Consulto per prostatite abatterica cronica
Buongiorno,
Chiedo aiuto perche’ sono disperato.
Da primavera 2023 ho iniziato ad avere problemi minzionali.
Dopo consulto con un paio di urologi, relativi esami ematici e delle urine, ecografie transrettali e vescicali mi e’ stata diagnosticata una iperplasia prostatica (volume di circa 6, 2) con lobo mediano che protrude in vescica.
Mi e’ stato prescritto serenoa rapens e omnic 0, 4.
Non ho piu’ avuto problemi fino a settembre quando per alcuni giorni ha avuto un forte bruciore minzionale per il quale il medico di base mi ha prescritto bactrim per 10 giorni.
Nello stesso periodo ho avuto dei gravi problemi famigliari che si protraggono fino ad oggi e che mi hanno creato in parallelo uno stato ansioso.
Da qual momento sono iniziati i problemi: bruciore post minzionale, tenesmo vescicale e rettale, peso perineale, dolore dentro ano, stimolo alla defecazione, ecc.
Sono stato da ben 4 urologi diversi che mi hanno tutti confermato la diagnosi iniziale di prostatite abatterica e mi hanno dato cure diverse: supposte di voltaren, supposte di riflog, supposte di topster, + vari integratori a base di mannosio, mirtillo, ma il risultato ad oggi non e’ cambiato.
Ho rifatto entrambe le ecografie che hanno confermato i risultati delle prime piu’ hanno evidenziato un piccolo nodulo di circa 1, 5 cm in prostata per il quale il 06 dicembre per prudenza mi e’ stata consigliata una RMM multiparametrica con mezzo di contrasto.
Ho eseguito anche una visita proctologica con ano-rettoscopia: tutto negativo.
Ho eseguito piu’ volte urinocoltura, sempre negativa, La flussimetria con l’omnic e’ nella media e il residuo minzionale, e’ di circa 10 ml...
VES e proteina C reattiva nella norma e PSA variabile da 2. 1 a 2. 4 in base al periodo del prelievo.
Questo stato mi ha portato lentamente ad una vita d’inferno.
Non riesco piu’ a lavorare, faccio fatica a stare seduto.
Da cio’ e’ inevitabile che sia caduto in depressione e stato ansioso, per i quali mi sto curando tramite psicologo con Faxilex 50 piu’ En gocce al bisogno piu’ 1 quietiapina da 25 alla sera.
Attualmente prendo una supposta di topster la sera, cistalgan al bisogno (con relativo mal di stomaco) + xiproxin mattina e sera e ivuxur mattina e sera.
Come al solito sono stato bene per qualche giorno ed oggi mi e’ ritornato il bruciore con tenesmo rettale.
Non ritengo di essere ipocondriaco quando dico che malgrado tutto sono disperato.
Cosa posso fare?
E’ possibile che il problema sia esclusivamente prostatico?
E’ possibile che se cosi’ fosse non ci sia una soluzione (un urologo mi ha detto che la prostatite abatterica e’ una sfida per gli urologi).
E’ possibile altresi’ che lo stato di tensione in cui mi trovo mi crei questa situazione?
Da ultimo comunico che oggi l’urologo, visto il mio stato di tensione, mi ha consigliato detrusitol 2 mg per alleviare, a suo parere vista la mia situazione, lo stato di contrazione involontaria vescicale.
Grazie.
Paolo
Chiedo aiuto perche’ sono disperato.
Da primavera 2023 ho iniziato ad avere problemi minzionali.
Dopo consulto con un paio di urologi, relativi esami ematici e delle urine, ecografie transrettali e vescicali mi e’ stata diagnosticata una iperplasia prostatica (volume di circa 6, 2) con lobo mediano che protrude in vescica.
Mi e’ stato prescritto serenoa rapens e omnic 0, 4.
Non ho piu’ avuto problemi fino a settembre quando per alcuni giorni ha avuto un forte bruciore minzionale per il quale il medico di base mi ha prescritto bactrim per 10 giorni.
Nello stesso periodo ho avuto dei gravi problemi famigliari che si protraggono fino ad oggi e che mi hanno creato in parallelo uno stato ansioso.
Da qual momento sono iniziati i problemi: bruciore post minzionale, tenesmo vescicale e rettale, peso perineale, dolore dentro ano, stimolo alla defecazione, ecc.
Sono stato da ben 4 urologi diversi che mi hanno tutti confermato la diagnosi iniziale di prostatite abatterica e mi hanno dato cure diverse: supposte di voltaren, supposte di riflog, supposte di topster, + vari integratori a base di mannosio, mirtillo, ma il risultato ad oggi non e’ cambiato.
Ho rifatto entrambe le ecografie che hanno confermato i risultati delle prime piu’ hanno evidenziato un piccolo nodulo di circa 1, 5 cm in prostata per il quale il 06 dicembre per prudenza mi e’ stata consigliata una RMM multiparametrica con mezzo di contrasto.
Ho eseguito anche una visita proctologica con ano-rettoscopia: tutto negativo.
Ho eseguito piu’ volte urinocoltura, sempre negativa, La flussimetria con l’omnic e’ nella media e il residuo minzionale, e’ di circa 10 ml...
VES e proteina C reattiva nella norma e PSA variabile da 2. 1 a 2. 4 in base al periodo del prelievo.
Questo stato mi ha portato lentamente ad una vita d’inferno.
Non riesco piu’ a lavorare, faccio fatica a stare seduto.
Da cio’ e’ inevitabile che sia caduto in depressione e stato ansioso, per i quali mi sto curando tramite psicologo con Faxilex 50 piu’ En gocce al bisogno piu’ 1 quietiapina da 25 alla sera.
Attualmente prendo una supposta di topster la sera, cistalgan al bisogno (con relativo mal di stomaco) + xiproxin mattina e sera e ivuxur mattina e sera.
Come al solito sono stato bene per qualche giorno ed oggi mi e’ ritornato il bruciore con tenesmo rettale.
Non ritengo di essere ipocondriaco quando dico che malgrado tutto sono disperato.
Cosa posso fare?
E’ possibile che il problema sia esclusivamente prostatico?
E’ possibile che se cosi’ fosse non ci sia una soluzione (un urologo mi ha detto che la prostatite abatterica e’ una sfida per gli urologi).
E’ possibile altresi’ che lo stato di tensione in cui mi trovo mi crei questa situazione?
Da ultimo comunico che oggi l’urologo, visto il mio stato di tensione, mi ha consigliato detrusitol 2 mg per alleviare, a suo parere vista la mia situazione, lo stato di contrazione involontaria vescicale.
Grazie.
Paolo
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Leggiamo che lei è stato giàvalutato direttamente da più di un Collega e le sono state prescritte delle terapie tutto sommato abituli per queste situazioni così ostiche. Per noi a distanza è molto difficile proporre qualcosa di diverso e costruttivo. senz'altro lo stress e l'ansia, che di per loro non sono causa di malattia, sono però degli eccellenti amplificatori di tutte le sensazioni, in particolari quelle sgradevoli. In queste situazioni, più che di prostatite, si parla in genere di sindrome del dolore pelvico cronico, che più che dell'urologo è competenza dello specialista in terapia antalgica, che è piùabituato a manipolare cocktail di antidolorifici maggiori (es. antidepressivi a basso dosaggio, eccetera).
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.8k visite dal 21/11/2023.
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