Perdite dal pene e dolore sotto il pene quando eretto. leggero bruciore durante minzione

Buongiorno, son un ragazzo di 36 anni e da circa 2 settimana manifesto fuoriuscite di muco/pus dal pene, bruciore durante la minzione e dolore soprattutto la notte quando il pene è in posizione eretta, come se ci fossero delle scosse elettriche che lo attraversano.
Tutto è nato da un rapporto con mia moglie, entrambi senza nessuna patologia in quel momenti e senza nessun fastidio, nel primo pomeriggio, ma dal tardo pomeriggio ho iniziato ad avere forti bruciori durante la minzione e fuoriuscita di muco/pus dal pene.
Ho lasciato passare ca 2 giorni pensando che passasse ma invece è diventata ancora più fastidiosa.
Dopo aver contattato la mia dottoressa, mi ha prescritto un esame delle urine e un esame culturale delle urine e prescritto l' antibiotico MONURIL.
Dopo aver ritirato gli esami, dove dopo consultazione del mio medico, mi disse che non era presente nessun batterio e gli esami erano nella norma, presi due bustine di MONURIL la sera prima di andare a dormire per 2 gg.
Dopo questo, mi diede anche un integratore CISTINAM FORTE da prendere la sera per "purificare" le vie urinarie, poi sospesa causa sospetti effetti collaterali (diarrea 4/5 volte al dì).
Dopo questa cura, il bruciore durante la minzione è passata, ma è arrivato questo dolore al pene soprattutto quando di notte diventa eretto (andando a urinare dopo ritorna "normale"), e il muco/pus che fuoriesce, anche se leggermente diminuito, continua a fuoriuscire.
Dopo aver comunicato questo al mio medico, mi prescrive un antibiotico TAVANIC, 1 compressa al dì per 10gg, ma che non prendo causa effetti collaterali fortissimi.
Esasperato da questa situazione, prenoto una visita urologica sperando di avere qualche delucidazione più precisa.
Nell' attesa di effettuare questa visita, qualche dottore sa aiutarmi ed eventualmente darmi qualche consiglio?
Sinceramente questa situazione sta iniziando a starmi parecchio stretta in quanto a lavoro sono sempre in bagno (bevo ca 2/3 lt di acqua) al giorno, e soprattutto non posso fare attività fisica (pratico cicclismo) che mi aiuta a stare meglio e a svagarmi dopo la settimana lavorativa.
Grazie mille.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Ovviamente a distanza è difficile esprimere un giudizio. Le manifestazioni parrebbero essere quelle di una infezione dell'uretra (uretrite), che generalmente si contrae per via sessuale. Lei ci esclude però dei possibili fattori di rischio in questo senso. Le ore di sella possono aver reso il suo apparato urogenitale un po' più sensibile a sviluppare congestioni ed infiammazioni. Se vi è una secrezione attiva che possa essere raccolta, si tratta di una delle rare situazioni in cui consigliamo ancora l'esecuzione di un tampone uretrale. Parallelamente è però necessario fare una ricerca dei batteri delle uretriti (gonococco, clamidia, ueraplasma) sulle urine del primo getto con metodica PCR. Tutto questo le verrà comunque chiarito dal nostro Collega che la valuterà direttamente.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie mille della sua risposta Dottore. Spero naturalmente che non sia nulla di grave e che non sconvolga la vita sia di coppia che anche quella sportiva. Dalle sue esperienze secondo lei è possibile che debba abbandonare il ciclismo a casa di questa malattia ???
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Ma no, per carità, sarà magari solo opportuno lasciare la sella da parte per qualche tempo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
Me lo auguro vivamente, perchè ho sempre praticato sport in genere e sinceramente ora che ho trovato il mio sport preferito, che mi fa stare bene in tutto, mi farebbe star male, e non poco! Spero che con la visita urologica di domani riesco a capire cosa ho e cosa succede, anche come curarla e vedere un pò di luce in fondo al tunnel, anche per via degli esami che ho gia fatto che non hanno dato nessun riscontro, perchè sinceramente i livelli di stress mentale iniziano a salire, e non mi fanno vivere bene la giornata, soprattutto a casa quando vedo mia moglie e la bimba di poco meno di 2 anni!
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Abbia fiducia e cerchi di non assumere un atteggiamento così negativo, che certamente non aiuta. Ci sono senz'altro problemi di molto peggiori.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
Buongiorno Dottore, dopo consulto mattiniero con il collega urologo, le riporto quando descritto dal referto della visita.

Diagnosi: Bruciori uretrali e secrezioni da circa 10 gg.
Trattato con monuril.
Urinocultura negativa, leucocituria.
e.o. flogosi prostatica.
Si richiede :spermiocultura con ricerca clamidiae, micoplasma, ureoplasma, gonococco, germi comuni, eventuale antibiogramma, flussometria, ecotomografia renale bilaterale, vescicale e prostatica sovrapubica con valutazione residuo post minzionale.
Da rivedere con esami.
Nel frattempo flogasine cpr 1 cpr ora prima del pranzo per 10 gg, topster supposte
1 allas era prima di coricarsi per 10 gg.

Se possibile le chiederei due pareri.
1. La cura indicata con i famaci prescritti che effetto può fare sulla mia problematica?
2. Il dottore mi ha anche comunicato che questo problema può essere causato dalla mia attività di ciclismo. Secondo lei posso riprender successivamente a pedalare e/o devo smettere completamente? Grazie mille!
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
1. Non siamo certamente qui per giudicare le indicazioni di un nostro Collega che ha avuto l'insostituibile vantaggio di visitarla direttamente. Si tratta comunque di un approccio assolutamente convenzionale in questi casi.
2. La sella non induce problemi di per sè, ma se vi sono già disturbi in atto certamente non può contribuire a migliorarlli. Ci sono tante altre attività fisiche che non sollecitano il perineo, solo l'imbarazzo della scelta.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
Buongiorno Dottore/i,
Sono qui per dare un nuovo seguito che va avanti ormai da circa 4 settimane. Ho effettuato come prescritto dall urologo che mi sta seguendo, i vari esami prescritti, quali: spermacoltura, tampone uretrale, ecografia addome completo compresi i reni e la uroflussometria, e tutti i risultati sono negativi. Nessun batterio nella spermocoltura, flussometria normale, ecografia addome nulla di fuori posto, prostata ok e vescica ok. Ho terminato proprio oggi la cura di 10 giorni di supposte top per e pastiglie flogasine, ma le perdite di liquido dall uretra seppur minime, ci sono, e il dolore al pene quando eretto c’è sempre, anche molto forte e fastidioso. Ora la mia domanda è la seguente: potrebbe essere un problema del nervo che c’è nel pene? Perché quando schiaccio a metà del pene quando eretto, sento un dolore molto forte.
Grazie mille del consulto.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Nel pene non vi è - un nervo - ma un elevato numero di diramazioni nervose di varia derivazione. È abbastanza raro che il pene abbia in sè delle dolorose. Nella maggior parte dei casi si tratta di un dolore irradiato a partenza degli organi del basso addome.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
La ringrazio come sempre del suo consulto. La cosa solo che fa un po’ strana e che lei giustamente ha detto che possono essere dolori dovuti a organi del basso addome, ma la domanda mi sorge spontanea. Come può essere possibile visto che dall’ ecografia tutti gli organi del basso addome risultano sani a detta dell esito e del medico che ha effettuato l’ ecografia? Ci sono degli altri esami che possano controllare meglio? Esiste una sorta di ecografia del pene per verificare se c’è qualcosa di anomalo proprio lì? Grazie mille come sempre.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
L'ecografia del pene è certamente eseguibile, ma deve essere ovviamente preceduta da una attenta visita diretta in cui se ne confermino le indicazioni. La comunissima prostatite cronica ad esempio può avere questo tipo di fastidi e non causare alterazioni significative agli accertamenti.

Paolo Piana
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Utente
Utente
Buongiorno Dottore, volevo comunicarle che in data 21 novembre 23, ho eseguito la seconda visita di controllo dal collega urologo e dopo aver visionato gli esami che ho riportato in post precedente, mi ha prescritto una ecografia al pene e ex e compresse di Flaminase ( anti infiammatorio) e cefixoral (antibiotico). Spero che con questa cura riesco a trovare un po’ di solllievo, visto i dolori al pene in erezione ( il collega urologo ha ipotizzato la presenza di calcoli al pene, ecco il motivo dell ecografia) anche se trovo un po’ strano prendere l antibiotico visto che dagli esami fatti non risultano batteri. Sapreste gentilmente indicarmi se comunque l assunzione di questo antibiotico possa aiutare nonostante la non presenza di batteri??? Grazie mille come sempre del supporto.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Il prodotto di cui ci scrive non è un anti-infiammatorio ma un blando anti-edemigeno. Nel pene non si formano calcoli, ma eventualmente calcificazioni nei punti dove vi sono state delle infiammazioni guarite. Quando queste sono presenti, sono generalmente palpabili direttamente come - placche -. L'ecografia, più sensibile, può individuare i focolai di infiammazione, se presenti anche prima che si formino le calcificazioni. In tutto questo, non essendoci documentata infezione, non vi è in genere indicazione alla prescrizione di antibiotici.

Paolo Piana
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Utente
Utente
La ringrazio molto per la Sua risposta dottore. Sul fatto del falminase come anti edemigeno non ne ero a conoscenza, mi è stato descritto come anti infiammatorio, pertanto spero che qualche effetto lo faccia, voglio essere positivo. Per quanto riguarda l antibiotico prescritto, come ha giustamente descritto lei, non essendoci batteri, non capivo il motivo della prescrizione, ma comunque voglio seguire la cura data dal vs collega, anche perché penso che se non servisse, non mi spiegherei il motivo della sua prescrizione. Per quanto riguarda invece le placche di cui ha parlato, è possibile che si possa essere formata qualche placca sotto il pene avendo avuto l uretrite, come diagnosticata dal medico? Dovendo poi fare tra circa 10gg l ecografia al pene, secondo lei è possibile che da questa ecografia si veda qualcosa?? La ringrazio molto.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Le placche dei corpi cavernosi, o malattia di La Peyronie, non hanno niente a che vedere con l'uretrite e siamo quasi certi che non sia questo il suo problema.

Paolo Piana
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Utente
Utente
Mi ero documentato tramite letture online di questa malattia da Lei citata, ed effettivamente l avevo esclusa perché tutti sintomi descritti, in me non erano presenti, se non la sola erezione dolorosa come descritta nei post precedenti. Sono un po’ nel buio totale da quando ho questi problemi, visto che tutti i consulti e tutti gli esami fatti non hanno dato esiti per risalire ad un effettiva patologia. Spero come citato prima, che la cura che ho cominciato dia qualche beneficio. Secondo lei ( vado già in ottica futura e so che è difficile diagnosticare una cosa se non si sa nemmeno nel presente cosa accade) può essere possibile una ricaduta dopo la fine della terapia?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Si dedichi a letture più amene e lasci la medicina ai suoi professionisti.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
Quello senza ombra di dubbio Dottore, ma lavorando nel mondo informatico, che mi spinge ad essere un utilizzatore del web, e la curiosità di capire visto il lungo periodo che sto attraversando con questo enorme fastidio è molta, mi documento spesso ( non solo in questo ambito ma anche in altri ).
Penso anche che sapere e leggere le opinioni di pazienti e soprattutto quelle dei medici, mi possa permettere di avere un certo equilibrio fisico/mentale per la mia attuale situazione.
Questa naturalmente non vuole essere una giustifica, ma semplicemente il sapere più possibile.
Da questa mattina dopo la cura appena iniziata ( 2gg ca di antibiotico e flaminase) le secrezioni dal pene sembrano sparite ( non voglio cantare vittoria ), ma permane ancora il dolore del pene quando eretto ( sia di notte che durante il giorno ). Mi farebbe piacere conoscere se è il flaminase o l' antibiotico che stia facendo effetto, ma pormi domande in questo momento non ha molto senso, anche se la curiosità è molta. Spero vivamente che questa cura faccia effetto anche su questo dolore e che la futura ecografia riesca a fare un pò di luce su questo dolore molto insopportabile, visti i continui risvegli notturni che mi provoca, e di conseguenza la qualità del sonno è molto scarsa, con conseguenze anche durante la giornata, soprattutto lavorativa. In caso di esito positivo, mi auguro vivamente che non ci siano ricadute e che possa tornare a fare il mio sport preferito e soprattutto ad avere una "qualità" migliore di quella attuale con mia moglie e mia figlia.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Non abbia fretta.

Paolo Piana
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Utente
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Nessuna fretta, assolutamente, l' importante è guarire bene in modo da poter riprendere le regolari attività che facevo prima.
Una domanda però la devo porre nuovamente:
Nella mattinata di Domenica, ho notato un rigonfiamento nella parte bassa destra del collo poco sopra la clavicola, ho subito intuito fosse un rigonfiamento del linfonodo presente in quella zona. Secondo Lei è normale un rigonfiamento essendo in cura con antibiotico e anti infiammatorio ed avendo in corso questa infezione descritta? Onestamente mi sono un po' preoccupato, ma sapendo dei rigonfiamenti dei linfonodi quando ce un infezione in corso, non mi sono preoccupato tanto. Il rigonfiamento in questo può essere un buon o cattivo segno??

La ringrazio come sempre.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Sarebbe comunque un linfonodo del tutto estraneo all'apparato urogenitale. Non si impegni troppo nel cercare difetti perché rischia di trovarne sempre dei nuovi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
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Grazie della risposta Dottore.
Questa è stata l' unica volta che non ho cercato documentazioni, in quanto questa risposta mi è stata data dal medico della guardia medica che ho contattato essendomi spaventato un po'.
Sapendo a cosa servono i linfonodi, ho ipotizzato fosse dovuto a quello, ma dalla sua risposta mi sembra di capire che non c'entra con la mia attuale situazione.
Grazie mille per la sua risposta come sempre.
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