Ernie discali

Buongiorno,
nel 2003, a causa di problemi motori agli arti inferiori, mi è stata trovata un'ernia discale l5-s1. Grazie a ginnastica, fisioterapia e manipolazioni il problema si era risolto.
Da gennaio di quest'anno sono rimasto bloccato con la schiena già due volte per circa 2/3 settimane e, quindi, il medico mi ha fatto fare una tac. Questo il referto:
TC lombosacrale senza MDC (3 metameri - 2 spazi)
TC colonna (1 spazio in piu)
Data Esecuzione
07/05/2014

Referto:
Sono stati esaminati gli ultimi tre spazi discali. Confronto con TC precedente analoga (2003).
Rilievi normali a carico del disco L3-L4, con regolare ampiezza foramino-canalare.
Ernia discale dx L4-LS a migrazione caudale in conflitto con il sacco durale e con la radice dx; forami di coniugazione liberi.
Degenerazione gassosa centrale del disco L5-S1, assottigliato, con ernia mediana posteriore a ridosso dell'astuccio durale, lievemente deformato. Modesto cedimento dell'anulus fibroso. I forami e i recessi
antero-Iaterali sono relativamente stretti per artrosi concomitante. Piccole intrusioni intraspongiose nella limitante somatica inferiore di L5.

Attualmente il dolore acuto è passato, spesso sento le gambe indolenzite e a volte ho fitte molto forti ma di breve durata ad entrambe le gambe, hai glutei ed alla base della schiena.
Vorrei capire qual è la strada migliore da seguire e da quale specialista sarebbe meglio farmi esaminare per primo.
RingraziandoVi anticipatamente porgo
distinti saluti

Massimo
[#1]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.2k 204
Preliminarmente chiariamo subito il fatto come l'esame di elezione per lo studio della colonna vertebrale sia la RM e non la TC (con le eccezioni: 1) il paziente è portatore di pace maker cardiaco; 2) vi sia il sospetto di fratture vertebrali).
Nel suo caso la TC ha evidenziato 2 ernie discali di cui una L4-L5 destra verosimilmente responsabile di una sintomatologia sciatalgica e una L5-S1 posteriore mediana che dovrebbe essere la responsabile della lombalgia e dei blocchi funzionali che racconta.
Il primo approccio è quelo con lo specialista in neurologia esperto (validato: ovvero con titolo) in terapia del dolore.
Dopo una valutazione clinica preliminare e verosimilmente la esecuzione degli esami di elezione: una RM ed una elettromioneurografia sarà possibile pianificare un trattamento adeguato: 1)farmacologico;
2)blocco antalgico delle radici spinali (tecnica mini-invasiva assolutamente efficace); 3)tecnica bio-tecnologica assolutamente all'avanguardia e da pochi anni così come in pochi centri pubblici e privati disponibile.
Le occorrerà affidarsi ad un professionista con le caratteristiche sopra illustrate "smart" sia nella diagnostica che nei vari tipi di approcci terapeutici.
Diverrà il suo medico di riferimento per il problema di cui scriviamo: una sorta di "direttore di orchestra" circa le decisione da prendere concordemente a Lei.

Cordialità.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

[#2]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.2k 204
Riprendendo l'argomento terapia del dolore ed in particolare quanto scritto al punto 3) "...tecnica bio-tecnologica assolutamente all'avanguardia e da pochi anni così come in pochi centri pubblici e privati disponibile..."
le invio un link esaustivo sull'approccio bui-tech al dolore mediante "scrambler therapy":
https://www.medicitalia.it/minforma/terapia-del-dolore/2002-approccio-bio-tech-al-dolore-la-scrambler-therapy.html

Cordialmente.