Dolore cronico
Buonasera
vi avevo già scritto mesi fa per un dolore diagnostico alla fine dello scorso anno come neuropatico, dopo ulteriori controlli medici la diagnosi è stata aggiornata a un dolore nocicettivo; sicuramente è un dolore cronico, che riguarda l'ambito della terapia del dolore e della neurologia.
Ho chiuso accidentalmente l'indice sinistro in una porta di un armadio di legno.
Questo non mi ha causato una frattura ma solo un ingrossamento del periostio della falange intermedia, dalla parte di quella prossimale.
Il dolore non è forte e non è costante ma si presenta in forme diverse in momenti diversi della giornata, spesso in forma reumatica, a volte il dito sembra pesante nella parte lesa, altre ho la sensazione che sia schiacciato, a volte delle scosse, raramente delle fitte addirittura a livello del polso sinistro e sono arrivato a un livello che non lo sopporto più.
Di notte dopo essere andato in bagno e dopo essere tornato a letto compare il dolore reumatico nella modo più acuto, certe volte poi quando sono disteso in posizione fetale dal lato sinistro non riesco a stare perchè sento delle scosse, altre volte compare nei momenti dei pasti, scrivendo sulla tastiera del pc sento come se il dito fosse incalcato.
La sintomalogia algica ad inizio agosto è stata descritta dal medico della terapia del dolore come davvero complessa mentre il tono del'umore ridotto.
Considerata la complessità della sintomatologia algica è mandatoria una terapia multimodale di elevata caratura che si compone di:
- cerotto Versatis da ritagliare e applicare di notte per 60 giorni
- mirror therapy, modelli educativi sul dolore misto persisitente
- percorso di mindfulness secondo MBSR
- valutazione e supporto psichiatrico
- psicoterapia
La mia situazione è quindi la seguente: dagli esami effettuati, raggi, ecografia, raggi comparati tra le due mani, risonanza magnetica e scintigrafia ossea è emerso solo una carenza di calcio dell'indice sinistro rispetto al destro. Io aggiungo che l'incavatura posttrauma e l'ingrossamento del periostio nella seconda falange dell'indice sono visibili ad occhio nudo.
Le terapie con US, Lyrica e Contramal sono risultate inutili, attualmente dopo 4 sedute di ozono il fastidio durante il giorno sembra addirittura più frequente rispetto a quello dei periodi autunno/inverno, mentre nelle primissime ore della mattina l'infiammazione spesso è forte.
Voglio portare a termine il ciclo di ozonoterapia, effettuerò una diagnosi in centri più appropriati, proverò il cerotto Versatis, un integratore
a base di magnesio, con vitamine del gruppo B e taurina, probabilmente un percorso di mindfulness secondo MBSR e psicoterapia.
Un dottore mi ha consigliato un chirurgia plastica ricostruttiva per un'eventuale lisi delle aderenze del nervo post trauma.
Pur sapendo che la medicina non è una scienza esatta vi chiedo se in generale c'è rimedio definitivo al dolore cronico e se avete ulteriori consigli.
Certo della vostra risposta sempre professionale ringrazio.
vi avevo già scritto mesi fa per un dolore diagnostico alla fine dello scorso anno come neuropatico, dopo ulteriori controlli medici la diagnosi è stata aggiornata a un dolore nocicettivo; sicuramente è un dolore cronico, che riguarda l'ambito della terapia del dolore e della neurologia.
Ho chiuso accidentalmente l'indice sinistro in una porta di un armadio di legno.
Questo non mi ha causato una frattura ma solo un ingrossamento del periostio della falange intermedia, dalla parte di quella prossimale.
Il dolore non è forte e non è costante ma si presenta in forme diverse in momenti diversi della giornata, spesso in forma reumatica, a volte il dito sembra pesante nella parte lesa, altre ho la sensazione che sia schiacciato, a volte delle scosse, raramente delle fitte addirittura a livello del polso sinistro e sono arrivato a un livello che non lo sopporto più.
Di notte dopo essere andato in bagno e dopo essere tornato a letto compare il dolore reumatico nella modo più acuto, certe volte poi quando sono disteso in posizione fetale dal lato sinistro non riesco a stare perchè sento delle scosse, altre volte compare nei momenti dei pasti, scrivendo sulla tastiera del pc sento come se il dito fosse incalcato.
La sintomalogia algica ad inizio agosto è stata descritta dal medico della terapia del dolore come davvero complessa mentre il tono del'umore ridotto.
Considerata la complessità della sintomatologia algica è mandatoria una terapia multimodale di elevata caratura che si compone di:
- cerotto Versatis da ritagliare e applicare di notte per 60 giorni
- mirror therapy, modelli educativi sul dolore misto persisitente
- percorso di mindfulness secondo MBSR
- valutazione e supporto psichiatrico
- psicoterapia
La mia situazione è quindi la seguente: dagli esami effettuati, raggi, ecografia, raggi comparati tra le due mani, risonanza magnetica e scintigrafia ossea è emerso solo una carenza di calcio dell'indice sinistro rispetto al destro. Io aggiungo che l'incavatura posttrauma e l'ingrossamento del periostio nella seconda falange dell'indice sono visibili ad occhio nudo.
Le terapie con US, Lyrica e Contramal sono risultate inutili, attualmente dopo 4 sedute di ozono il fastidio durante il giorno sembra addirittura più frequente rispetto a quello dei periodi autunno/inverno, mentre nelle primissime ore della mattina l'infiammazione spesso è forte.
Voglio portare a termine il ciclo di ozonoterapia, effettuerò una diagnosi in centri più appropriati, proverò il cerotto Versatis, un integratore
a base di magnesio, con vitamine del gruppo B e taurina, probabilmente un percorso di mindfulness secondo MBSR e psicoterapia.
Un dottore mi ha consigliato un chirurgia plastica ricostruttiva per un'eventuale lisi delle aderenze del nervo post trauma.
Pur sapendo che la medicina non è una scienza esatta vi chiedo se in generale c'è rimedio definitivo al dolore cronico e se avete ulteriori consigli.
Certo della vostra risposta sempre professionale ringrazio.
[#1]
Buongiorno a Lei,
definizione del Dolore Cronico:
"...La definizione stessa di “dolore cronico” è stata oggetto di un processo evolutivo enorme. Per decenni si è considerato il dolore cronico esclusivamente come il sintomo di un’altra patologia. Oggi sappiamo che il dolore moderato o grave è qualcosa che va oltre questa nozione: il dolore cronico è di per sé una malattia.
Anche il concetto medico comune di “cronicità” assume un’accezione peculiare, quando si parla di dolore: il dolore è cronico non perché perdura da un lasso di tempo importante bensì perché la causa che lo ha generato potrebbe non essere più operante ed il dolore essere correlato a modificazioni funzionali e fin anche strutturali del SN Periferico e Centrale...".
Nel caso che la concerrne il suo medico di base si è ben espresso "...La sintomalogia algica ad inizio agosto è stata descritta dal medico della terapia del dolore come davvero complessa...".
Sulla base di quanto scrive, degli esami illustrati e della tipologia di dolore MA CON TUTTI I LIMITI DI UN CONSULTO A DISTANZA CHE COME TALE NON PUO' SOSTITUIRE UNA VISITA MEDICA ALGOLOGICA ritengo di poter iporizzare come il suo dolore sia riferibile ad una AlgoDistrofia Riflessa ossia una CRPS (sindrome dolorosa regionale complessa).
Il consiglio è quello di farsi seguire presso un Centro Multi-Disciplinare per la Terapia del Dolore.
Cordialmente.
definizione del Dolore Cronico:
"...La definizione stessa di “dolore cronico” è stata oggetto di un processo evolutivo enorme. Per decenni si è considerato il dolore cronico esclusivamente come il sintomo di un’altra patologia. Oggi sappiamo che il dolore moderato o grave è qualcosa che va oltre questa nozione: il dolore cronico è di per sé una malattia.
Anche il concetto medico comune di “cronicità” assume un’accezione peculiare, quando si parla di dolore: il dolore è cronico non perché perdura da un lasso di tempo importante bensì perché la causa che lo ha generato potrebbe non essere più operante ed il dolore essere correlato a modificazioni funzionali e fin anche strutturali del SN Periferico e Centrale...".
Nel caso che la concerrne il suo medico di base si è ben espresso "...La sintomalogia algica ad inizio agosto è stata descritta dal medico della terapia del dolore come davvero complessa...".
Sulla base di quanto scrive, degli esami illustrati e della tipologia di dolore MA CON TUTTI I LIMITI DI UN CONSULTO A DISTANZA CHE COME TALE NON PUO' SOSTITUIRE UNA VISITA MEDICA ALGOLOGICA ritengo di poter iporizzare come il suo dolore sia riferibile ad una AlgoDistrofia Riflessa ossia una CRPS (sindrome dolorosa regionale complessa).
Il consiglio è quello di farsi seguire presso un Centro Multi-Disciplinare per la Terapia del Dolore.
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
[#2]
Ex utente
Buongiorno
ieri sono andato al centro diagnostico italiano è la conclusione dopo gli esami effettuati è i sintomi che ho è che è un dolore neuropatico, focale complesso cronico con DN4 di 3/10 senza alterazioni della sensibilità. Il dolore è bruciante/urente nelle primissime ore del giorno, prima del rialzarsi mattutino (e questo è l'aspetto più preoccupante perché toglie parecchie ore di sonno continuativamente ora per l'ozono che mi è stato consigliato di sospendere e in autunno/inverno per l'abbassarsi della temperatura) durante il giorno presenta scosse elettriche, punture di spillo ma anche, non indicata dal CDI, intorpimento e scarsa agilità in caso di pressione con oggetti, come
ieri sono andato al centro diagnostico italiano è la conclusione dopo gli esami effettuati è i sintomi che ho è che è un dolore neuropatico, focale complesso cronico con DN4 di 3/10 senza alterazioni della sensibilità. Il dolore è bruciante/urente nelle primissime ore del giorno, prima del rialzarsi mattutino (e questo è l'aspetto più preoccupante perché toglie parecchie ore di sonno continuativamente ora per l'ozono che mi è stato consigliato di sospendere e in autunno/inverno per l'abbassarsi della temperatura) durante il giorno presenta scosse elettriche, punture di spillo ma anche, non indicata dal CDI, intorpimento e scarsa agilità in caso di pressione con oggetti, come
[#3]
Ex utente
quando si prendere un raccoglitore o si spreme un agrume.
Mi è stato consigliato di proseguire con le indicazioni della terapia del dolore dell'ospedale a cui mi sono rivolto ma vorrei sapere se a suo avviso il dolore neuropatico con DN4 4/10 è completamente risolvibile e se non sarebbe più opportuno un ricovero, anche solo di qualche giorno, in un centro della terapia del dolore, dal momento che non sono sereno, non riesco dormire come si dovrebbe la notte da molto tempo e per seguire la malattia più accuratamente.
Certo della vostra risposta, ringrazio e saluto.
Mi è stato consigliato di proseguire con le indicazioni della terapia del dolore dell'ospedale a cui mi sono rivolto ma vorrei sapere se a suo avviso il dolore neuropatico con DN4 4/10 è completamente risolvibile e se non sarebbe più opportuno un ricovero, anche solo di qualche giorno, in un centro della terapia del dolore, dal momento che non sono sereno, non riesco dormire come si dovrebbe la notte da molto tempo e per seguire la malattia più accuratamente.
Certo della vostra risposta, ringrazio e saluto.
[#4]
La diagnosi pertanto è quella che avevo ipotizzato ossia sindrome dololorosa regionale complessa.
Circa il suo ovvio disagio se ciò la farà sentire più sicuro/protetto il centro per la terapia del.dolore mi sembra possa essere una opzione.
Circa il suo ovvio disagio se ciò la farà sentire più sicuro/protetto il centro per la terapia del.dolore mi sembra possa essere una opzione.
[#5]
Ex utente
Il CDI ha escluso che sia un dolore nocicettivo e algodistrofia, ha riferito di un dolore neuropatico di bassa entità.
Alcuni medici mi hanno riferito che non è risolvibile, a suo avviso si può risolvere? Si può essere ricoverati per un dolore neuropatico di bassa entità ma molto disabilitante?
Grazie cordiali saluti.
Alcuni medici mi hanno riferito che non è risolvibile, a suo avviso si può risolvere? Si può essere ricoverati per un dolore neuropatico di bassa entità ma molto disabilitante?
Grazie cordiali saluti.
[#6]
Ogni dolore seppur intenso e seppur cronico a genesi non neoplastica e' trattabile con sollievo per il paziente fino anche a risoluzione.
Bisogna trovare i professionisti giusti come del resto è per la medicina tutta.
Cordialmente
Bisogna trovare i professionisti giusti come del resto è per la medicina tutta.
Cordialmente
[#7]
Ex utente
Il problema è che il tempo è scaduto da mesi, la sopportazione del dolore e' soggettiva, io sono sfinito come riferito a tutti e nessuno ti aiuta concretamente come vorresti: ricovero solo in psichiatria senza risoluzione ma per tamponare il problema o terapia del dolore anche per due anni senza risoluzione definitiva. Non c'è ricovero per questa malattia. La situazione è ingestibile, non dormo bene da settimane e con le temperature leggermente più basse l'ultima settimana ho avuto crisi di nevralgia da 10 minuti terribili. Ieri addirittura un psichiatra capendo la situazione si è rifiutato di accordarmi un appuntamento, domani ne cercherò un altro. Da oggi mi do circa due mesi di vita e due strade, una per risolvere velocemente la malattia se si può, l'altra per finire la vita anche fuori Italia. Cosa consiglia?
[#8]
La mia esperienza e sopratutto le "linee guida internazionali" sull'argomento evidenziano quanto da me scritto nel messaggio precedente ossia "...ogni dolore seppur intenso e seppur cronico a genesi non neoplastica e' trattabile con sollievo per il paziente fino anche a risoluzione...".
Non si faccia seguire in un Centro per la Terapia del Dolore MA si faccia ricoverare in un "Centro multi-disciplinare per la Terapia del Dolore" (neurologi, neurochirurghi, anestesisti, psichiatri, psicoterapeuti, ecc).
Esempio: il Mondino di Pavia per restare vicino alla città dove abita.
Non si faccia seguire in un Centro per la Terapia del Dolore MA si faccia ricoverare in un "Centro multi-disciplinare per la Terapia del Dolore" (neurologi, neurochirurghi, anestesisti, psichiatri, psicoterapeuti, ecc).
Esempio: il Mondino di Pavia per restare vicino alla città dove abita.
[#10]
Ex utente
Buongiorno Dott. Poli
la aggiorno: neppure al Mondino ricoverano perché in pratica ritengono che non sia sufficientemente sfinito per un ricovero. Io ne ho le scatole piene di girare e trovare porte chiuse o farmaci dati alla cavolo da gente che poi sembra di non esserci nemmeno con la testa, che ti propone nuove terapie prima ancora di aver iniziato la precedente terapia, proposta sempre dalla stessa persona (!?). Se è prassi ammalare così la gente da parte dell'eccellente sanità pubblica rimasta ai tempi della seconda guerra, non sarà certo il mio caso, soldi per la privata non ne ho. Ancora poco e ci do un taglio a questa vita. Se qualcuno che legge può aiutarmi lo faccia altrimenti prima di farlo penserò a tutto il male di questi anni, a quanto di inaccettabile ho visto, a quante persone inutili ho incontrato e probabilmente se e quando qualcuno capirà sarà troppo tardi.
la aggiorno: neppure al Mondino ricoverano perché in pratica ritengono che non sia sufficientemente sfinito per un ricovero. Io ne ho le scatole piene di girare e trovare porte chiuse o farmaci dati alla cavolo da gente che poi sembra di non esserci nemmeno con la testa, che ti propone nuove terapie prima ancora di aver iniziato la precedente terapia, proposta sempre dalla stessa persona (!?). Se è prassi ammalare così la gente da parte dell'eccellente sanità pubblica rimasta ai tempi della seconda guerra, non sarà certo il mio caso, soldi per la privata non ne ho. Ancora poco e ci do un taglio a questa vita. Se qualcuno che legge può aiutarmi lo faccia altrimenti prima di farlo penserò a tutto il male di questi anni, a quanto di inaccettabile ho visto, a quante persone inutili ho incontrato e probabilmente se e quando qualcuno capirà sarà troppo tardi.
[#12]
Non so poichè io non conosco nei dettagli le sue condizioni cliniche non avendola mai visitata.
Posso solo supporre che i colleghi da lei consultati non abbiano ritenuto il suo status clinico tale da richiedere un ricovero (rammenta che mi scrisse "...neppure al Mondino ricoverano perché in pratica ritengono che non sia sufficientemente sfinito per un ricovero..."), o che il ricovero nei centri o presso i colleghi che la hanno valutata non rientri nei loro protocolli oppure in alternativa forse perchè il SSN sta subendo una indubbia regressione nell'assistenza che offre ai pazienti (la spending review coinvolge anche la sanità pubblica).
Ritengo che un "?" sarebbe stato sufficiente.
Posso solo supporre che i colleghi da lei consultati non abbiano ritenuto il suo status clinico tale da richiedere un ricovero (rammenta che mi scrisse "...neppure al Mondino ricoverano perché in pratica ritengono che non sia sufficientemente sfinito per un ricovero..."), o che il ricovero nei centri o presso i colleghi che la hanno valutata non rientri nei loro protocolli oppure in alternativa forse perchè il SSN sta subendo una indubbia regressione nell'assistenza che offre ai pazienti (la spending review coinvolge anche la sanità pubblica).
Ritengo che un "?" sarebbe stato sufficiente.
[#14]
Io le avevo fatto il nome di quello che conoscevo. Ci saranno certamente Centri multi-disciplinari di Terapia del Dolore situati dove lei dice ma io non li conosco.
Ritengo come con l'aiuto del web basti una attenta ricerca.
Ritengo come con l'aiuto del web basti una attenta ricerca.
[#15]
Ex utente
Sicuramente il SSN è indecente, io sento che il dito non è a posto ogni ora della giornata, malato, marcio, sensazione di problema reumatico, pesante, a volte ho fitte di 10/15 da panico paragonabili a un mal di denti, dopo al ricordo sto male per ore, di notte non dormo per ore perché o brucia o sento leggere scosse continue, tutto questo per un sistema nervoso locale impazzito.
Sono sfinito ma cerco in tutti i modi di evitare l'inutile psichiatria, probabilmente a brevissimo proverò un quarto farmaco.
Il Mondino non è privato ma visto come sono messo e il suo corretto consiglio di cercare un centro di neurologi e psichiatri, davo per ovvio un ricovero ma non ho tenuto in considerazione che questo è un paese folle, malato più di quanto sia malato io, tantissimo.
Tempo, poche settimane.
Soluzioni:
1) psichiatra con altri farmaci
2) suicidio assistito all'estero, da solo probabilmente non ce la farei anche dopo quanto riferito psichiatra privato, che capendo la gravità del problema si è rifiutato di accordarmi un appuntamento (!?!?) e mi ha riferito che molti di quelli che ci hanno provato non ci sono riusciti, sono rimasti in vita e si sono trovati in condizioni peggiori di quanto lo fossero prima.
Sono sfinito ma cerco in tutti i modi di evitare l'inutile psichiatria, probabilmente a brevissimo proverò un quarto farmaco.
Il Mondino non è privato ma visto come sono messo e il suo corretto consiglio di cercare un centro di neurologi e psichiatri, davo per ovvio un ricovero ma non ho tenuto in considerazione che questo è un paese folle, malato più di quanto sia malato io, tantissimo.
Tempo, poche settimane.
Soluzioni:
1) psichiatra con altri farmaci
2) suicidio assistito all'estero, da solo probabilmente non ce la farei anche dopo quanto riferito psichiatra privato, che capendo la gravità del problema si è rifiutato di accordarmi un appuntamento (!?!?) e mi ha riferito che molti di quelli che ci hanno provato non ci sono riusciti, sono rimasti in vita e si sono trovati in condizioni peggiori di quanto lo fossero prima.
Questo consulto ha ricevuto 16 risposte e 7.6k visite dal 21/08/2018.
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