Il mistero della vescica indebolita
Gentilissimi, dal settem.
2019 (avevo 26 anni), la mia vescica non è più stata la stessa, si è assai indebolita, e lo è tuttora.
L’autonomia urinaria non è più stata quella di prima; all’inizio, quando non sapevo come convivere col misterioso problema, potevo perdere tranquillamente pipì, senza controllo dello stimolo (imperioso), che non potevo avere e, all’inizio, a volte con del dolore/fastidio all’altezza dei reni (non più occorso).
Oggi resta una minore autonomia, il solito stimolo accentuato a poche ore dall’ultima minzione quando sono in giro, all’aperto (più scendono le temperature, più si accentua, in estate molto attenuato), ma il momento grave resta quello del risveglio mattutino (più grave ora, per le temperature), quando l’autonomia è finita, e altra pipì si è formata nella notte: appena sveglio, mi rimetto in piedi ed è pronta una diga di pipì straripante, quindi non posso arrivare al bagno, devo farla in un secchio vicino (d’estate quasi no, grazie al sudore notturno, ho pensato).
Ho già fatto una visita urologica nel 2020, con ecografia ai reni che non aveva restituito problemi.
Ipotizzata una prostatite, ma alla prostata non ho mai sentito nulla.
Idem analisi urine.
Al medico non avevo detto di una cosa che mi dà oggi una possibile spiegazione.
Guardate questa foto di Maria De Filippi: https://tinyurl.com/hbr4vwh8
Abituato a fare la doccia in piedi, nella casa nuova con la sola vasca, cominciai a lavarmi nella vasca in quella posa, per non piegarmi ogni volta per aprire il getto e prendere l’acqua come avrei fatto restando in piedi.
Una posizione che ha compresso l’area genitale, che ha sollecitato ogni giorno, per 4 anni al 2019, un punto delicato (inoltre la mia vita è stata da persona sedentaria, con dieta trascurata, giunta a pesare 90 kg per 1, 70 e una vita stravolta in una casa odiata, ma rifiuto il fattore psicogeno, non dura anni poi).
C’è una possibile causa, ora eliminata: ho guadagnato più ore di autonomia e tolto il dolore pubico da accumulo che avevo al risveglio ancora steso (facente da sveglia forzata dopo una notte di sonno) e, anche, mi sta risparmiando gli occasionali risvegli notturni dopo appena 2/3 ore dalla minzione pre-coricamento.
Mai alcol, farmaci, o incidenti come concause.
Cosa ho eliminato?
Da mesi mi lavo in piedi, non mi accovaccio più.
Sono dimagrito (68 kg), non sono più sedentario (già detti i pochi miglioramenti).
L’ipotesi è lo schiacciam.
della vescica = ridotto spazio per conservare la pipì = ridotta autonomia, esigenza di scaricare senza pietà (drammatica al risveglio, dopo una notte senza sorveglianza, le minzioni preventive che posso fare di giorno).
Non è possibile che la mattina, anche dopo 12 h di sonno, la punta del pene stia straripando, non è così, si deve poter andare al bagno anche dopo mezz’ora, come facevo prima.
Esiste in medicina la mia ipotesi?
Se sì, si può fare un’ecografia vescicale?
E se restituisse una vescica normale, allora cos’ho?
Esistono dei farmaci?
Grazie.
2019 (avevo 26 anni), la mia vescica non è più stata la stessa, si è assai indebolita, e lo è tuttora.
L’autonomia urinaria non è più stata quella di prima; all’inizio, quando non sapevo come convivere col misterioso problema, potevo perdere tranquillamente pipì, senza controllo dello stimolo (imperioso), che non potevo avere e, all’inizio, a volte con del dolore/fastidio all’altezza dei reni (non più occorso).
Oggi resta una minore autonomia, il solito stimolo accentuato a poche ore dall’ultima minzione quando sono in giro, all’aperto (più scendono le temperature, più si accentua, in estate molto attenuato), ma il momento grave resta quello del risveglio mattutino (più grave ora, per le temperature), quando l’autonomia è finita, e altra pipì si è formata nella notte: appena sveglio, mi rimetto in piedi ed è pronta una diga di pipì straripante, quindi non posso arrivare al bagno, devo farla in un secchio vicino (d’estate quasi no, grazie al sudore notturno, ho pensato).
Ho già fatto una visita urologica nel 2020, con ecografia ai reni che non aveva restituito problemi.
Ipotizzata una prostatite, ma alla prostata non ho mai sentito nulla.
Idem analisi urine.
Al medico non avevo detto di una cosa che mi dà oggi una possibile spiegazione.
Guardate questa foto di Maria De Filippi: https://tinyurl.com/hbr4vwh8
Abituato a fare la doccia in piedi, nella casa nuova con la sola vasca, cominciai a lavarmi nella vasca in quella posa, per non piegarmi ogni volta per aprire il getto e prendere l’acqua come avrei fatto restando in piedi.
Una posizione che ha compresso l’area genitale, che ha sollecitato ogni giorno, per 4 anni al 2019, un punto delicato (inoltre la mia vita è stata da persona sedentaria, con dieta trascurata, giunta a pesare 90 kg per 1, 70 e una vita stravolta in una casa odiata, ma rifiuto il fattore psicogeno, non dura anni poi).
C’è una possibile causa, ora eliminata: ho guadagnato più ore di autonomia e tolto il dolore pubico da accumulo che avevo al risveglio ancora steso (facente da sveglia forzata dopo una notte di sonno) e, anche, mi sta risparmiando gli occasionali risvegli notturni dopo appena 2/3 ore dalla minzione pre-coricamento.
Mai alcol, farmaci, o incidenti come concause.
Cosa ho eliminato?
Da mesi mi lavo in piedi, non mi accovaccio più.
Sono dimagrito (68 kg), non sono più sedentario (già detti i pochi miglioramenti).
L’ipotesi è lo schiacciam.
della vescica = ridotto spazio per conservare la pipì = ridotta autonomia, esigenza di scaricare senza pietà (drammatica al risveglio, dopo una notte senza sorveglianza, le minzioni preventive che posso fare di giorno).
Non è possibile che la mattina, anche dopo 12 h di sonno, la punta del pene stia straripando, non è così, si deve poter andare al bagno anche dopo mezz’ora, come facevo prima.
Esiste in medicina la mia ipotesi?
Se sì, si può fare un’ecografia vescicale?
E se restituisse una vescica normale, allora cos’ho?
Esistono dei farmaci?
Grazie.
[#1]
Ovviamente la situazione deve essere interpretata correttamente dal punto di vista funzionale con l'esecuzione di una indagine urodinamica completa (studio flusso/pressione). Sarà possibile ragionare solo sugli esiti di questo esamen.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Ex utente
Dott. Piana, grazie per la rapidità con cui mi ha risposto. Non vi è dubbio che tutto dovrà essere scrutinato dopo debito esame medico, anche quello, non bellissimo ma dovuto, da lei menzionato. Sa perché ho scritto (male per restare nel limite dei 3000 caratteri) quel testo che lei ha avuto la pazienza di leggere? Proprio per prepararmi a una nuova visita, prima di devolvere ancora 100 o più euro a un medico senza ricavarne nulla, colpa anche mia che non ho delineato il quadro reale (né voluto fare un inspiegabile spermiogramma, e girare con quella provetta in tasca da consegnare alla dottoressa del laboratorio! La fertilità poi non mi interesserà mai!). Il mio desiderio era ed è sapere se la mia ipotesi sia urologicamente plausibile, attendibile, sensata; se possa, io, parlarne apertamente con lo specialista senza passare per un visionario, e indirizzarlo su una strada possibilmente corretta. Sentirmi dire sì, è cosa degna di essere discussa, che può tranquillamente essere fondata oppure no, è una fantasia ridicola, una cosa che non si è mai vista .
Lei che ne dice?
Grazie ancora.
Lei che ne dice?
Grazie ancora.
[#3]
Noi siamo abituati a sentircene raccontare di ogni tipo! Non tema e non si faccia scrupoli. In fondo poi i nostri ragionamenti si baseranno sempre sulle evidenze (visita, accertamenti, eccetera) e non sulle sole parole.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 393 visite dal 28/11/2023.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.