Incontinenza dopo rimozione catetere mio padre 86 anni
Buongiorno, mio padre, 86 anni, 10 giorni fa si è rotto il femore ed è stato eseguito l'intervento per il quale l'ospedale ha inserito un catetere per la gestione delle minzioni.
Lo mandano a casa senza passare per la riabilitazione con catetere.
il problema è che ieri hanno tolto il catetere a domicilio e sta urinando di continuo, non riesce a trattenerla.
E' normale o c'è da chiamare un medico?
nessuno ci ha avvisato di questa eventualità.
tornerà tutto come prima?
Lui andava in bagno spesso (lieve prostatite) ma gestiva benissimo da solo tutto.
aiutateci perchè sul territorio siamo abbandonati praticamente.
grazie
Lo mandano a casa senza passare per la riabilitazione con catetere.
il problema è che ieri hanno tolto il catetere a domicilio e sta urinando di continuo, non riesce a trattenerla.
E' normale o c'è da chiamare un medico?
nessuno ci ha avvisato di questa eventualità.
tornerà tutto come prima?
Lui andava in bagno spesso (lieve prostatite) ma gestiva benissimo da solo tutto.
aiutateci perchè sul territorio siamo abbandonati praticamente.
grazie
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Considerata l'età e cosa è è accaduto recentemente, non c'è da stupirsi che si manifestino turbe funzionali di questo genere. Il catetere a permanenza non è una cosa esaltante, ma in certe situazioni può aiutare a non complicare ulteriormente una situazione già delicata (stress psicofisico, problemi di mobilità, eccetera). Ora si è invece deciso di rimuovere il catetere, ovviamente suo padre percepisce lo stimolo in modo diverso da prima, probabilmente con fastidio locale (bruciore o addirittura dolore). Di per sè una situazione che probabilmente si può avviare ad una stabilizzazione progressiva, comunque non rapida. L'importante è però che, a prescindere dagli stimoli, la vescica si svuoti in modo soddisfacente, anche se magari non completo. Bisogna quindi controllare che con il tempo non si instauri una ritenzione, che imporrebbe il reinserimento del catetere. Pertanto sarà compito del medico curante (oppure un nostro Collega specialista in urologia) con una semplice visita capire come stiano evolvendo le cose.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
La ringrazio infinitamente per la risposta. L'unica risposta apprezzabile dopo mille domande a cui sono succedute evasive risposte. Stasera proveremo l'urocondom (anche esso frutto di passaparola) e che Dio ci assista.
Grazie. Nei prossimi giorni se qualcosa muta mi riaffaccerò.
Ancora grazie.
Grazie. Nei prossimi giorni se qualcosa muta mi riaffaccerò.
Ancora grazie.
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Ci permettiamo di ribadire l'importanza assoluta che suo padre venga comunque visitato a breve per accertarsi che non si stia instaurando un ristagno vescicale importante.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Non è detto che vi sia infezione, se non ha febbre, d'altronde in queste condizione una urocoltura sarebbe assai facilmente contaminata e quindi non significativa. La fosfomicina rischierebbe di indurre diarrea peggiorando ulteriormente lagetsione, già ardua. Tra alcuni giorni si potrà al limite eseguire un esame delle urine e valutare la presenza di cellule infiammatorioe (leucociti), nitrati, ecc.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 955 visite dal 09/11/2023.
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