Palexia nuova medicina

Gentili Dottori
dopo anni e anni di dolori pelvici(cistite interstiziale che non risponde a nessuna terapia) mi hanno inviato alla terapia del dolore.
mi hanno iniziato a dare 50 + 50
poi dopo un peggioramento causato da una sovrainfezione, mi è stato aumentato a 150+150.
il medico mi ha solo spiegato che è un farmaco più forte del contramal,ma niente di più.
io ho molta paura, ammetto per MIA totale ignoranza su questi farmaci....ma tutti mi dicono che mi daranno dipendenza....
vi prego ho molta paura....finalmente ho trovato un farmaco che mi ha fatto togliere dal letto e andare a fare due passi (cose impensambili prima) , ma non so ho sempre questa paura causata dalla mia ignoranza e dai commenti negativi delle persone .....
scusate mi potreste spiegare a parte della classe di apprtenenza di oppiacei del palexia...perchè potrebbe dare dipendenza?
cosa si intende per dipendenza?
[#1]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.2k 204
Gent.le,
il Palexiabasa (Tapentazolo) è un farmaco che basa la propria azione non solamente solamente sul sistema oppioide bensì è dotato anche di una azione efficace agente sulla ricaptazione della noradrenalina agendo cosi sulla componente neuropatica del dolore.
Potremmo definirlo una sostanza a due effetti ovverosia
è un analgesico con una azione centrale che agisce come agonista sul recettore μ-oppioide e come un inibitore della ricaptazione della noradrenalina.
Il farmaco è approvato per il trattamento a lungo termine del dolore cronico di grado severo sia negli US che in Europa.
La dipendenza è legata all'azione sul sitema oppioide (il concetto è quello dell'adattamento recettoriale o "down regulation" ovverosia la eventuale necessità di aumentare il dosaggio nel tempo per ottenere il medesimo effetto analgesico in uso cronico/prolungato; il Tapentazolo limita questo rischio proprio perchè molecola agente su due siti recettoriali dei quali solo uno oppioide).

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

[#2]
Utente
Utente
grazie Dottore per la celere risposta anche di sabato giorno di riposo!!grazie grazie..
Lei scrive che è approvato il trattamento per lungo termine....si parla anche di anni o mesi? mi dia un esempio concreto cosicchè anche io possa capire mi perdoni...

perchè ,non solo le persone non qualificate come una mia amica che mi ha detto che quando me lo toglieranno diventerò un'eroinomane (alla sola idea ho pianto per 8 giorni e non lo volevo più prendere) perchè senza quello non sarei riuscita a stare senza nulla, ma anche medici stessi sono scettici.storcono il naso mi dicono stai attenta è un oppiaceo"...ma si figuri ...fifona come sono all'inizio prendevo una dose minore motivo per cui GIUSTAMENTE son stata sgridata....

mi scusi se approffitto della sua cordialità....ma i tempi in ambulatorio son sempre brevi e purtroppo avevo anche una storia clinica talmente lunga da ispezionare che non ho potuto e non ho avuto il coraggio di chiedere.....
grazie ancora
le auguro un sereno weekend
[#3]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.2k 204
La ignoranza tra i "medici" circa l'uso dei farmaci oppioidi sommata a preconcetti ideologici/integralisti ha fatto e fa ancora del nostro povero Paese il luogo dove si prescrivono più analgesici/anti-infiammatori gastrolesivi ed epatolesivi del c.d. mondo civilizzato ovverosia i FANS.
Di questi c'è un abuso inimmaginabile nonostante le chiare indicazioni dell'OMS (organizzazione mondiale della sanità).
A questi si deve se esiste un "ospedale con il dolore" versus "ospedali senza dolore".
Il dolore si tratta con i farmaci via via più indicati.
"...trattamento per lungo termine..." significa quel che è scritto ovvero fino a che vi è indicazione e necessità.
Nella prescrizione di ogni farmaco (nessuso scevro da effetti indesiderati) va sempre fatto un bilancio rischio/beneficio.
Il Tapentazolo, come già espresso, è un passo in avanti nel trattamento del dolore cronico di grado severo poichè non ha solo una azione di tipo oppioide ma anche inibitrice della ricaptazione di serotonina e noradrenalina.
Agisce pertanto su più siti recettoriali e ciò conceste un risparmio della sostanza.
[#4]
Utente
Utente
si Dottore posso confermarle che c'è molta ignoranza....l'ambulatorio di terapia del dolore l'ho scoperto IO SOLA dopo aver girato e rigirato ginecologi,urologi,dermatologi,neurologi,per taaaanti anni mi creda nonostante sia giovane
come l'ho scoperto?leggendo un libro scritto da un medico del terapista del. dolore che fa anche spesso congressi e lotta perchè si cambi atteggiamenti e ignoranza nei confronti di questa.
però mi creda...quando mi dicono che posso diventare : dipendende,che non ne farò mai più a meno , che ANZI passerò a qualche cosa di ben peggiore.....(giuro mi han detto ciò)
li sono onesta e mi agito anche perchè è una patologia che mi ha già rovinato la mia vita.
l'ultimo dubbio sull'eventuale dipendenza sollevatomi mi è stato fatto da un neuropsichiatra....figura che ritenevo più preparata sinceramente (mi son rivolta per insonnia resistente a benzodiazepine e parasonnia il tutto frutto degli anni di ansia e esaurimento di dolore)

la ringrazio perchè mi ha chiarito che il palexia nn ha SOLO azione oppioide,ma anche inibritrice della ricaptazione di serotonina e noradrenalina .
grazie e vada avanti cosi !

( per il mio problema (insonnia e ancora qualche disturbo nella sferavescicale) prendo già palexia e efexor che assumo da un anno 75 al gg, mi ha suggerito di integrare con 1 cp di anafranil e per dormire talofen....so che non può dare chiari pareri su terapie altrui...ma una dritta?)
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.2k 204
Molti farmaci psicotropi ed anti-dolorifici maggiori definiscono un quadro clinico doloroso complesso ed articolato di noon agevole lettura.
Forse un "secondo parere" sarebbe indicato al suo caso.

Cordialmente.
[#6]
Utente
Utente
un secondo parere da quale esperto?
terapista del dolore?quella da cui andavo prima diceva di non volermi dare farmaci perchè troppo giovane e mi sottoponeva a infiltrazioni senza alcun beneficio.
son stata da un neuropsichiatra (talofen+anafranil) che è la persona che ha sollevato il discorso dipendenza da palexia...
mi dia un'indicazione su quale figura farmi seguire...

[#7]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.2k 204
Esistono sul territorio centri pubblici accredidati o privati afferenti a "terapia del dolore e cure palliative".
Dovrebbero seguire tutti linee guide condivise nel trattamento del dolore cronico secondo indicazioni dell'OMS, certamente esiste individuo ed individuo e qui entra in gioco quella che io chiamo "la fortuna o la sfortuna del paziente".
In ogni caso ritengo valga la pena tentare poichè un punto di riferimento in un campo così delicato le occorre.
Che sia specialista in anestesia e perfezionato in terapia del dolore o che sia specialista in neurologia e perfezionato in terapia del dolore (come chi le scrive) purchè professionalmente preparato, non schierato ideologicamente "contro" (?) e di mente aperta secondo il principio "di dolore cronico seppur di grado severo ma a genesi benigna (!) si deve quarire o quanto meno provare un rilevante sollievo" seguendo le linee guida internazionalmente condivise.

Mi tenga, se crede, informato.

Cordialmente.
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