Cicatrice attiva
Buongiorno,
avrei bisogno di un consiglio riguardo ad un problema che si è presentato da novembre scorso (2017). Ho iniziato a soffrire di neuropatia periferica a livello lombare e sacrale con distesie e parestesie agli arti inferiori che condizionano tutt'ora la mia quotidianità. Avendo subito 3 anni fa un intervento di aspen l4 l5 andato nel migliore dei modi perchè ho risolto un problema meccanico tra le due vertebre. Il dubbio che ci fosse qualcosa che non andasse alla colonna mi era venuto, ma dopo una serie di risonanze e visite nulla giustificava i miei sintomi, buoni i riflessi degli arti in tutti i sensi, nessun dolore nei diversi movimenti che facevo durante le visite. Non sapendo dare una giustificazione ai disturbi mi hanno trattato con la liryca, farmaco che ho smesso subito dopo 10 giorni perchè non riuscivo assolutamente a tollerarlo.
Successivamente su consiglio di uno specialista neurochirurgo ho iniziato una terapia che prevede delle infiltrazioni epidurali perchè secondo lui si sono formate delle aderenze fibrotiche ( perdonatemi se il termine non è corretto). E la cosa mi sembra già più logica in base alla problematica che percepisco.
Tuttavia facendo una ricerca personale ho scoperto che la cicatrice chirurgica potrebbe con il tempo creare tutta una serie di disturbi che assomigliano ai miei. Vengono definite cicatrici attive.
Mi piacerebbe approfondire il tema ed eventualmente capire con il medico che mi sta seguendo o un'altro specialista come intervenire se il disturbo parte dalla mia cicatrice.
Effettivamente io non percepisco il dolore in profondità ( come prima dell'intervento ), ma a livello cutaneo, quando io sfioro la mia cicatrice sento di riflesso degli spasmi che scorrono giù negli arti inferiori.
Al momento l'unica cosa che mi da sollievo è il TENS, che mi inibisce la sensibilità cutanea, purtroppo devo farlo sempre altrimenti si accentuano i disturbi tanto da diventare insopportabili.
cordiali saluti a coloro che possono darmi dei consigli sul percorso da seguire per recuperare il benessere.
Lungi da me il pensiero di sottovalutare la professionalità dei medici che ho visto e che sto seguendo, ma sono stra convinta che la soluzione la si può trovare con l'aiuto di diverse esperienze. E' per questo scrivo questa recensione, nella speranza di risolvere il problema al piu presto anche con il consiglio di un medico on line.
cordiali saluti.
e grazie
avrei bisogno di un consiglio riguardo ad un problema che si è presentato da novembre scorso (2017). Ho iniziato a soffrire di neuropatia periferica a livello lombare e sacrale con distesie e parestesie agli arti inferiori che condizionano tutt'ora la mia quotidianità. Avendo subito 3 anni fa un intervento di aspen l4 l5 andato nel migliore dei modi perchè ho risolto un problema meccanico tra le due vertebre. Il dubbio che ci fosse qualcosa che non andasse alla colonna mi era venuto, ma dopo una serie di risonanze e visite nulla giustificava i miei sintomi, buoni i riflessi degli arti in tutti i sensi, nessun dolore nei diversi movimenti che facevo durante le visite. Non sapendo dare una giustificazione ai disturbi mi hanno trattato con la liryca, farmaco che ho smesso subito dopo 10 giorni perchè non riuscivo assolutamente a tollerarlo.
Successivamente su consiglio di uno specialista neurochirurgo ho iniziato una terapia che prevede delle infiltrazioni epidurali perchè secondo lui si sono formate delle aderenze fibrotiche ( perdonatemi se il termine non è corretto). E la cosa mi sembra già più logica in base alla problematica che percepisco.
Tuttavia facendo una ricerca personale ho scoperto che la cicatrice chirurgica potrebbe con il tempo creare tutta una serie di disturbi che assomigliano ai miei. Vengono definite cicatrici attive.
Mi piacerebbe approfondire il tema ed eventualmente capire con il medico che mi sta seguendo o un'altro specialista come intervenire se il disturbo parte dalla mia cicatrice.
Effettivamente io non percepisco il dolore in profondità ( come prima dell'intervento ), ma a livello cutaneo, quando io sfioro la mia cicatrice sento di riflesso degli spasmi che scorrono giù negli arti inferiori.
Al momento l'unica cosa che mi da sollievo è il TENS, che mi inibisce la sensibilità cutanea, purtroppo devo farlo sempre altrimenti si accentuano i disturbi tanto da diventare insopportabili.
cordiali saluti a coloro che possono darmi dei consigli sul percorso da seguire per recuperare il benessere.
Lungi da me il pensiero di sottovalutare la professionalità dei medici che ho visto e che sto seguendo, ma sono stra convinta che la soluzione la si può trovare con l'aiuto di diverse esperienze. E' per questo scrivo questa recensione, nella speranza di risolvere il problema al piu presto anche con il consiglio di un medico on line.
cordiali saluti.
e grazie
[#1]
Buongiorno a Lei
il quesito non è chiarissimo.
Scrive "Ho iniziato a soffrire di neuropatia periferica a livello lombare e sacrale con distesie e parestesie agli arti inferiori che condizionano tutt'ora la mia quotidianità"
e
"Effettivamente io non percepisco il dolore in profondità ( come prima dell'intervento ), ma a livello cutaneo, quando io sfioro la mia cicatrice sento di riflesso degli spasmi che scorrono giù negli arti inferiori".
La "neuropatia periferica" attraverso quale indagine è stata diagnosticata? Una Emg/Eng agli arti inferiori?
Le RM post operatorie sono state eseguite con mezzo di contrasto il quale consentiterebbe di evidenziare tessuto fibrocicatriziale in loco vulneris ovvero nella regione ove è stata operata.
Il dolore a livello cutaneo in corrispondenza della cicatrice chirurgica allo sfioramento evidenzia una iperpatia/un dolore di tipo neuropatico.
Che questo provochi "spasmi che scorronono giù negli arti inferiori":
1)appare un poco insolito
2)richiede un più chiara descrizione degli "spasmi"
3)indica per per la effettuazione degli esami suddetti così come descritti.
NB: valti come questo sia solo un consulto a distanza e come tale non possa sostituire nè una visita medica specialistica nè degli esami strumentali.
Cordialmente.
il quesito non è chiarissimo.
Scrive "Ho iniziato a soffrire di neuropatia periferica a livello lombare e sacrale con distesie e parestesie agli arti inferiori che condizionano tutt'ora la mia quotidianità"
e
"Effettivamente io non percepisco il dolore in profondità ( come prima dell'intervento ), ma a livello cutaneo, quando io sfioro la mia cicatrice sento di riflesso degli spasmi che scorrono giù negli arti inferiori".
La "neuropatia periferica" attraverso quale indagine è stata diagnosticata? Una Emg/Eng agli arti inferiori?
Le RM post operatorie sono state eseguite con mezzo di contrasto il quale consentiterebbe di evidenziare tessuto fibrocicatriziale in loco vulneris ovvero nella regione ove è stata operata.
Il dolore a livello cutaneo in corrispondenza della cicatrice chirurgica allo sfioramento evidenzia una iperpatia/un dolore di tipo neuropatico.
Che questo provochi "spasmi che scorronono giù negli arti inferiori":
1)appare un poco insolito
2)richiede un più chiara descrizione degli "spasmi"
3)indica per per la effettuazione degli esami suddetti così come descritti.
NB: valti come questo sia solo un consulto a distanza e come tale non possa sostituire nè una visita medica specialistica nè degli esami strumentali.
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
[#2]
Utente
La ringrazio per la veloce risposta. In effetti la mia domanda non è chiara come non sono chiari tutti i miei disturbi e mi scuso se posso sembrare una malata immaginaria.
Io farei cosi, partirei dalla fine: in questo momento ho iniziato un trattamento rivascolarizzante e neurotrofico prescritto dal medico che mi ha preso un po' sotto le sue cure e che ha dimostrato una certa sensibilità alla mia condizione. Nella sua amnesi viene riportato:" .....la algia è dall'osso sacro alle due gambe, faccia posteriore, con episodi critici occasionali non tanto algici ma distesici che condizionano molto la vita attiva". Come le ho già detto dalle risonanze non risulta nulla giustifichi i disturbi tuttavia l'elettromiografia riporta questa dicitura: "non si osservano rimaneggiamenti muscolari neurogeni cronici a distribuzione radicolare ma è evidente una riduzione del cmpa dello spe dx con consensuale rimaneggiamento cronico solo a carico del m estensore breve dita".
Con la prima infiltrazione non ho avuto risultati, l'ho fatta martedì scorso e di questo informerò il medico e poi valuteremo assieme.
Il mio tarlo sarebbe il seguente : può un cicatrice chirurgica "risvegliarsi" e creare tutta una serie di disturbi neurologici e fisici? Questa domanda me la sono posta in realtà ieri quando sono finita casualmente a vedere una intervista ad un medico che spiegava cosa possono causare le cicatrici attive e il tipo di trattamento che lui effettua sui suo pazienti ( ovvero delle infiltrazioni locali).
Come le ho scritto antecedentemente al momento l'unica cosa che mi da sollievo è il tens che rilassa e mi allevia la sintomatologia. Ripeto allevia perché nel momento in cui smetto il trattamento tutto torna come prima.
Le sue risposte non le considero assolutamente consulti a distanza ma uno scambio di opinioni e/o pensieri che potrebbero aiutarmi intraprendere dei percorsi per uscire da questa situazione.
grazie ancora per il suo veloce riscontro. cordiali saluti.
Io farei cosi, partirei dalla fine: in questo momento ho iniziato un trattamento rivascolarizzante e neurotrofico prescritto dal medico che mi ha preso un po' sotto le sue cure e che ha dimostrato una certa sensibilità alla mia condizione. Nella sua amnesi viene riportato:" .....la algia è dall'osso sacro alle due gambe, faccia posteriore, con episodi critici occasionali non tanto algici ma distesici che condizionano molto la vita attiva". Come le ho già detto dalle risonanze non risulta nulla giustifichi i disturbi tuttavia l'elettromiografia riporta questa dicitura: "non si osservano rimaneggiamenti muscolari neurogeni cronici a distribuzione radicolare ma è evidente una riduzione del cmpa dello spe dx con consensuale rimaneggiamento cronico solo a carico del m estensore breve dita".
Con la prima infiltrazione non ho avuto risultati, l'ho fatta martedì scorso e di questo informerò il medico e poi valuteremo assieme.
Il mio tarlo sarebbe il seguente : può un cicatrice chirurgica "risvegliarsi" e creare tutta una serie di disturbi neurologici e fisici? Questa domanda me la sono posta in realtà ieri quando sono finita casualmente a vedere una intervista ad un medico che spiegava cosa possono causare le cicatrici attive e il tipo di trattamento che lui effettua sui suo pazienti ( ovvero delle infiltrazioni locali).
Come le ho scritto antecedentemente al momento l'unica cosa che mi da sollievo è il tens che rilassa e mi allevia la sintomatologia. Ripeto allevia perché nel momento in cui smetto il trattamento tutto torna come prima.
Le sue risposte non le considero assolutamente consulti a distanza ma uno scambio di opinioni e/o pensieri che potrebbero aiutarmi intraprendere dei percorsi per uscire da questa situazione.
grazie ancora per il suo veloce riscontro. cordiali saluti.
[#3]
""non si osservano rimaneggiamenti muscolari neurogeni cronici a distribuzione radicolare ma è evidente una riduzione del cmpa dello spe dx con consensuale rimaneggiamento cronico solo a carico del m estensore breve dita";
ciò configura un quadro di mono-neuropatia del solo nervo sciatico popliteo esterno (lo spe).
"Il mio tarlo sarebbe il seguente : può un cicatrice chirurgica "risvegliarsi" e creare tutta una serie di disturbi neurologici e fisici?";
naturalmente si.
Il trattamento è quello delle infiltrazioni locali usualmente medicate con corticosteroidi ed anestetico locale. Cosa c'era nella prima infiltrazione che non ha avuto successo?
Il trattamento suddetto viene associato, laddove tollerato, a farmaci anti dolore neuropatico.
" l'unica cosa che mi da sollievo è il tens che rilassa e mi allevia la sintomatologia";
il trattamento mediante tens conferma la natura neuropatica con componente muscolo-tensiva del dolore.
ciò configura un quadro di mono-neuropatia del solo nervo sciatico popliteo esterno (lo spe).
"Il mio tarlo sarebbe il seguente : può un cicatrice chirurgica "risvegliarsi" e creare tutta una serie di disturbi neurologici e fisici?";
naturalmente si.
Il trattamento è quello delle infiltrazioni locali usualmente medicate con corticosteroidi ed anestetico locale. Cosa c'era nella prima infiltrazione che non ha avuto successo?
Il trattamento suddetto viene associato, laddove tollerato, a farmaci anti dolore neuropatico.
" l'unica cosa che mi da sollievo è il tens che rilassa e mi allevia la sintomatologia";
il trattamento mediante tens conferma la natura neuropatica con componente muscolo-tensiva del dolore.
[#4]
Utente
Gentile Dr Otello, sono stupefatta della sua disponibilità e della sua professionalità. Peccato stia così lontano.
Ad ogni modo le iniezioni comprendono i seguenti componenti: vasodilatatori sulle arterie del sistema nervoso, neurotrofici del gruppo B, antiossidanti Vitamina E e C, carnitina, anestetici e a volte cortisonici.
Ogni trattamento prevede una iniezione di anestetico in nervo periferico per analgesia, delle sostanze terapeutiche nell'articolazione o nel legamento, anestetico nel canale vertebrale per analgesia.
Io credo che non sia sbagliata come terapia. Devo fare 4 sedute.
Secondo lei potrei lavorare anche a livello della cicatrice? Personalmente non mi farei nessun problema a parlarne con il medico che mi sta seguendo. Naturalmente omettendo ciò che ci siamo scritti oggi. Questo scambio di pareri è cosa personale e privata.
Se risponde anche a questo le dò 10+.
Comunque grazie ancora e buona giornata.
Ad ogni modo le iniezioni comprendono i seguenti componenti: vasodilatatori sulle arterie del sistema nervoso, neurotrofici del gruppo B, antiossidanti Vitamina E e C, carnitina, anestetici e a volte cortisonici.
Ogni trattamento prevede una iniezione di anestetico in nervo periferico per analgesia, delle sostanze terapeutiche nell'articolazione o nel legamento, anestetico nel canale vertebrale per analgesia.
Io credo che non sia sbagliata come terapia. Devo fare 4 sedute.
Secondo lei potrei lavorare anche a livello della cicatrice? Personalmente non mi farei nessun problema a parlarne con il medico che mi sta seguendo. Naturalmente omettendo ciò che ci siamo scritti oggi. Questo scambio di pareri è cosa personale e privata.
Se risponde anche a questo le dò 10+.
Comunque grazie ancora e buona giornata.
[#6]
Utente
l4 l5 dove ho fatto l'intervento, sono infiltrazioni profonde, io intendo infiltrazioni sottocutanee a livello della cicatrice. La mia ipotesi ( dopo il video ) è che ci possa essere una specie di aderenza cicatriziale. Questo pensiero mi tormenta perché in effetti io non ho i dolori classici di mal di schiena, io con la schiena sto benissimo, io ho una continua "scossa elettrica" che mi parte dal sacro e nel momento di acutizzazione si dirama verso gli arti inferiori con tutte le sue problematiche.
E come se qualcuno mi stimolasse il nervo a livello del sacro con una lieve scossa elettrica continua. Ogni movimento o anche la sola respirazione diventa snervante e logorante.
Non so come spiegare il disagio che provo.
E come se qualcuno mi stimolasse il nervo a livello del sacro con una lieve scossa elettrica continua. Ogni movimento o anche la sola respirazione diventa snervante e logorante.
Non so come spiegare il disagio che provo.
[#7]
Allora le infiltrazioni profonde a livello del rachide lombosacrale, in particolare tratto L4-L5, saranno "blocchi (o se preferisce infiltrazioni) antagiche paravertebrali o peri-durali.
Non vedo perchè giacchè Lei mi dice che la Emg/Eng non ha evidenziato nulla a livello delle radici spinali ma solo una sofferenza di un nervo periferico: lo spe (che nasce nel cavo popliteo del ginocchio, ben lontano dalla colonna, e si porta ad innervare sia da un punto di vista motorio che sensitivo la regione antero-laterale della gamba ed il dorso del piede. Da un punto di vista motorio regola la dorsi-flessione del piede (se deficiticario si ha il fenomeno noto come "piede cadente") ma non mi sembra sia il suo caso. Pertanto?
Mi era sembrato che il dolore neuropatico e la iperalgesia che peggiorano allo sfioramento cutaneo, quel che Lei chiama "cicatrice attiva", fosse riferita alla cicatrice cutanea verticale mediana lombare esito dell'intervento.
E' pratica di molti chirurghi iniettare in corrispondenza di cicatrici cutanee post chirurgiche dolenti e dolorabili basse dosi di corticosteroidi e anestetico locale.
E con ciò La saluto cordialmente.
Non vedo perchè giacchè Lei mi dice che la Emg/Eng non ha evidenziato nulla a livello delle radici spinali ma solo una sofferenza di un nervo periferico: lo spe (che nasce nel cavo popliteo del ginocchio, ben lontano dalla colonna, e si porta ad innervare sia da un punto di vista motorio che sensitivo la regione antero-laterale della gamba ed il dorso del piede. Da un punto di vista motorio regola la dorsi-flessione del piede (se deficiticario si ha il fenomeno noto come "piede cadente") ma non mi sembra sia il suo caso. Pertanto?
Mi era sembrato che il dolore neuropatico e la iperalgesia che peggiorano allo sfioramento cutaneo, quel che Lei chiama "cicatrice attiva", fosse riferita alla cicatrice cutanea verticale mediana lombare esito dell'intervento.
E' pratica di molti chirurghi iniettare in corrispondenza di cicatrici cutanee post chirurgiche dolenti e dolorabili basse dosi di corticosteroidi e anestetico locale.
E con ciò La saluto cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 4k visite dal 29/04/2018.
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