La mia negligenza possa aver portato l'uretrite
Salve,
circa 20 mesi fa ho avuto un rapporto orale occasionale non protetto. Dopo circa 3-4 giorni ho iniziato ad avvertire dolore durante la minzione, senza secrezioni di alcun tipo. Il dolore si presentava anche premendo il glande. Subito mi sono allarmato ed ho pensato a qualche malattia venerea infettiva, ma il sitomo è cessato spontaneamente dopo pochi giorni e non ho effettuato nessun controllo medico. In seguito non ho avuto nessun altro episodio del genere. Solo un paio di volte, mi è successo che, urinando dopo un rapporto mi capitasse di continuare a percepire lo stimolo per qualche minuto dopo la minzione, ma la cosa non resentava alcuna analogia con l'episodio di sopra. Ho effettuato analisi ematiche per le malattie veneree più importanti (HIV, TPHA, VDRL e HCV) e sono risultate tutte negative ampiamente dopo il periodo finestra (più di un anno, anche se le ho effettuate una volta sola). Ora ho una ragazza con cui sono molto felice, ma ho paura che la mia negligenza possa aver portato l'uretrite in una fase asintomatica che possa farle correre il rischio di contrarre qualcosa che sia sfuggito anche a me. E' possibile che dopo la remissione spontanea dei sintomi, batteri quali gonococco, mycroplasma, clamydia ecc. possano persistere per così tanto tempo nell'organismo senza dare alcun segnale sintomatico?
circa 20 mesi fa ho avuto un rapporto orale occasionale non protetto. Dopo circa 3-4 giorni ho iniziato ad avvertire dolore durante la minzione, senza secrezioni di alcun tipo. Il dolore si presentava anche premendo il glande. Subito mi sono allarmato ed ho pensato a qualche malattia venerea infettiva, ma il sitomo è cessato spontaneamente dopo pochi giorni e non ho effettuato nessun controllo medico. In seguito non ho avuto nessun altro episodio del genere. Solo un paio di volte, mi è successo che, urinando dopo un rapporto mi capitasse di continuare a percepire lo stimolo per qualche minuto dopo la minzione, ma la cosa non resentava alcuna analogia con l'episodio di sopra. Ho effettuato analisi ematiche per le malattie veneree più importanti (HIV, TPHA, VDRL e HCV) e sono risultate tutte negative ampiamente dopo il periodo finestra (più di un anno, anche se le ho effettuate una volta sola). Ora ho una ragazza con cui sono molto felice, ma ho paura che la mia negligenza possa aver portato l'uretrite in una fase asintomatica che possa farle correre il rischio di contrarre qualcosa che sia sfuggito anche a me. E' possibile che dopo la remissione spontanea dei sintomi, batteri quali gonococco, mycroplasma, clamydia ecc. possano persistere per così tanto tempo nell'organismo senza dare alcun segnale sintomatico?
[#1]
Credo che per questa volta le sia andata bene visto che entrambi siete asintomatici e i controlli ematici per l' HIV ecc sono negativi.
Stia attento la prossima volta, al momento accanirsi nelle ricerca di un improbabile malattia può essere controproducente.
Distiniti saluti
Stia attento la prossima volta, al momento accanirsi nelle ricerca di un improbabile malattia può essere controproducente.
Distiniti saluti
Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi
[#2]
Ex utente
Gentile De Siati,
la ringrazio per la risposta, tuttavia non sono molto soddisfatto. Forse non mi sono spiegato bene. So bene di aver corso un rischio che avrebbe potuto rovinarmi la vita e le assicuro che il rimorso e la rabbia per la mia leggerezza mi assalgono a tal punto che non ripeterei un'esperienza simile neanche per sogno.
Quello che mi chiedevo è se dovrei, a distanza di quasi due anni e con remissioni dei sintomi, sottopormi ad esami quali tamponi uretrali specifici per le varie infezioni ed mst, spermiogramma ed urinocultura. Non tanto perché tema di essere ammalato in sé o di contagiare la mia partner. Ho letto che, anche se asintomatiche, la cronicizzazione di tali infiammazioni uretrali può condurre a complicanze quali malattia pelvica infiammatoria e sterilità.
Che ne pensa?
la ringrazio per la risposta, tuttavia non sono molto soddisfatto. Forse non mi sono spiegato bene. So bene di aver corso un rischio che avrebbe potuto rovinarmi la vita e le assicuro che il rimorso e la rabbia per la mia leggerezza mi assalgono a tal punto che non ripeterei un'esperienza simile neanche per sogno.
Quello che mi chiedevo è se dovrei, a distanza di quasi due anni e con remissioni dei sintomi, sottopormi ad esami quali tamponi uretrali specifici per le varie infezioni ed mst, spermiogramma ed urinocultura. Non tanto perché tema di essere ammalato in sé o di contagiare la mia partner. Ho letto che, anche se asintomatiche, la cronicizzazione di tali infiammazioni uretrali può condurre a complicanze quali malattia pelvica infiammatoria e sterilità.
Che ne pensa?
[#3]
Da quello che mi risulta, lei e la sua partner siete completamente asintomatici da molto tempo e pertanto non credo sia utile esegure ulteriori accertamenti.Sicuramente se ci fosse qualche problema avreste dei sintomi anche se sfumati.
Distinti Saluti
Distinti Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 22/08/2009.
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