Dolore cronico post operatorio megaprotesi ginocchio
Salve, ho 19 anni e 3 anni fa ho subito un intervento di resezione del femore distale più ricostruzione con protesi per sarcoma osseo, da allora convivo con un dolore costante. Gli ortopedici mi hanno sottoposto a vari esami dai quali però non emerge un riscontro che possa giustificare la presenza di tale dolore. Hanno ipotizzato un ritocco alla protesi ma senza assicurare che questo possa migliorare il dolore. Purtroppo questo condiziona molto la mia vita, pur non essendo di tipo lancinante. Si tratta di fitte al movimento che risalgono fino all'anca e di una generale sensazione di bruciore, come se andasse a fuoco, e si presenta sempre caldo ma non gonfio e ogni tanto sento come spilli. Studiando medicina ho ipotizzato potesse essere un dolore neuropatico.
Per ora prendo kolibri al bisogno che associo a Fans. Questi ultimi non mi danno completo sollievo, il primo invece si, sebbene mi spaventa il fatto che mi faccia sentire "fin troppo bene", però ogni tanto lo prendo per concedermi qualche ora di libertà. Può essere opportuno considerare di intraprendere un percorso di terapia del dolore?
Per ora prendo kolibri al bisogno che associo a Fans. Questi ultimi non mi danno completo sollievo, il primo invece si, sebbene mi spaventa il fatto che mi faccia sentire "fin troppo bene", però ogni tanto lo prendo per concedermi qualche ora di libertà. Può essere opportuno considerare di intraprendere un percorso di terapia del dolore?
[#1]
Buon giorno,
Preliminarmente un cenno sulla corretta definizione di dolore cronico:
https://www.medicitalia.it/blog/terapia-del-dolore/5323-il-libro-bianco-sul-dolore-dolore-cronico-definizione-e-punti-focali.html
Ora definito il suo disconfort come dolore cronico verosimile a genesi mista propriocettiva e neuropatica
ritengo come SI vi sia la indicazione ad una valutazione clinica preliminare presso esperto nel trattamento del dolore (neurologo, anestesista, ecc purchè edotto ed aggiornato su farmaci e metodiche).
Ritengo come un trattamento combinato con farmaci mirati per le varie tipologie di dolore ed un eventuale approccio mediante blocchi antalgici loco-regionali o metodiche bio-tech possano portare ad un rilevante beneficio del suo disturbo.
Cordialmente.
Preliminarmente un cenno sulla corretta definizione di dolore cronico:
https://www.medicitalia.it/blog/terapia-del-dolore/5323-il-libro-bianco-sul-dolore-dolore-cronico-definizione-e-punti-focali.html
Ora definito il suo disconfort come dolore cronico verosimile a genesi mista propriocettiva e neuropatica
ritengo come SI vi sia la indicazione ad una valutazione clinica preliminare presso esperto nel trattamento del dolore (neurologo, anestesista, ecc purchè edotto ed aggiornato su farmaci e metodiche).
Ritengo come un trattamento combinato con farmaci mirati per le varie tipologie di dolore ed un eventuale approccio mediante blocchi antalgici loco-regionali o metodiche bio-tech possano portare ad un rilevante beneficio del suo disturbo.
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
[#2]
Utente
La Ringrazio molto per la sua celere risposta! Cercherò di iniziare questo tipo di percorso!
Fin'ora mi sono limitata ai consigli del medico generale e dell'oncologo, ma non so se prendere kolibri a vita possa essere la soluzione giusta ora che sono in remissione da tre anni.
Cordiali Saluti
Fin'ora mi sono limitata ai consigli del medico generale e dell'oncologo, ma non so se prendere kolibri a vita possa essere la soluzione giusta ora che sono in remissione da tre anni.
Cordiali Saluti
[#3]
Bassi dosaggi di Kolibri possono essere considerati sicuri a meno che non abbia una tendenza all'addiction.
Un uso più continuativo e a dosaggi frequenti potrebbe condurre lentamente ad abitudine->abuso->dipendenza da oppioidi.
Pertanto meglio sarà trovare una soluzione più mirata su farmaci antiepilettici/antidoloreneuropatico + antiflogistici + pratiche di blocco antalgico e/o bio-tech.
L'oppiaceo, per quanto il Kolibrì possa essere "leggero", al bisogno.
Cordialmente.
Un uso più continuativo e a dosaggi frequenti potrebbe condurre lentamente ad abitudine->abuso->dipendenza da oppioidi.
Pertanto meglio sarà trovare una soluzione più mirata su farmaci antiepilettici/antidoloreneuropatico + antiflogistici + pratiche di blocco antalgico e/o bio-tech.
L'oppiaceo, per quanto il Kolibrì possa essere "leggero", al bisogno.
Cordialmente.
[#4]
Utente
Esatto mi preoccupano molto fenomeno di tolleranza e dipendenza anche perché in passato ho già sperimentato sindromi da sospensione, sia da tramadolo che da morfina. Inoltre la sedazione che il farmaco mi procura e' difficile da coniugare con lo studio universitario. La ringrazio per l'interessamento e seguirò il suo consiglio.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.4k visite dal 27/05/2015.
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