Dolore neuropatico

A mio fratello – 40 anni - è stato “diagnosticato” un dolore neuropatico all’indice della mano sinistra, danneggiato a seguito di un incidente domestico (chiusura del dito in una porta pesante). La situazione anatomica non risulta problematica (anche se – guardando il dorso della mano - è visibile una “pallina” sul dito in corrispondenza del punto di trauma, sulla prima falange in prossimità della falange media). Come terapia gli è stato prescritto del Pregabalin. Il farmaco ha una efficacia limitata e di fatto non risolve il problema che è particolarmente invalidante, causandogli frequenti e spossanti risvegli notturni. Come – apprendo – avviene spesso in questi casi, la situazione, che si protrae da mesi, gli sta causando un forte e crescente sconforto che presenta ormai i sintomi di una depressione vera e propria.
Ho alcune domande:
1) Esiste una soluzione chirurgica (chirurgia del dolore) al problema? Si può pensare ad esempio ad una neurectomia o non è concepibile applicarla a questi casi?
2) La scrambler therapy può essere una soluzione?
3) Potete indicare i principali centri di riferimento vicino a Venezia per questo tipo di problematica?
4) Biofeedback o neurofeedback sono una tecnica di aiuto reale in tale situazione?
Vi ringrazio in anticipo dell’aiuto che ci potrete dare.
[#1]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.2k 204
Buon giorno a Lei,

"...Come terapia gli è stato prescritto del Pregabalin. Il farmaco ha una efficacia limitata e di fatto non risolve il problema che è particolarmente invalidante, causandogli frequenti e spossanti risvegli notturni...";
sarebbe importante conscere la posologia giornaliera di Pregabalin... è necessario raggiungere una dose efficace per il paziente... ed è possibile associare un secondo farmaco.

"...La situazione anatomica non risulta problematica (anche se – guardando il dorso della mano - è visibile una “pallina” sul dito in corrispondenza del punto di trauma, sulla prima falange in prossimità della falange media)..." e "...Esiste una soluzione chirurgica (chirurgia del dolore) al problema?...";
a questo potrà risponderle un neurochirurgo dovo aver visitato direttamente il paziente ed eventuali esami strumentali (elettroneurografia, ecografia mirata del decorso del nervo periferico o meglio RM neurografica).

La Scrambler Therapy è efficacace in una elevata percentuale di casi di dolore neuropatico.

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

[#2]
Dr. Maurizio Mannocci Galeotti Algologo 164 10
è difficile dare consigli indirettamente a chi prova dolore. credo che concordi con me che anche l'"invalidità" è soggettiva con il peso di convincere gli altri che io provo davvero molto dolore.
Le scrivo per toglierle la illusione pericolosa che una terapia breve cancelli il fatto e ritorni a prima dell'incidente.
per il dolore neuropatico integratori come normast sono da provare sicuramente come gli oppioidi pià specifici pe ril dolore neuropatico come l'ossicodone o buprenorfina. non per diventare "tossicodipendente" ma perchè più tempo si passa provando dolore, più è difficile poi toglierselo di dosso. Controlli l'umore , il sonno e cerci di aiutare suo fratello nel vivere nonostante il dolore , certo curandosi ma non cercando l'azione breve e risolutiva che difficilmente troverà. dopo 3 o 6 mesi per altri se il dolore continua immutato senza diminuire si considera cronico e per questo più difficile da insegnare " alla mente che non deve considerarlo un problema e così non "percepirlo" Il dolore è sempre soggettivo, anche se le piccole terminazioni nervose si sono danneggiate , anche se ne eco nè TC lo possono provare e magari sono ricresciuti in maniera impropria. mi faccia sapere, cordialmente

Dr. Maurizio Mannocci Galeotti
Terapista del Dolore -Health Coach
https://www.facebook.com/comprendereildolore/

[#3]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.2k 204
Buongiono nuovamente,

Le lascio qualcosa da leggere, nel caso del paziente indicato fin agli ultimi due capoversi (dove si parla di "fine vita" e cure palliative, questione che ovviamente non la riguarda) circa le strette interconnessioni tra dolore cronico, disturbi del sonno e pertanto necessità di regolarizzarlo e disturbi del tono dell'umore anch'esso con la necessità di essere normalizzato.
https://www.medicitalia.it/minforma/terapia-del-dolore/2091-dolore-cronico-severo-disturbi-del-sonno-e-disturbi-del-tono-dell-umore.html

Questo per dire che il "dolore cronico diviene una malattia a se stante" (!!) perdendo contatto, al passar del tempo, con l'evento lesivo causa del dolore iniziale.

Alla malattia "dolore cronico" sovente si associano comorbidità quali disturbi del sonno (architettura destrutturata del sonno da studiare mediante EEG-Polisonnografia) e disturbi del tono dell'umore prevalentemente di tipo depressivo/disforico.

Ognuno di questi aspetti va trattato:
-farmaci per il dolore neuropatico (Pregabalin e Gabapentin, e Lacosamide "off label"),
-alcuni oppiodi specifici (Ossicodone e Tramadolo),
-antidepressivi triciclici (Amitriptilina) e della classe SRNI (Duloxetina),
-il PEA (nome commerciale Normast e Normast MPS):
https://www.medicitalia.it/minforma/terapia-del-dolore/1846-pea-trattamento-dolore-neuropatico-e-sindromi-regionali-dolorose-complesse.html
-procedure antalgiche loco-regionali (infiltrazioni e blocchi nervosi con corticosteroide e anestetico locale),
-la scrambler therapy:
https://www.medicitalia.it/minforma/terapia-del-dolore/2002-approccio-bio-tech-al-dolore-la-scrambler-therapy.html

Ciò per dire come un Centro multi-disciplinare di Terapia del Dolore sia il luogo più indicato per trattare la problematica dolorosa dalla quale il paziente è affetto.
Cure palliative

Cosa sono le cure palliative? Una raccolta di video-pillole sui farmaci palliativi e la cura del dolore nei malati terminali.

Leggi tutto