Ridotta apertura del collo vescicale e iniziale ipocontrattilità vescicaler
Buongiorno.
Sono un uomo di 43 anni.
Da qualche tempo soffro di alcuni disturbi dell'apparato urogenitale.
In particolare ho avuto qualche episodio di emospermia (circa 5 mesi fa) e più recentemente, anche se in modo non continuativo, soffro di dolori uretrali terminali intermittenti (durano circa 4/5 giorni, poi migliorano e ricompaiono a distanza di qualche settimana).
Su suggerimento del medico di base ho eseguito già alcuni approfondimenti: una prima visita urologica, esami delle urine, spermiocultura ed eco transrettale, tutte con esito negativo.
Ho eseguito anche un'eco vescicale pre e post minzione che ha evidenziato uno svuotamento parziale (RPM 148 CC, svuotamento pari al 74%) e un'uroflussometria che ha dato questi valori: Flusso massimo: 17 ml/sec; flusso medio 11.3 ml/sec; tempo al flusso massimo 16.2 s; tempo fra 5% e 95%: 55 sec; Tempo di flusso: 65.9 sec; tempo di discesa: 43.3 sec; tempo di svuotamento: 65.9; volume al flusso massimo: 200 ml; volume vuotato 749 ml; accelerazione flusso: 1.4 ml/sec^2;
L'urologo che mi ha prescritto gli ultimi due esami mi dice che il flusso non è nella norma: "si nota impiego del torchio addominale, si tolgono le punte del tracciato, i valori sono troppo bassi".
Il ristagno (dall'eco) è elevato.
"
Mi dice inoltre che dal flusso non sembra una stenosi (ipotesi iniziale del radiologo dopo l'eco pre e posto minzione), ma di una ridotta apertura del collo vescicale e e una concomitante iniziale ipocontrattilità vescicale" e mi ha consigliato di iniziare una terapia con LURA 0.4, 1 cp alla sera+ eco vescicale pre e posto minzionale e uroflussometria tra 6 mesi.
Vorrei capire se si tratta di una patologia grave o qualcosa che può essere risolto o con cui si può convivere.
Mi ha preoccupato leggere in rete che spesso questa patologia è associata a sclerosi multipla.
Non ho altri particolari problemi di salute (a parte un po' di diottrie perse negli ultimi 10 anni come miopia, probabilmente anche a seguito dello sforzo oculare per il lavoro), ho un'alimentazione bilanciata e ricca di frutta e verdura e pratico con regolarità attività fisica non agonistica (jogging, bicicletta).
Chiedo anche gentilmente se posso continuare l'attività fisica (mi pare a livello soggettivo che mi acuisca i disturbi uretralli).
Grazie
Sono un uomo di 43 anni.
Da qualche tempo soffro di alcuni disturbi dell'apparato urogenitale.
In particolare ho avuto qualche episodio di emospermia (circa 5 mesi fa) e più recentemente, anche se in modo non continuativo, soffro di dolori uretrali terminali intermittenti (durano circa 4/5 giorni, poi migliorano e ricompaiono a distanza di qualche settimana).
Su suggerimento del medico di base ho eseguito già alcuni approfondimenti: una prima visita urologica, esami delle urine, spermiocultura ed eco transrettale, tutte con esito negativo.
Ho eseguito anche un'eco vescicale pre e post minzione che ha evidenziato uno svuotamento parziale (RPM 148 CC, svuotamento pari al 74%) e un'uroflussometria che ha dato questi valori: Flusso massimo: 17 ml/sec; flusso medio 11.3 ml/sec; tempo al flusso massimo 16.2 s; tempo fra 5% e 95%: 55 sec; Tempo di flusso: 65.9 sec; tempo di discesa: 43.3 sec; tempo di svuotamento: 65.9; volume al flusso massimo: 200 ml; volume vuotato 749 ml; accelerazione flusso: 1.4 ml/sec^2;
L'urologo che mi ha prescritto gli ultimi due esami mi dice che il flusso non è nella norma: "si nota impiego del torchio addominale, si tolgono le punte del tracciato, i valori sono troppo bassi".
Il ristagno (dall'eco) è elevato.
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Mi dice inoltre che dal flusso non sembra una stenosi (ipotesi iniziale del radiologo dopo l'eco pre e posto minzione), ma di una ridotta apertura del collo vescicale e e una concomitante iniziale ipocontrattilità vescicale" e mi ha consigliato di iniziare una terapia con LURA 0.4, 1 cp alla sera+ eco vescicale pre e posto minzionale e uroflussometria tra 6 mesi.
Vorrei capire se si tratta di una patologia grave o qualcosa che può essere risolto o con cui si può convivere.
Mi ha preoccupato leggere in rete che spesso questa patologia è associata a sclerosi multipla.
Non ho altri particolari problemi di salute (a parte un po' di diottrie perse negli ultimi 10 anni come miopia, probabilmente anche a seguito dello sforzo oculare per il lavoro), ho un'alimentazione bilanciata e ricca di frutta e verdura e pratico con regolarità attività fisica non agonistica (jogging, bicicletta).
Chiedo anche gentilmente se posso continuare l'attività fisica (mi pare a livello soggettivo che mi acuisca i disturbi uretralli).
Grazie
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Se è corretto quanto ci riporta, ovvero che nella flussometria il volume vuotato è stato di 749 ml, si tratta di un esame del tutto inattendibile perché con una distensione vescicale così elevata tutti gli altri valori possono essere condizionati e comunque non adatti a basare un corretto ragionamento diagnostico. Prima di imbastire ipotesi e delineare quadri preoccupanti, sarebbe senz’altro opportuno ripetere la flussometria con parametri più fisiologici che comportano un volume vuotato non superiore ai 300 ml. In pratica bisogna bere meno acqua o non attendere troppo prima dell’esame.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 844 visite dal 12/11/2023.
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