Bruciore uretrale terminale e frequenza aumentata ad urinare (sono molto preoccupato)

Buongiorno,
Vi scrivo per un parere.
Ho 43 anni e da qualche tempo soffro di alcuni disturbi dell'apparato urogenitale.
In particolare ho avuto qualche episodio di emospermia (circa 5 mesi fa) e più recentemente, anche se in modo non continuativo, soffro di dolori uretrali terminali di entità variabile che vanno e vengono (compaiono, durare 5/6 giorni, poi scompaiono per una settimana e poi ricompaiono).


Su suggerimento del medico di base ho eseguito già alcuni approfondimenti: una prima visita urologica, esami delle urine, spermiocultura ed eco transrettale, tutte con esito negativo (prostata di dimensioni nella norma, vescicole seminali nella norma).

Ho eseguito anche due eco vescicale pre e post minzione: la prima (giugno) non ha evidenziato RPM, la seconda invece (primi di novembre) ha evidenziato uno svuotamento parziale.
Ho eseguito anche uroflussometria che ha evidenziato un flusso lievemente al di sotto della norma (UFM: flusso max 17 ml/sec, flusso medio 11. 3. Volume vuotato 750 ml) e del ristagno (150 ml) che però in un ecografia fatta a marzo era assente.

Ultimi esami delle urine (completamente negativi):
ESAME URINE STANDARD
Metodo: chimica secca/citofluorimetria/microscopia
DENSITA' 1 010
pH * 7, 0
PROTEINE ASSENTI
GLUCOSIO ASSENTE
ACETONE ASSENTE
EMOGLOBINA ASSENTE

SEDIMENTO URINARIO
U-GLOBULI ROSSI ASSENTI
U-GLOBULI BIANCHI ASSENTI

L'urologo che mi sta seguendo attribuisce i fastidi al ristagno vescicale e mi ha consigliato LURA 0. 4 mg (1 cp alla sera). Sto seguendo la cura da circa 15 giorni, ma i disturbi non migliorano.

Sono disperato per questa situazione che non si risolve. Il fastidio non mi fa vivere sereno e ho una tremenda paura che possa nascondere cose gravi (come un tumore alla vescica o all'uretra).

Chiedo gentilmente la vostra opinione.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Una caratteristica tipica dei tumori è generalmente quella di evolvere senza disturbi particolari, per questo sono subdoli. Pertanto, quando i fastidi ci sono si è portati a pensare ad altre cause, meno pericolose anche se indubbiamente fastidiose. E' assolutamente tipico delle congestioni / infiammazioni della prostata a decorso prolungato non dimostrare alterazioni significatiìve agli accertamenti e talora anche alla visita diretta. I suoi disturbi paiono però abbastanza caratteristici, coma anche la scarsa efficacia della terapia alfa litica (tamsulosia 0.4 e non 4 mg come scrive lei). In questi casi noi raccomandiamo sempre le attenzoni allo stile di vita, nei suoi aspetti principali (alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale) che devono essere tutti indirizzati ad una ragionevole regolarità. Ovviamente seve anche continuare a farsi seguire da un nostro Collega, preferibilmente sempre lo stesso, con il quale riesca ad intrattenere un buon rapporto di comunicazione e fiducia.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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