Klebsiella pneumonae nelle urine
Buongiorno dottori, vorrei avere informazioni riguardo alla klebsiella pneumonae.
Mia madre di 74 anni ha una malattia neurodegenerativa, definita dai medici "Parkinsonismo" e l'artrosi deformante.
In pratica vive la sua vita in casa.
Dopo un esame delle urine con leucociti a 195 è risultata positiva alla klebsiella pneumonae.
Un infezione di questo tipo è pericolosa o con l' aiuto degli antibiotici può essere debellata e non recidiva?
Mia madre di 74 anni ha una malattia neurodegenerativa, definita dai medici "Parkinsonismo" e l'artrosi deformante.
In pratica vive la sua vita in casa.
Dopo un esame delle urine con leucociti a 195 è risultata positiva alla klebsiella pneumonae.
Un infezione di questo tipo è pericolosa o con l' aiuto degli antibiotici può essere debellata e non recidiva?
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Se non vi sono febbre e disturbi urinari particolari, prima di imbarcarsi in terapie antibiotiche necessariamente intense, sarebbe forse il caso di indurre la signora a bere molta acqua e ripetere l'esame delle urine con urocoltura dopo ulteriori 2-3 settimane. Parallelamente è importante favorire una funzione intestinale migliore, ricorrendo a tutti i mezzi a disposizione.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Grazie per la risposta. Ma vorrei porle un'altra domanda. Riguardando le analisi delle urine del 1 settembre, il valore dei leucociti era 179. Non avendo effettuato un'urinocultura, a suo tempo, non posso dire che avesse già la klebsiella pneumonae. Deduco però, che un' infezione fosse già in atto.
Siccome sono passati più di due mesi, ritiene opportuno procedere come ha detto? Inoltre vorrei sapere se ci sono delle precauzioni da prendere e comportamenti da tenere per mio padre che vive con lei. Grazie ancora.
Siccome sono passati più di due mesi, ritiene opportuno procedere come ha detto? Inoltre vorrei sapere se ci sono delle precauzioni da prendere e comportamenti da tenere per mio padre che vive con lei. Grazie ancora.
[#3]
La quantità di leucociti è comunque modesta, in accordo con una possibile infezione a bassa carica e priva di sintomi. per questo motivo non riterremmo opportuno partire immediatamente alla carica con terapie aggressive. Non vi sono rischi particolari per i contatti sani.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.1k visite dal 27/11/2023.
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