Dolore neuropatico
Buongiorno
il 23/01/18 vi ha scritto mio fratello per un problema che mi riguarda: ho un dolore, identificato come neuropatico, all'indice dopo lo schiacciamento in una porta nell'estate del 2013, con il conseguente ingrossamento del periostio della falange intermedia, dalla parte di quella prossimale.
Il dolore si è sempre presentato esclusivamente nei periodi più freddi dell'anno.
Nei primi periodi autunnali-invernali il dolore era lieve, quasi impercepibile, mentre a iniziare dall'autunno del 2016 ho iniziato a preoccuparmi quando, oltre all'aumento del dolore, per due/tre giorni il dito sembrava come essere chiuso in un elastico, con delle reazioni a scatto.
Raggi, ecografia e risonanze magnetiche sono risultate negative, mentre dai raggi comparati tra le due mani, un ortopedico ha evidenziato una carenza di calcio della parte lesa.
Una terapia di dieci sedute di ultrasuoni non ha portato ad alcun beneficio.
Ultimamente ho seguito una terapia con Pregabalin per un mese e mezzo, aumentando e diminuendo progressivamente il dosaggio, da un minimo di 25 mg a un massimo di 75 mg per due volte al giorno, con il massimo nelle due settimane centrali del periodo.
Il risultato avuto è stato praticamente nullo.
Il dolore non è forte e non è costante ma particolamente fastidioso, perchè toglie serenità, ore di sonno e distrae l'attenzione, si presenta in forme diverse in momenti diversi della giornata, spesso in forma reumatica soprattutto nei momenti di cambiamento veloce della temperatura (ad es. un'apertura di una finestra), a volte il dito sembra pesante, altre ho la sensazione che sia schiacciato, raramente ho delle fitte che arrivano talvolta fino al polso.
Ancora di notte dopo essere andato in bagno e dopo essere tornato a letto, compare il dolore reumatico nel momento più acuto, certe volte poi quando sono disteso in posizione fetale dal lato sinistro non riesco a stare perchè ritorna il dolore, spesso compare ai momenti dei pasti e spesso quando utilizzo la tastiera del pc.
L'ultima visita fisiatrica ha sottolineato che il nervo non è stato spezzato ma che sono state lese solo le fibre sensitive superficiali e che, non avendo fatto effetto la terapia farmacologica, sarebbe necessario trovarne un'altra totalmente efficace.
Vi chiedo cortesemente un vostro consiglio rispetto a questa problematica.
Ringrazio per la disponibilità, cordialmente saluto.
il 23/01/18 vi ha scritto mio fratello per un problema che mi riguarda: ho un dolore, identificato come neuropatico, all'indice dopo lo schiacciamento in una porta nell'estate del 2013, con il conseguente ingrossamento del periostio della falange intermedia, dalla parte di quella prossimale.
Il dolore si è sempre presentato esclusivamente nei periodi più freddi dell'anno.
Nei primi periodi autunnali-invernali il dolore era lieve, quasi impercepibile, mentre a iniziare dall'autunno del 2016 ho iniziato a preoccuparmi quando, oltre all'aumento del dolore, per due/tre giorni il dito sembrava come essere chiuso in un elastico, con delle reazioni a scatto.
Raggi, ecografia e risonanze magnetiche sono risultate negative, mentre dai raggi comparati tra le due mani, un ortopedico ha evidenziato una carenza di calcio della parte lesa.
Una terapia di dieci sedute di ultrasuoni non ha portato ad alcun beneficio.
Ultimamente ho seguito una terapia con Pregabalin per un mese e mezzo, aumentando e diminuendo progressivamente il dosaggio, da un minimo di 25 mg a un massimo di 75 mg per due volte al giorno, con il massimo nelle due settimane centrali del periodo.
Il risultato avuto è stato praticamente nullo.
Il dolore non è forte e non è costante ma particolamente fastidioso, perchè toglie serenità, ore di sonno e distrae l'attenzione, si presenta in forme diverse in momenti diversi della giornata, spesso in forma reumatica soprattutto nei momenti di cambiamento veloce della temperatura (ad es. un'apertura di una finestra), a volte il dito sembra pesante, altre ho la sensazione che sia schiacciato, raramente ho delle fitte che arrivano talvolta fino al polso.
Ancora di notte dopo essere andato in bagno e dopo essere tornato a letto, compare il dolore reumatico nel momento più acuto, certe volte poi quando sono disteso in posizione fetale dal lato sinistro non riesco a stare perchè ritorna il dolore, spesso compare ai momenti dei pasti e spesso quando utilizzo la tastiera del pc.
L'ultima visita fisiatrica ha sottolineato che il nervo non è stato spezzato ma che sono state lese solo le fibre sensitive superficiali e che, non avendo fatto effetto la terapia farmacologica, sarebbe necessario trovarne un'altra totalmente efficace.
Vi chiedo cortesemente un vostro consiglio rispetto a questa problematica.
Ringrazio per la disponibilità, cordialmente saluto.
[#1]
Sembrerebbe poter essere un dolore neuropatico tipo Complex Pain Regional Syndrome a genesi post traumatica.
Molto suggestiva la associazione del dolore neuropatica e della osteopenia/ossteoporosi localizzata.
A quale dosaggio quotidiano sta assumento Lyrica e quanto è la efficacia raggiunta?
Molto suggestiva la associazione del dolore neuropatica e della osteopenia/ossteoporosi localizzata.
A quale dosaggio quotidiano sta assumento Lyrica e quanto è la efficacia raggiunta?
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
[#2]
Ex utente
Buongiorno
la risonanza magnetica ha escluso la possibilità che si tratti di algodistrofia.
Ipotizzando quindi che si tratti di un dolore neuropatico, su consiglio di una fisiatra, ho assunto Pregabalin per un mese e mezzo (dicembre e la prima metà di gennaio), decidendo di interrompere la cura a una settimana dalla visita di controllo dalla fisiatra.
Essendo stato per me un sacrificio prendere questo farmaco per 7 settimane, sia perchè in questo periodo il dolore persisteva sia perchè il farmaco mi faceva molta sonnolenza, non avendo trovato una soluzione definitiva al dolore mi sono sinceramente molto demoralizzato: al momento sono stato seguito da due ortopedici e da due fisiatri, facendo vari esami e varie cure, senza risolvere il dolore.
Alla visita di controllo la fisiatra mi ha consigliato di effettuare una visita antalgica per valutare una nuova terapia.
Escluderei un'ulteriore terapia farmacologica.
Che tipo di terapia consigliereste?
La Scrambler Therapy potrebbe dare una risoluzione definitiva al problema?
Questa settimana ho effettuato una visita da un reumatologo, secondo il quale il problema non è risolvibile: l'osso è ingrossato, con un'operazione rimarrebbe la cicatrice e il sovraosso si riformerebbe. Mi ha consigliato di prendere del Pennsaid dal momento che il Voltaren non mi è servito e il Voltadvance oltre a non essermi servito, mi ha creato saltuari bruciori alla destra dello stomaco, per questo quando l'ho provato l'ho accompagnato anche con del Dosanloc.
Mi fa immensamente piacere che ci sia questo sito in grado di dare utili consigli per problemi di salute.
Ringrazio per la disponibilità, cordialmente saluto.
la risonanza magnetica ha escluso la possibilità che si tratti di algodistrofia.
Ipotizzando quindi che si tratti di un dolore neuropatico, su consiglio di una fisiatra, ho assunto Pregabalin per un mese e mezzo (dicembre e la prima metà di gennaio), decidendo di interrompere la cura a una settimana dalla visita di controllo dalla fisiatra.
Essendo stato per me un sacrificio prendere questo farmaco per 7 settimane, sia perchè in questo periodo il dolore persisteva sia perchè il farmaco mi faceva molta sonnolenza, non avendo trovato una soluzione definitiva al dolore mi sono sinceramente molto demoralizzato: al momento sono stato seguito da due ortopedici e da due fisiatri, facendo vari esami e varie cure, senza risolvere il dolore.
Alla visita di controllo la fisiatra mi ha consigliato di effettuare una visita antalgica per valutare una nuova terapia.
Escluderei un'ulteriore terapia farmacologica.
Che tipo di terapia consigliereste?
La Scrambler Therapy potrebbe dare una risoluzione definitiva al problema?
Questa settimana ho effettuato una visita da un reumatologo, secondo il quale il problema non è risolvibile: l'osso è ingrossato, con un'operazione rimarrebbe la cicatrice e il sovraosso si riformerebbe. Mi ha consigliato di prendere del Pennsaid dal momento che il Voltaren non mi è servito e il Voltadvance oltre a non essermi servito, mi ha creato saltuari bruciori alla destra dello stomaco, per questo quando l'ho provato l'ho accompagnato anche con del Dosanloc.
Mi fa immensamente piacere che ci sia questo sito in grado di dare utili consigli per problemi di salute.
Ringrazio per la disponibilità, cordialmente saluto.
[#3]
"...Escluderei un'ulteriore terapia farmacologica..." ??
"...Che tipo di terapia consigliereste?...";
avrei necessita di visitarla e visionare la documentazione sanitaria.
"...La Scrambler Therapy potrebbe dare una risoluzione definitiva al problema?...";
è una opzione sovente efficace ma come saprà la medicina non è una scienza esatta.
In ogni caso da provare...
"...Che tipo di terapia consigliereste?...";
avrei necessita di visitarla e visionare la documentazione sanitaria.
"...La Scrambler Therapy potrebbe dare una risoluzione definitiva al problema?...";
è una opzione sovente efficace ma come saprà la medicina non è una scienza esatta.
In ogni caso da provare...
[#4]
Ex utente
Buongiorno
questa settimana ho effettuato una visita antalgica, il medico ha definito il dolore come sinoviale, non neuropatico, suggerendomi poi due soluzioni.
La prima è la hilterapia mentre la seconda sarebbe il combinato di due terapie che verrebbero eseguite simultaneamente, la ozonoterapia per fermare l'infiammazione e la proloterapia per rigenerare e rinforzare la parte traumatizzata.
Cosa dovrebbe portare a concludere che si tratti di un dolore sinoviale e non di un dolore neuropatico, in altre parole cosa distingue le due tipologie di dolore?
Nel caso si tratti di un'infiammazione della membrana sinoviale le terapie indicate sarebbero opportune?
Per un'eventuale visita, a meno che non eserciti anche al nord Italia, per il momento il problema è prettamente logistico.
Ringrazio per la disponibilità, cordialmente saluto.
questa settimana ho effettuato una visita antalgica, il medico ha definito il dolore come sinoviale, non neuropatico, suggerendomi poi due soluzioni.
La prima è la hilterapia mentre la seconda sarebbe il combinato di due terapie che verrebbero eseguite simultaneamente, la ozonoterapia per fermare l'infiammazione e la proloterapia per rigenerare e rinforzare la parte traumatizzata.
Cosa dovrebbe portare a concludere che si tratti di un dolore sinoviale e non di un dolore neuropatico, in altre parole cosa distingue le due tipologie di dolore?
Nel caso si tratti di un'infiammazione della membrana sinoviale le terapie indicate sarebbero opportune?
Per un'eventuale visita, a meno che non eserciti anche al nord Italia, per il momento il problema è prettamente logistico.
Ringrazio per la disponibilità, cordialmente saluto.
[#5]
Il termine "dolore sinoviale" significa solamente dolore originante dalla membrana sinoviale. La membrana sinoviale è una membrana di tessuto connettivo di spessore sottile che riveste internamente la capsula articolare e la parte articolare dell'osso nel corpo umano, presente nelle articolazioni.
Con il termine "dolore neuropatico" si indica una precisa tipologia di dolore. In particolare Il dolore neuropatico è un dolore cronico provocato dal fatto che per diversi motivi le fibre nervose trasmettono ai centri del dolore, posti nel cervello, segnali errati. Questa disfunzione dell'attività neurologica provoca quindi sensazioni dolorose anche in assenza di un attuale danno oppure interessando le zone limitrofe all'effettiva presenza di un disturbo che diventano quindi altamente sensibili al dolore.
Il dolore neuropatico è un caso a sé stante, in cui un danno altera il sistema di percezione del dolore. La manifestazione clinica è quella di un dolore di tipo urente/tipo scossa elettrica sensibile allo sfioramento ed al tatto che sovente ne peggiora la intensità e la estensione dell'area di percezione.
Dire dolore sinoviale significa indicare semplicemente da quale zona, area o struttura del corpo il dolore proviene.
Il termine non chiarisce il meccanismo neurofisiologico nè della genesi nè della persistenza del dolore.
Quale tipologia di medico ha consultato; intendo di quale specializzazione?
Con il termine "dolore neuropatico" si indica una precisa tipologia di dolore. In particolare Il dolore neuropatico è un dolore cronico provocato dal fatto che per diversi motivi le fibre nervose trasmettono ai centri del dolore, posti nel cervello, segnali errati. Questa disfunzione dell'attività neurologica provoca quindi sensazioni dolorose anche in assenza di un attuale danno oppure interessando le zone limitrofe all'effettiva presenza di un disturbo che diventano quindi altamente sensibili al dolore.
Il dolore neuropatico è un caso a sé stante, in cui un danno altera il sistema di percezione del dolore. La manifestazione clinica è quella di un dolore di tipo urente/tipo scossa elettrica sensibile allo sfioramento ed al tatto che sovente ne peggiora la intensità e la estensione dell'area di percezione.
Dire dolore sinoviale significa indicare semplicemente da quale zona, area o struttura del corpo il dolore proviene.
Il termine non chiarisce il meccanismo neurofisiologico nè della genesi nè della persistenza del dolore.
Quale tipologia di medico ha consultato; intendo di quale specializzazione?
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Ex utente
Questo il CV del dottore esperto in terapia del dolore e ozonoterapia
Laureato alla Facoltà di Medicina e Chirurgia.
Iscritto all’Albo Medicina non convenzionale esercenti Agopuntura, Fitoterapia e Omeopatia dal 2016.
Ha frequentato il corso di perfezionamento in Terapia Antalgica nel 1995-1996, il Master di Ozonoterapia e il corso di Manipolazioni Vertebrali nel 1996.
Proloterapia e neuralproloterapia dal 2012 al 2014.
Laureato alla Facoltà di Medicina e Chirurgia.
Iscritto all’Albo Medicina non convenzionale esercenti Agopuntura, Fitoterapia e Omeopatia dal 2016.
Ha frequentato il corso di perfezionamento in Terapia Antalgica nel 1995-1996, il Master di Ozonoterapia e il corso di Manipolazioni Vertebrali nel 1996.
Proloterapia e neuralproloterapia dal 2012 al 2014.
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Comprenda come io non possa decidere per Lei pertanto se il medico Le ispira fiducia...
Inoltre non ho né la presunzione né conosco la persona per formulare un giudizio a priori.
Saranno i fatti a parlare ossia "La medicina basata sulla evidenza".
Inoltre non ho né la presunzione né conosco la persona per formulare un giudizio a priori.
Saranno i fatti a parlare ossia "La medicina basata sulla evidenza".
[#8]
Ex utente
Buongiorno
è fondamentale che il medico segua esclusivamente i protocolli della Sioot, società ossigeno ozono terapia, l'unica riconosciuta dal ministero della salute e, non solo, che sia anche tassativamente presente nell'elenco dei medici di questa società?
Ringrazio per la disponibilità, cordialmente saluto.
è fondamentale che il medico segua esclusivamente i protocolli della Sioot, società ossigeno ozono terapia, l'unica riconosciuta dal ministero della salute e, non solo, che sia anche tassativamente presente nell'elenco dei medici di questa società?
Ringrazio per la disponibilità, cordialmente saluto.
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..soffrire per togliersi un dolore mi sembra una contraddizione in termini. Nel senso che se terapie fisiche come farmacologiche o invasive suscitano nuovi dolori o rinforzano il dolore già percepito, meglio interromperle subito. Semplicemente xchè la terapia rinforza i nostro "soggettivi" circuiti di percezione de dolore Ma so che questo consiglio non sarà condiviso da tutti
Dr. Maurizio Mannocci Galeotti
Terapista del Dolore -Health Coach
https://www.facebook.com/comprendereildolore/
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 3.4k visite dal 28/01/2018.
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