativi e la palpazione della ghiandola procurava una sensazione di compressione leggermente fastidiosa a livello della vescica, ma nulla di più e mi è stato detto che fosse una condizione normale. Ho preso antibiotici, antinfiammatori e integratori senza alcun beneficio.)

Consigliato dal medico, ho svolto pochi giorni fa una RM lombosacrale di cui riporto l'esito: "Si osserva moderata accentuazione della curvatura lordotica lombare. Si segnala antero-listesi di L5 su S1, con aumento dell'angolo anteriore, associato a verosimile spondilolisi posteriore dei peduncoli inferiori. Non si osservano cedimenti vertebrali né lesioni ossee. Non si osserva la presenza di ernie discali. Il canale vertebrale presenta ampiezza nei limiti di norma. Il midollo spinale termina regolarmente a livello di L1".

Vorrei chiedere, dunque, se effettivamente può esserci un collegamento tra la problematica della colonna e il fastidio urinario?
Ho letto di compressioni nervose a livello del sacro che possono incidere sui nervi pelvici.

Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
I fastidi originati dall'apparato uro-genitale in genere non si irradiano mai agli arti inferiori. La localizzazione dei suoi disturbi fa pensare immediatamente ad una origine neurologica, apparentemente confermata dalla risonanza magnetica. La probabile sofferenza delle radici nervose L5-S1 dosvrebbe essere essa stessa causa del disturbo, senza la partecipazione dell'apparato genito-urinario. Ora la situazione deve essere valutata da un neurologo e poi eventualmente un neurochirurgo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Buongiorno, ho consultato un neurologo il quale non ha rilevato nulla di anomalo e mi ha cortesemente rispedito dall'urologo, dicendo che il problema della colonna vertebrale è talmente lieve da non causare alcuna sofferenza dei nervi pelvici.
Sono così tornato dall'urologo il quale, data l'evidenza dei sintomi e tutti gli esami già svolti con esito negativo, mi ha prescritto il test di Stamey che farò tra qualche giorno per escludere una volta per tutte una infezione batterica.
Dopo la visita, mi sono però sorti diversi dubbi in merito a questo test e ad ora non ho modo di ricontattare il medico che mi ha visitato, per questo scrivo qui.
Vorrei chiedere:
- il massaggio prostatico quanto tempo deve durare affinché fuoriesca il liquido? E' doloroso? Potrebbe portare ad un peggioramento dei miei disturbi andando a sollecitare una ghiandola già infiammata e sofferente?
- l'esame deve essere svolto con la vescica piena oppure no? Il test ce l'avrò la mattina molto presto, dunque non ho capito se posso urinare quando mi sveglio oppure no...
La ringrazio, dottore.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Il massaggio prostatico ha una durata molto limitata, che dire ___ 30 secondi anche meno, il fastidio (per non parlare di dolore) è poco differente rispetto ad una normale palpazione della prostata. Non abbia timore!
Il test deve essere fatto con urina in vescica, perché, a parte il massaggio, le si chiederà di urinare prima e dopo. Per questo motivo lo si definisce test - dei tre bicchieri -.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
Buongiorno dottore.
Ho eseguito questa mattina il test di Stamey e l'ho trovato piuttosto pesante. In particolare, ho avvertito dolore durante il massaggio prostatico e ho visto le stelle nel momento in cui mi è stato fatto il tampone uretrale per il prelievo della secrezione. Come conseguenza ho ora un fortissimo bruciore a urinare e prurito all'interno dell'uretra.
Le volevo chiedere se tutto ciò è normale e se nel giro di qualche ora può migliorare, perchè prima del test stavo decisamente meglio.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Il test di Stamey-Meares prevede la raccolta della secrezione prostatica che fuoriesce all'esterno (se presente). Fare il tampone secondo noi è una variante invasiva e fastidiosa che rischia di compromettere l'interpretazione del risultato. Questo perché il tampone si porta certamente appresso anche batteri contaminanti innocui che popolano l'ultimo tratto dell'uretra e con la prostata non hanno nulla a che vedere. Comunque, come si suol dire, - tante teste, tante idee - ! Si valuterà il risultato, con buon senso. D'ogni modo, il bruciore di oggi è giustificato, passerà in un paio di giorni, abbia pazienza e non assuma antibiotici, l limite qualche antidolorifico.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Utente
Utente
Buongiorno,
fortunatamente il bruciore post tampone uretrale si è alleviato da solo nel giro di qualche giorno. Purtroppo sono però rimasti i fastidi di partenza.
A tal proposito, ho ricevuto gli esiti del test di Stamey che riportano:
- Meares urine 1 getto negativo
- Meares urine mitto intermedio negativo
- Meares secreto prostatico: Staphylococcus haemolyticus 100.000 UFC/mL e Corynebacterium simulans >100.000 UFC/mL
- Meares urine post massaggio prostatico: Staphylococcus haemolyticus 10.000 UFC/mL e Corynebacterium simulans 100.000 UFC/mL

Secondo lei, con questi risultati, sono di fronte a una prostatite batterica?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Non si tratta d batteri comunemente coinvolti nelle infezioni urogenitali. Riteniamo che si siano manifestate le interferenze e la contaminazione di cui abbiamo scritto nella nostra precedente risposta. Una parte dei nostri Colleghi probabilmente riterrebbe opportuna comunque la terapia antibiotica mirata. Le auguriamo che possa essere efficace.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Ho capito, la ringrazio.
Ma il fatto che questi batteri siano emersi solo dopo il massaggio prostatico può stare a significare qualcosa? Oppure semplicemente il tampone potrebbe aver raccolto questi batteri che comunemente si trovano sulla cute e nell'uretra? Tengo a precisare che prima dell'esame ho eseguito accurata igiene intima.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Come le abbiamo già scritto, noi pensiamo che si tratti di batteri contaminanti assai spesso presenti nel tratto terminale dell'uretra. Altra cosa sarebbe stata se fossero stati rilevati batteri gram-negativi della flora intestinale, tipici patogeni delle infezioni urogenitali (es. Proteus, Klebsiella, Pseudomonas, ecc.).

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
Buonasera,
come sempre la ringrazio per le risposte molto celeri e la sua disponibilità.
L'urologo che mi segue mi ha consigliato l'assunzione di moxifloxacina (Avalox) per 15 giorni, ma la terapia antibiotica non ha prodotto alcun effetto e i disturbi continuano in egual modo a persistere, segno che il problema non è batterico. Devo inoltre integrare per almeno 3 mesi con Pelviprost, ma dopo quasi un mese che ho iniziato l'assunzione, anche quest'ultimo non mi ha dato alcun beneficio.
Come sempre, ho bruciore perineale che va e viene, inoltre ho notato che il dolore alla minzione aumenta nel momento in cui la vescica si riempie più velocemente perché ho bevuto molto, mentre tende a sfumare (ma non scompare mai) quando bevo meno e quindi mi reco meno spesso in bagno a urinare. Idem dopo che eiaculo il fastidio aumenta. Le volevo chiedere a questo punto, visto gli esami negativi e gli insuccessi terapeutici, se il problema potrebbe essere a livello vescicale e non prostatico e se possono esserci altri esami che potrei svolgere (non legati alla ricerca di infezioni, quanto di possibili problemi funzionali). Grazie come sempre!
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Che l'antibiotico non sarebbe stato efficace era facile da immaginare, per i motivi di cui le abbiamo già scritto. I suoi sintomi sono quell iassai frequenti e tipici della prostatite cronica, ovvero sindrome dolorosa pelvica cronica cui si sovrappone l'irritazine neurologica dovuta al problema vertebrale. Difficile darle indicazioni specifiche a distanza, le raccomandiamo di farsi degure da un nostro Collega che abbia comprovate competenze specifiche nell'urologia funzionale (c.d. neuro-urologo). Da evitare ulteriori approcci empirici di qualsasi tipo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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