Dolore alla schiena e alla gamba dx
Buongiorno dottore,
così come da consulto (https://www.medicitalia.it/consulti/neurochirurgia/500923-con-marcato-edema-intraspongioso-su-l4-l5-a-sinistra.html) mi sono rivolto a più neurochirurghi, riportando tutti la stessa diagnosi (ernia e protusione discale), ma con conclusioni differenti. Il primario di neurochirurgia della mia città mi ha indicato l'intervento chirurgico, un neurochirurgo di Casa Sollievo mi ha invitato ad effettuare punture di cortisone e anti infiammatori (cosa che ho fatto e che mi ha dato sollievo fino al termine della cura cortisonica, perchè poi in concomitanza dell'assunzione di antinfiammatori mi sentii male e il mio medico mi fece sospendere le somministrazioni), mentre un altro professore neurochirurgo mi ha sottovalutato la patologia dicendo di mettere un busto ortopedico, di effettuare ginnastica posturale e di assumere Voltaren all'occorrenza.
Succesivamente ho effettuato un'elettromiografia con le seguenti conclusioni (che le riporto testualmente) "Danno neurologico cronico di tipo mieloradicolare nei miomeri L3-L4 di sinistra ed L5-S1 bilateralmente associato ad assonopatia motoria periferica; tale quadro emgrafico è compatibile con stenosi del canale midollare", ed i potenziali evocati e motori (questa volta tutto nella norma).
Il problema, però, è sempre presente e in costante crescita. Un dolore costante e in aumento parte dal lato destro della colonna e interessa tutto il gluteo dx , la coscia, il restro del ginocchio, il polpaccio fino ala pianta del piede, dove formicolii e pruriti sono la costante per tutte le 24h.
Ho effettuato anche delle sedute da un fisioterapista che non mi hanno portato a nessun giovamento e da lui stesso è arrirvato il consiglio di rivolgermi ad un centro del dolore, perchè a suo avviso, un nervo è completamente compresso ed è la causa di questi dolori lancinanti.
Ho difficoltà a stare seduto, a camminare e a fare le cose più semplici, come guidare per un periodo di almeno un'ora. Quando scendo dall'auto devo restare fermo per qualche minuto perchè i dolori sono così forti da immobilizzarmi l'arto dx.
Forzavo la gamba sx per evitare dolori alla dx e per un fortuito incidente (credo a questo punto dovuto anche allo squilibrio e alla postura sbagliata) un dito del piede sx si è fratturato in modo scomposto creando ulteriore scompenso.
L'unico sollievo è una compressa di VOLTAREN che mi allevia il dolore, ma sono già tre giorni che ho sospeso la somministrazione perchè sto avendo seri problemi gastrontestinali.
Le chiedo gentilissimo dottore: che strada devo prendere? A che centro posso rivolgermi per cercare di riportare la mia vita quantomento ad uno standard accettabile e cosa mi consiglia nell'immediato da fare, considerando che anche l'umore e lo stato d'animo è ai minimi termini e delle volte ho la sensazione che ai più più passo per ipocondriaco.
Le chiedo scusa per il tempo che Le ho fatto perdere e ne approfitto per salutarla cordialmente.
Antonio.
così come da consulto (https://www.medicitalia.it/consulti/neurochirurgia/500923-con-marcato-edema-intraspongioso-su-l4-l5-a-sinistra.html) mi sono rivolto a più neurochirurghi, riportando tutti la stessa diagnosi (ernia e protusione discale), ma con conclusioni differenti. Il primario di neurochirurgia della mia città mi ha indicato l'intervento chirurgico, un neurochirurgo di Casa Sollievo mi ha invitato ad effettuare punture di cortisone e anti infiammatori (cosa che ho fatto e che mi ha dato sollievo fino al termine della cura cortisonica, perchè poi in concomitanza dell'assunzione di antinfiammatori mi sentii male e il mio medico mi fece sospendere le somministrazioni), mentre un altro professore neurochirurgo mi ha sottovalutato la patologia dicendo di mettere un busto ortopedico, di effettuare ginnastica posturale e di assumere Voltaren all'occorrenza.
Succesivamente ho effettuato un'elettromiografia con le seguenti conclusioni (che le riporto testualmente) "Danno neurologico cronico di tipo mieloradicolare nei miomeri L3-L4 di sinistra ed L5-S1 bilateralmente associato ad assonopatia motoria periferica; tale quadro emgrafico è compatibile con stenosi del canale midollare", ed i potenziali evocati e motori (questa volta tutto nella norma).
Il problema, però, è sempre presente e in costante crescita. Un dolore costante e in aumento parte dal lato destro della colonna e interessa tutto il gluteo dx , la coscia, il restro del ginocchio, il polpaccio fino ala pianta del piede, dove formicolii e pruriti sono la costante per tutte le 24h.
Ho effettuato anche delle sedute da un fisioterapista che non mi hanno portato a nessun giovamento e da lui stesso è arrirvato il consiglio di rivolgermi ad un centro del dolore, perchè a suo avviso, un nervo è completamente compresso ed è la causa di questi dolori lancinanti.
Ho difficoltà a stare seduto, a camminare e a fare le cose più semplici, come guidare per un periodo di almeno un'ora. Quando scendo dall'auto devo restare fermo per qualche minuto perchè i dolori sono così forti da immobilizzarmi l'arto dx.
Forzavo la gamba sx per evitare dolori alla dx e per un fortuito incidente (credo a questo punto dovuto anche allo squilibrio e alla postura sbagliata) un dito del piede sx si è fratturato in modo scomposto creando ulteriore scompenso.
L'unico sollievo è una compressa di VOLTAREN che mi allevia il dolore, ma sono già tre giorni che ho sospeso la somministrazione perchè sto avendo seri problemi gastrontestinali.
Le chiedo gentilissimo dottore: che strada devo prendere? A che centro posso rivolgermi per cercare di riportare la mia vita quantomento ad uno standard accettabile e cosa mi consiglia nell'immediato da fare, considerando che anche l'umore e lo stato d'animo è ai minimi termini e delle volte ho la sensazione che ai più più passo per ipocondriaco.
Le chiedo scusa per il tempo che Le ho fatto perdere e ne approfitto per salutarla cordialmente.
Antonio.
[#1]
Buonasera a Lei,
La indicazione alla procedura chirurgica a livello rachide la pone o suggerisce, il neurochirurgo.
Mentre il paziente, fortunamente dotato di "libero arbitrio", decide cosa fare della propria persona.
Ed in ultimo non sarò certamente io a decidere per Lei, sarebbe scorretto metodologicamente e deontologicamente, nell'ambito di un consulto a distanza senza averla mai visitata nè visionato di persona gli esami strumentali da Lei eseguiti.
Sono certo che comprenderà...
Cordialente.
La indicazione alla procedura chirurgica a livello rachide la pone o suggerisce, il neurochirurgo.
Mentre il paziente, fortunamente dotato di "libero arbitrio", decide cosa fare della propria persona.
Ed in ultimo non sarò certamente io a decidere per Lei, sarebbe scorretto metodologicamente e deontologicamente, nell'ambito di un consulto a distanza senza averla mai visitata nè visionato di persona gli esami strumentali da Lei eseguiti.
Sono certo che comprenderà...
Cordialente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.4k visite dal 23/08/2017.
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