Prostatite
Salve, non è la prima volta che vi scrivo.
Vi scrivo in merito per dei dubbi
È dal 2016 che ne soffro, ma fino ad ora i periodi in cui stavo bene erano sempre stati maggiori di quelli in cui stavo male, e mi sembra come se ultimamente stesse peggiorando.
Ho solo 27 anni e non riesco ad accettare la mia condizione, ho dubbi continui che purtroppo non riesco a togliermi neanche consultando specialisti.
I sintomi che sto avendo ultimamente sono di due tipi:
A volte mi capita che durante la masturbazione il pene mi diventi caldissimo ed ho un fastidio strano misto alla necessità di urinare e una specie di gonfiore/bruciore interno, quando poi eiaculo a seguito di questa sensazione ho la necessità di andare in bagno subito dopo e la minzione risulta difficoltosa.
Poi volevo sapere come si presenta l'urgenza minzionale in caso di prostatite, è una condizione costante?
Perché io alterno giorni o momenti in cui ho necessità di andare davvero spesso al bagno e giorni in cui ci vado 5 volte durante tutto il giorno compresa la notte.
Non sto riuscendo più a vivere con questa cosa, è normale stare così?
L'urologo mi prescrive solo integratori e beta-bloccanti che sinceramente non servono assolutamente a niente.
Ho paura di peggiorare sempre più fino a non poter più urinare autonomamente e non ho più voglia di stare con una ragazza per la vergogna di dover andare spesso in bagno oppure di durare poco a letto...
Inoltre alcuni giorni, dopo la minzione, ho la sensazione che qualcosa rimanga bloccata nell'uretra, come una goccia, anche se non credo ci sia nulla, questa sensazione poi mi passa solo dormendo ma poi alla prima minzione o eiaculazione del giorno ricomincia da capo.
Non ho mai trovato sangue ma a volte le urine sono molto abbondanti e totalmente trasparenti, soprattutto quando capitano quei momenti in cui vado ogni trenta minuti, e non capisco ancora da cosa siano scatenati.
Sinceramente non ho proprio voglia di tornare da un altro urologo, sprecare tempo, energie e soldi per stare sempre allo stesso punto, cosa posso fare?
Non so più come comportarmi e non riesco a 30 anni a godermi la vita perché sono sempre fisso a pensare e chiedermi se ho lo stimolo o meno di andare in bagno.
Poi a volte nonostante lo stimolo le urine sono poche, a volte sono un sacco, ho misurato l'urina e quando ho uno stimolo discreto, non urgente ma leggero fastidio (che creso di amplificare con la mia paranoia) faccio circa 200ml di urina, un bicchiere di plastica classico, è giusto?
Pensate che oltre dall'urologo dovrei rivolgermi a uno psicologo?
Ho costante paura che il dottore si sbagli perché tutti tendono a escludere a priori un tumore vista la mia età, ma è davvero così raro a 30 anni?
E anche se è solo una prostatite io non riesco ad accettare di dover vivere per sempre così senza fare mai più sesso.
Comunque la diagnosi è di prostatite cronica batterica, ma non sono più positivo a nessuna infezione e mai avuto febbre
Vi scrivo in merito per dei dubbi
È dal 2016 che ne soffro, ma fino ad ora i periodi in cui stavo bene erano sempre stati maggiori di quelli in cui stavo male, e mi sembra come se ultimamente stesse peggiorando.
Ho solo 27 anni e non riesco ad accettare la mia condizione, ho dubbi continui che purtroppo non riesco a togliermi neanche consultando specialisti.
I sintomi che sto avendo ultimamente sono di due tipi:
A volte mi capita che durante la masturbazione il pene mi diventi caldissimo ed ho un fastidio strano misto alla necessità di urinare e una specie di gonfiore/bruciore interno, quando poi eiaculo a seguito di questa sensazione ho la necessità di andare in bagno subito dopo e la minzione risulta difficoltosa.
Poi volevo sapere come si presenta l'urgenza minzionale in caso di prostatite, è una condizione costante?
Perché io alterno giorni o momenti in cui ho necessità di andare davvero spesso al bagno e giorni in cui ci vado 5 volte durante tutto il giorno compresa la notte.
Non sto riuscendo più a vivere con questa cosa, è normale stare così?
L'urologo mi prescrive solo integratori e beta-bloccanti che sinceramente non servono assolutamente a niente.
Ho paura di peggiorare sempre più fino a non poter più urinare autonomamente e non ho più voglia di stare con una ragazza per la vergogna di dover andare spesso in bagno oppure di durare poco a letto...
Inoltre alcuni giorni, dopo la minzione, ho la sensazione che qualcosa rimanga bloccata nell'uretra, come una goccia, anche se non credo ci sia nulla, questa sensazione poi mi passa solo dormendo ma poi alla prima minzione o eiaculazione del giorno ricomincia da capo.
Non ho mai trovato sangue ma a volte le urine sono molto abbondanti e totalmente trasparenti, soprattutto quando capitano quei momenti in cui vado ogni trenta minuti, e non capisco ancora da cosa siano scatenati.
Sinceramente non ho proprio voglia di tornare da un altro urologo, sprecare tempo, energie e soldi per stare sempre allo stesso punto, cosa posso fare?
Non so più come comportarmi e non riesco a 30 anni a godermi la vita perché sono sempre fisso a pensare e chiedermi se ho lo stimolo o meno di andare in bagno.
Poi a volte nonostante lo stimolo le urine sono poche, a volte sono un sacco, ho misurato l'urina e quando ho uno stimolo discreto, non urgente ma leggero fastidio (che creso di amplificare con la mia paranoia) faccio circa 200ml di urina, un bicchiere di plastica classico, è giusto?
Pensate che oltre dall'urologo dovrei rivolgermi a uno psicologo?
Ho costante paura che il dottore si sbagli perché tutti tendono a escludere a priori un tumore vista la mia età, ma è davvero così raro a 30 anni?
E anche se è solo una prostatite io non riesco ad accettare di dover vivere per sempre così senza fare mai più sesso.
Comunque la diagnosi è di prostatite cronica batterica, ma non sono più positivo a nessuna infezione e mai avuto febbre
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Non abbiamo molto di più da dirle rispetto alle considerazioni già espresse poco tempo fa. A distanza è possibile spiegare ed informare, ma non possiamo farci carico dei dettagli diagnostici e terapeutici del singolo caso. Se lei stesso riconosce che la componente emotiva sia consistente, il supporto psicologico potrebbe essere utile.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Si, è chiaro che virtualmente potete fare ben poco, ma sarebbe almeno possibile avere risposta ai dubbi che ho espresso nella domanda principale?
Il mio urologo mi disse una volta che se il problema fosse solo di natura organica si sarebbe presentato costantemente allo stesso modo, io invece durante tutto il giorno passo dal dover andare tantissimo in bagno a non dover andare poco, significa qualcosa?
In caso di prostatite lo stimolo ti rende davvero schiavo? Perché a me spesso capita che se sono davvero assorbito da altro vado molto meno in bagno, a volte capita anche che ho lo stimolo, per qualche motivo non posso andare, poi vengo preso da un altro impegno e lo stimolo mi passa per un bel po'
Il mio urologo mi disse una volta che se il problema fosse solo di natura organica si sarebbe presentato costantemente allo stesso modo, io invece durante tutto il giorno passo dal dover andare tantissimo in bagno a non dover andare poco, significa qualcosa?
In caso di prostatite lo stimolo ti rende davvero schiavo? Perché a me spesso capita che se sono davvero assorbito da altro vado molto meno in bagno, a volte capita anche che ho lo stimolo, per qualche motivo non posso andare, poi vengo preso da un altro impegno e lo stimolo mi passa per un bel po'
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E' evidente che il condizionamento emotivo sia sostanziale.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.2k visite dal 30/11/2023.
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