Seconda visita urologica con diagnosi diversa dalla prima

Buon giorno.

Un paio di settimane fa avevo fatto una visita da un urologo che, all'esame ecografico, oltre ad un calcolo di 2, 2 cm in vescica, aveva rilevato anche microlitiasi solo al rene sinistro e, all'esplorazione rettale (eseguita in posizione supina con gambe piegate e raccolte sul petto) un nodulo mediano alla prostata. Oltre alla terapia farmacologica consiglia l'inserimento in lista di attesa per l'intervento col laser ad olmio per il calcolo vescicale. So bene che non è consigliabile saltellare da uno specialista all'altro. Ma avendo avuto un bruttissimo feeling relazionale con quel professionista, decisi di sentire una seconda opinione. Un paio di giorni fa ho quindi fatto un'altra visita da uno specialista con cui ho avuto fin da subito un "rapport" positivo. Chiaramente, per non influenzarlo, non gli ho mostrato il referto della prima visita.
All'esame ecografico ha rilevato un calcolo vescicale di 1, 4 cm (possibile che in due settimane il calcolo si sia ridotto di 8 mm?) , e microlitiasi ad entrambi i reni. All'esplorazione rettale (eseguita in posizione laterale sul fianco sinistro) prostata congesta, calda, con assenza di nodularità. Oltre alla terapia, consiglia uretrocistoscopia flessibile prima dell'intervento col laser ad olmio.
Ora, so bene che la Medicina non è affatto una scienza esatta. Ma qua, al di là dell'esplorazione rettale (dove uno specialista percepisce un nodulo e un altro no), stiamo parlando anche di un esame ecografico che dovrebbe essere oggettivo. Com'è possibile che 15 giorni prima non vi era microlitiasi al rene destro e ora invece sì? E soprattutto: come fa un calcolo vescicale (che ho letto in web essere di solito parecchio duro e compatto) ridursi di circa 8 mm in meno di 15 giorni? Credo sia comprensibile la mia difficoltà ad orientarmi.
Quindi che fare: chiedere il consulto di un terzo professionista oppure cosa? Gradirei un vostro consiglio in merito.
Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
L'ecografia è un esame di diagnostica per immagini e lo specialista che che ne ha formale competenza è il radiologo. Molti altri specialisti, compresi noi urologi, utilizzano correntemente l'ecografia, ma perlopiù per scopi operativi, ovvero come guida e sostegno nell'esecuzione di interventi. Noi riteniamo da sempre che una ecografia eseguita da un non-radiologo abbia una valore medico legale limitato, questo per limiti di competenza e per la estrema variabilità che vi può essere in base all'apparecchio utilizzato ed alla preparazione più o meno completa del paziente.
Ciò premesso, non vi è comunque nulla di più variabile della misurazione dei calcoli e della rilevazione delle "mitiche" microcalcificazioni renali, le variazioni di cui ci scrive non ci stupiscono particolarmente. In ogni caso, il calcolo vescicale è da rimuovere e la procedura più opportuna oggi è quella endoscopia con frammentazione con il laser Olmio.
Su quanto rilevato alla prostata a distanza ovviamente non possiamo giudicare, anche qui vi è comunque una estrema soggettività nella descrizione di quanto rilevato alla visita. A meno che le alterazioni siano evidentissime, mai due specialisti descriveranno la situazione allo stesso modo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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