Può esserci correlazione tra cistite ricorrente e sospensione della pillola anticoncezionale?

Buongiorno,
Mi chiamo Paola, ho 28 anni e da 4 mesi circa soffro di cistiti ricorrenti, anche due episodi mensili, nonostante essere stata da diversi ginecologi non riesco ad arrivare ad una diagnosi e a capire come prevenire/risolvere il mio problema.

Assumevo la pillola anticoncezionale dall'età di 16 anni, nel corso del tempo sono passata a pillole differenti fino al 2019 quando sono passata a Slinda consigliatomi in quanto soffro di cefalee, esacerbate dai precedenti anticoncezionali; da quando ho iniziato ad assumerla non ho mai avuto mestruazioni ne episodi di spotting.
A fine luglio decido di sospenderla per vedere se il mio ciclo tornasse in vista di una futura gravidanza, questo non è avvenuto e in più dal mese di agosto ho cominciato ad avere cistiti ricorrenti, apparentemente non correlate ai rapporti sessuali o ad altri cambiamenti della mia routine che è rimasta la medesima a prima che sospendessi la pillola.
Cerco di idratarmi il più possibile, ho una dieta sana ed equilibrata, cerco di evitare il più possibile formaggi, salumi, curo la mia igiene con prodotti specifici, ecc...ma nonostante ciò attualmente ho un nuovo episodio di cistite.

Ho eseguito URC in un precedente episodio di cistite risultata negativa, motivo per cui sono scettica nell'assumere Monuril, Neufuradantin, o qualsiasi altro tipo di antibiotico, anche se devo essere sincera, nella disperazione per il dolore e non sapendo come migliorare i sintomi, finisco per assumerlo se dopo qualche giorno non vedo miglioramenti e comunque, non sempre è efficace.

Ho assunto un farmaco prescrittomi dal ginecologo per cercare di "scatenarmi" le mestruazioni (secondo lui causa delle mie cistiti), oltre a non essermi arrivate ora mi ritrovo punto a capo, anche perché secondo il parere di un altro ginecologo non devo preoccuparti dell'arrivo delle mestruazioni, in quanto dopo così tanti anni di assunzione continuativa, il mio corpo può impiegarci più tempo per "ristabilizzarsi".

Ora mi chiedo: questi miei problemi posso essere correlati ad uno squilibrio ormonale legato alla sospensione della pillola?
Può essere o no correlato all'assenza di mestruazioni?
Avendo URC negativa e quindi cistiti non batteriche come posso curare i miei sintomi?

Grazie in anticipo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.3k 1.8k 19
Nella donna in età fertile, una sintomatologia cistitica con coltura negativa e - soprattutto - scarsità o assenza di cellule infiammatorie (leucociti) nel sedimento dell'esame delle urine è sempre sospetta di essere dovuta ad uno squilibrio ormonale. Ovviamente, bisogna escludere con certezza ogni altra causa urologica, pertanto gli accertamenti devono esser completati con l'esecuzione di una ecografia dell'addome ed una endoscopia diagnostica ambulatoriale. Sconsiglieremmo l'utilizzo di antibiotici che alterano la flora batterica intestinale. La terapia è ginecologica, in genere calmbiando il tipo di pillola si ottengono dei risultati. Nella nostra esperienza, risulta spesso efficace l'applicazione vaginale di un crema a contenuto di progesterone, particolarmente nella seconda fase del ciclo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it