Dolore cronico bocca
Salve soffro da 3 anni di un dolore cronico alla bocca che mi prende principalmente il lato destro tra il naso e lo zigomo fino al mento e i denti in particolar modo gli incisivi.
La sensazione non è quella del classico mal di denti ma un dolore neuropatico come punture di spilli, intorpidimento, sensazione di gonfiore e di nervi che tirano.
Il dolore è perenne ed è iniziato in concomitanza a un terzo ascesso nell'arco di un mese causato da un molare superiore devitalizzato male che mi continuò a fare infezione.
Il dolore non è passato con l'estrazione di tale dente.
Ad oggi sono ancora alla ricerca di qualcuno che mi aiuti, ho girato molti specialisti ed eseguito molti esami da cui non appare nulla se non un'infiammazione del seno mascellare destro da cui io effettivamente sento iniziare il dolore.
Un professore del policlinico Umberto I di Roma mi diede come esito odontalgia atipica, affidandomi come cura il lyrica ma senza nessun effetto benefico.
Ho provato cure come il tegretol, cymbalta, laroxyl, Xanax, tutte senza nessun risultato, il Normast è il solo a darmi leggero sollievo nel lungo tempo.
Cerco aiuto perché questo problema mi fa vivere a metà è terribile, e vorrei capire se oltre una cura del dolore, esista la speranza della risoluzione di questa tragedia che mi affligge a soli 27 anni e che è iniziato quando ne avevo soll 24.
La notte è l'unico momento in cui non avverto nulla, quindi mo sveglio e vado a dormire con il dolore.
L'infiammazione del seno mascellare destro che appare in tutti gli esami può significare qualcosa?
Premetto di aver eseguito tac, risonanza con contrasto, elettromiografia e lastre di vario genere.
Spero vivamente in qualche utile consiglio grazie
La sensazione non è quella del classico mal di denti ma un dolore neuropatico come punture di spilli, intorpidimento, sensazione di gonfiore e di nervi che tirano.
Il dolore è perenne ed è iniziato in concomitanza a un terzo ascesso nell'arco di un mese causato da un molare superiore devitalizzato male che mi continuò a fare infezione.
Il dolore non è passato con l'estrazione di tale dente.
Ad oggi sono ancora alla ricerca di qualcuno che mi aiuti, ho girato molti specialisti ed eseguito molti esami da cui non appare nulla se non un'infiammazione del seno mascellare destro da cui io effettivamente sento iniziare il dolore.
Un professore del policlinico Umberto I di Roma mi diede come esito odontalgia atipica, affidandomi come cura il lyrica ma senza nessun effetto benefico.
Ho provato cure come il tegretol, cymbalta, laroxyl, Xanax, tutte senza nessun risultato, il Normast è il solo a darmi leggero sollievo nel lungo tempo.
Cerco aiuto perché questo problema mi fa vivere a metà è terribile, e vorrei capire se oltre una cura del dolore, esista la speranza della risoluzione di questa tragedia che mi affligge a soli 27 anni e che è iniziato quando ne avevo soll 24.
La notte è l'unico momento in cui non avverto nulla, quindi mo sveglio e vado a dormire con il dolore.
L'infiammazione del seno mascellare destro che appare in tutti gli esami può significare qualcosa?
Premetto di aver eseguito tac, risonanza con contrasto, elettromiografia e lastre di vario genere.
Spero vivamente in qualche utile consiglio grazie
[#1]
Buongiorno
senza una visita è sempre difficile essere conclusivi.
Comunque mi pare di avere intravisto due evidenze che depongono per una diagnosi e conseguente terapia mirata anziché farmaci psico-neurologici e privi di attività analgesica.
La prima evidenza è l'infezione recidiva, che descrive, per la devitalizzazione del dente (sicuri non siano rimasti inclusi infetti?) se presente ancora infezione andrà debellata o con intervento, ma più semplicemente con terapia antibiotica.
La seconda è la sinusite, presente, come riferisce, al seno mascellare destro.
Se c'è sinusite c'è anche una causa da risolvere che la sottende.
Concludendo controllare che il dente tolto sia a posto e contattare un otorino per la sinusite.
Spero di esserle stato d'aiuto.
La saluto
senza una visita è sempre difficile essere conclusivi.
Comunque mi pare di avere intravisto due evidenze che depongono per una diagnosi e conseguente terapia mirata anziché farmaci psico-neurologici e privi di attività analgesica.
La prima evidenza è l'infezione recidiva, che descrive, per la devitalizzazione del dente (sicuri non siano rimasti inclusi infetti?) se presente ancora infezione andrà debellata o con intervento, ma più semplicemente con terapia antibiotica.
La seconda è la sinusite, presente, come riferisce, al seno mascellare destro.
Se c'è sinusite c'è anche una causa da risolvere che la sottende.
Concludendo controllare che il dente tolto sia a posto e contattare un otorino per la sinusite.
Spero di esserle stato d'aiuto.
La saluto
Dr. GUIDO GUASTI
[#2]
Utente
Grazie per la sua risposta. Il sito dell'estrazione è stato poi rivisitato da un chirurgo maxillo facciale per assicurarsi che non ci fossero residui e cause di qualche tipo, quindi quel lato è stato escluso anche perché di cure antibiotiche ne ho eseguite parecchie proprio per questo motivo e anche per problemi che mi creavano i denti del giudizio, anche quelli in seguito rimossi. Ho eseguito anche la visita specialistica dall'otorino il quale mi ha esaminato anche con una sonda( mi perdoni non ricordo il nome tecnico) comunque attraverso la narice e non ha evidenziato anche questo nulla di rilevante.
Aggiungo che ho anche provato cure corisoniche senza risultato.
Aggiungo che ho anche provato cure corisoniche senza risultato.
[#3]
Lo immaginavo.
Comunque se c'è la sinusite, c'è anche la causa.
Una rinofibroscopia non è dirimente in questo caso.
Alcune volte, proprio perché il seno mascellare è un ambiente chiuso, i batteri che vi albergano sono a fatica raggiunti dagli antibiotici.
In questo caso, e ribadisco se la causa è batterica (lo Pseudomonas è il prototipo di questo tipo di batterio, e da secrezioni verdastre e dense, ma potrebbe essere anche un altro patogeno) resistente, si dovrà affrontare la questione per via chirurgica.
Provi a parlarne col suo medico di base, in altro modo non saprei che consigliarle, se non lavaggi salini e antibiotio-steroidi inalatori nasali.
La saluto
Comunque se c'è la sinusite, c'è anche la causa.
Una rinofibroscopia non è dirimente in questo caso.
Alcune volte, proprio perché il seno mascellare è un ambiente chiuso, i batteri che vi albergano sono a fatica raggiunti dagli antibiotici.
In questo caso, e ribadisco se la causa è batterica (lo Pseudomonas è il prototipo di questo tipo di batterio, e da secrezioni verdastre e dense, ma potrebbe essere anche un altro patogeno) resistente, si dovrà affrontare la questione per via chirurgica.
Provi a parlarne col suo medico di base, in altro modo non saprei che consigliarle, se non lavaggi salini e antibiotio-steroidi inalatori nasali.
La saluto
[#4]
Utente
La ringrazio ancora il medico di base conosce la situazione ma oltre che indirizzarmi dal maxillo facciale non fa. Quindi secondo lei quale è lo specialista a cui devo rivolgermi? Io non avrei problemi a intervenire chirurgicamente ma il problema è che nessuno me lo ha mai proposto né nessuno mi ha mai fatto presente che potrebbe trattarsi di sinusite e agire di conseguenza.
A chi rivolgermi quindi per farmi aiutare nella pratica e agire?
A chi rivolgermi quindi per farmi aiutare nella pratica e agire?
[#5]
Il suo specialista è il maxillo oppure l'otorino, ma come trovarne uno che le legga la TC e formuli una diagnosi e/o un'indicazione diversa non saprei dirle.
Di solito è il medico di base che si occupa di tutto questo.
Di solito è il medico di base che si occupa di tutto questo.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.4k visite dal 23/03/2020.
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