Parenchima mammario con fibroadenosi

Gentili dottori, sono una donna di 31 anni che sta allattando un bimbo di 2 mesi. 10 mesi fa, in stato di gravidanza, attraverso l'ago aspirato e poi l'agobiopsia ecoguidata mi è stato diagnosticato un parenchima mammario con fibroadenosi, B2. Il medico mi ha detto nulla di grave da rivedere dopo la gravidanza. Ho appena fatto la visita di controllo e dall'esame clinico si è evidenziata una modesta retrazione cutanea in Q3 destro vicino a Q1 senza reperti palpatori chiaramente patologici. L'ecografia ha rilevato una convergenza delle strutture parenchimali non rilevata in passato (U3-4).
Si è deciso di fare una mammografia che non ha evidenziato reperti di rilievo, salvo una possibile lieve distorsione parenchimale in sede laterale destra in accordo con i rilievi clinico ecografici.
Le conclusioni: piccolo nodo dubbio in sede infero-laterale, con lieve retrazione associata: quadro flogistico su pregressa adenosi in paziente in fase di allattamento? lesione evolutiva? Si raccomanda nuovo controllo microistologico mediante agobiopsia ecoguidata.

Io vorrei sapere se questa diagnosi potrebbe far pensare ad un tumore maligno, dal momento che il medico mi ha abbastanza terrorizzata parlandomi di un'eventuale operazione,oppure è più probabile che si tratti di un'infiammazione dovuta all'allattamento? in questo caso dovrei smettere di allattare? sono davvero preoccupata dal giorno della visita la mia vita si è fermata. Vi chiederei se fosse possibile di spiegarmi meglio cosa mi succede e se la cosa potrebbe peggiorare. Grazie
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Premetto che in gravidanza la sorveglianza deve essere ancora maggiore, perchè per ragioni ormonali, costituisce un fattore dirischio temporaneo per poi trasformarsi in fattore di protezione nell'arco di un triennio che segue la gravidanza.

Una area di retrazione sicuramente è da considerare un segno clinico importante, ma non necessariamente è determinato da un tumore.

E' giustificato quindi un approfondimento del quadro clinico-strumentale.



Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

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Utente
Utente
La ringrazio per la celere risposta, domani mattina ho la biopsia e spero vivamente si tratti di un'infiammazione dovuta all'allattamento. Grazie e la terrò aggiornata.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Farà una biopsia a cielo aperto o una microbiopsia sotto guida ecografica ?

https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html
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Utente
Utente
farò una microbiopsia sotto guida ecografica. Potrebbe spiegarmi meglio di cosa è sintomo la retrazione cutanea? e se da sola è sufficiente a diagnosticare qualcosa di patologico oppure deve essere accompagnata ad altre manifestazioni? Secondo lei in questi casi è meglio smettere di allattare? ho paura che continuando con l'allattamento la mia situazione potrebbe peggiorare. La mammografia non ha evidenziato altri reperti di rilievo.
Grazie per la celere risposta
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Non vuol dire che ci sia necessariamente un tumore quando c'è una retrazione.

Anche un processo infiammatorio può provocarlo.

E' un peccato da un lato, ma mi stupisco che non le abbiamo già chiesto di sospendere l'allattamento che può aumentare il rischio di infezioni per qualsiasi manovra invasiva.
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Utente
Utente
In effetti nessuno mi ha detto che non potevo allattare. Forse 10 mesi fa era un pò prematuro parlarne e sinceramente io non mi sono più fatta sentire fino a quando non ho notato un cambiamento della dimensione della mammella. Spero tanto si tratti di un'infiammazione comunque la terrò aggiornata. Grazie per la tempestività nelle risposte.
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Utente
Utente
Gentile dottore, il risultato della biopsia è stato: frammenti di parenchima mammario con fibroadenosi, comprendente aree di sclerosi inglobanti strutture epiteliai con focali atipie, estesamente distorte ed in parte organizzate in formazioni tubulari. Il reperto non consente una diagnosi differenziale conclusiva tra lesione sclerosante e lesione invasiva. B4 sec. Linee Guida europee.

Mi è stato consigliato l'intervento chirurgico con asportazione del linfonodo sentinella perchè il chirurgo alla vista e al tatto ha ritenuto si tratti di una lesione lobulare quindi maligna.

Potrei avere una sua opinione? secondo lei i linfonodi saranno intaccati? è una lesione così grave? il chirurgo mi ha detto che nove mesi fa non si è diagnosticato con la biopsia perchè è stato fatto il prelievo in un punto sbagliato e la mammografia non ha fatto notare nulla perchè sono in fase di allattamento?
ègrave? si può guarire completamente o no?
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Intanto ha una diagnosi che probabilmente è bordeline
e non maligna e Lei già si proccupa quanto sia grave ?

Occorre una diagnosi e non credo che con la palpazione si possa distinguere una lesione sclerosante da una invasiva lobulare.

Io farei consultare i preparati istologici da altro istituto. E' una prassi consolidata in caso di dubbi diagnostici come il suo.
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Utente
Utente
Ma il referto è stato visto da due medici il senologo e il chirurgo, che in effetti ha detto che il referto così non vuol dire nulla ma poi alla visione della mammella e alla palpazione e alla particolare retrazione cutanea ha detto trattasi di lobulare. Avrei l'operazione chirurgica mercoledì con linfonodo sentinella. Quindi non sarebbe il caso di operare? avrei l'intervento mercoledì mattina. Grazie per la disponibilità
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Utente
Utente
Gentile dottore,
volevo chiederle se l'intervento che dovrò subire si potrà fare nonostante io sia ancora in allattamento.
Il chirurgo mi ha fatto prendere 2 pastiglie di dostinex per bloccare la montata lattea e mi ha fatto fasciare il seno, ma sono passati 2 giorni e io sento il seno sempre più duro e sento arrivare la montata.
Potrebbero esserci complicazioni?
Inoltre il chirurgo mi ha parlato di carcinoma lobulare infiltrante ma nel mio caso si tratterebbe di uno stadio inizioale perchè è molto piccolo.
Vorrei sapere se in questo caso le dimensioni del tumore contano molto, è possibile guarire del tutto?
grazie
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Può stare tranquilla evidentemente si tratta di uno stato iniziale.

In allattamento occorre aumentare la sorveglianze sulle complicance chirurgiche, quindi mi sembrano corretti i provvedimenti.
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Utente
Utente
Grazie dottore per le sue risposte tempestive, mi ha dato un pò di fiducia. Quello che vorrei chiarire è come mai se il referto dell'agobiopsia indica un b4 quindi una situazione di incertezza tra tumore maligno e benigno, si è ritenuto di asportare anche il linfonodo sentinella? è giusta la procedura? oppure bisognerebbe prima avere il referto dell'esame istologico e se si tratta di tumore maligno procedere con l'asportazione del linfonodo?
non si incorre in eccesso terapeutico nel caso fosse benigno?
oppure il referto b4 indica che quasi sicuramente il tumore è maligno? la ringrazio anticipatamente.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
1) una analisi "inutile" di un Linfonodo sentinella non comporta danni eccessivi

2)La procedura corretta però prevede questa analisi in presenza di una diagnosi citologica o istologica

3) in caso di dubbi diagnostici sarebbe corretto parlarne con il paziente e sottoscrivere di comune accordo (consenso informato) un patto in cui sia chiaro che la eventuale analisi comporterebbe un "sovratrattamento"

4)come paziente, reso edotto di questa eventualità, non avrei alcuna difficoltà ad accettare la proposta.
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Utente
Utente
Gentile dottore, Le scrivo per comunicarle l'esito dell'esame istologico effettuato sul nodo asportato a seguito di intervento chirurgico. Premetto che mi sono stati tolti 2 linfonodi perche captavano entrambi ( queste le parole del chirurgo) e perchè il secondo era particolarmente brutto.
Durante l'intervento hanno trovato una mammella brutta e sanguinolenta e i linfonodi infiammati. Si sono tutti spaventati ma poi l'esito è stato: parenchima mammario con fibroadenosi modificato da alla ttamento comprendente lesione sclerosante complessa. Iperplasia reattiva in linfonodo sentinella 1; iperplasia reattiva in linfonodo sentinella 2.
Mi è stato detto che non è nulla di preoccupante, che non dovrò fare radio terapia e che la mammella in fase di lattazione ha tratto in inganno sia il senologo che il chirurgo perchè sia l'esame clinico sia la biopsia facevano ipotizzare un tumore maligno.
Non mi sono state date altre spiegazioni.
Io vorrei sapere cos'è una lesione sclerosante complessa, se si tratta di un tumore seppure benigno oppure non si può neanche classificare come tumore.
La radioterapia è necessaria? sono un soggetto a rischio di formazione di tumori in futuro?
La mammella in allattamento può aver influenzato la diagnosi dell'esame clinico e della biopsia?
Era necessario l'intervento chirurgico oppure avrei potuto finire di allattare e poi riesaminare la mammella tornata in condizioni di normalità?
A distanza di due mesi dall'intervento sia il capezzolo che l'areola sono molto doloranti, è impossibile sfiorarli e non ho la sensibilità. E' una situazione normale dopo l'intervento che col tempo passa, oppure la mammella resterà dolorante? la mia preoccupazione è di non poter più allattare in futuro per il dolore.
La ringrazio anticipatamente.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Se c'erano dubbi l'intervento è stato necessario.

Non deve fare alcuna terapia.

Si tratta di lesioni complesse alcune delle quali presentano un lieve aumento del rischio relativo

https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/64-fattori-e-indicatori-di-rischio-per-il-carcinoma-mammario.html
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Utente
Utente
Grazie per la risposta. E'normale che il capezzolo e l'areola siano ancora molto doloranti? e' un disturbo che passa col tempo?
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Si è normale anche se tramite Internet è impossibile garantirlo.
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Utente
Utente
Gentile dottore,
le scrivo per sapere se ad un anno di distanza dall'esito dell'esame istologico come lesione sclerosante complessa, io debba fare degli esami diagnostici frequenti.
A febbraio 2010 mi sono sottoposta ad ecografia mammaria e a mammografia che non hanno evidenziato nulla.
Le chiederei se nel mio caso è necessario sottoporsi ad una risonanza magnetica a distanza di un anno per valutare se c'è un focolaio di captazione oppure basta una nuova ecografia.
Ogni quanto tempo devo farmi controllare?
Le faccio queste domande perchè dopo l'operazione non sono riuscita a parlare con il chirurgo che mi ha operato e il senologo al quale mi sono rivolta per la mammografia fatta a febbraio non mmi ha dato delucidazioni in merito.
E' vero che per prevenire il tumore della mammella bisognerebbe evitare di mangiare zuccheri e farina di tipo 0?
Grazie
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
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