Displasia nodulare al seno
Salve scrivo per mia moglie data di nascita 1962
Referto esame senologico
esami eseguiti mammografia monolaterale sinistra,
ingrandimento diretto mammella sinistra,
ecografia mammaria bilaterale
eco-color doppler mammario bilaterale.
data esame 11-05-2009
Al controllo odierno,all'esame mammografico di dettaglio-ingrandimento diretto,eseguito a sinistra:struttura mammaria densa e complessa,a grossolano carattere fibroso-nodulare.
Al quadrante supero-esterno,posteriormente,cluster di microcalcificazioni,disomogenee ed irregolari,(6 mm)incrementate rispetto al precedente.
All'esame ecografico di integrazione:cisti,semplici,di varie dimensioni (8/20mm).
Al quadrante supero-esterno,nella presunta sede delle microcalcificazioni,descritte,si evidenzia grossolana area, nodulariforme,ad ecostruttura ipoecogena-disomogenea.
Linfonodi,a morfologia regolare,all'esplorazione del cavo ascellare.
Reperto dubbio (BI RADS R4/U4),opportuno valutazione cito-istologica sotto guida steretassica (Mammotome).
volevo sapere voi cosa ne pensate
ringraziandovi anticipatamente
Referto esame senologico
esami eseguiti mammografia monolaterale sinistra,
ingrandimento diretto mammella sinistra,
ecografia mammaria bilaterale
eco-color doppler mammario bilaterale.
data esame 11-05-2009
Al controllo odierno,all'esame mammografico di dettaglio-ingrandimento diretto,eseguito a sinistra:struttura mammaria densa e complessa,a grossolano carattere fibroso-nodulare.
Al quadrante supero-esterno,posteriormente,cluster di microcalcificazioni,disomogenee ed irregolari,(6 mm)incrementate rispetto al precedente.
All'esame ecografico di integrazione:cisti,semplici,di varie dimensioni (8/20mm).
Al quadrante supero-esterno,nella presunta sede delle microcalcificazioni,descritte,si evidenzia grossolana area, nodulariforme,ad ecostruttura ipoecogena-disomogenea.
Linfonodi,a morfologia regolare,all'esplorazione del cavo ascellare.
Reperto dubbio (BI RADS R4/U4),opportuno valutazione cito-istologica sotto guida steretassica (Mammotome).
volevo sapere voi cosa ne pensate
ringraziandovi anticipatamente
[#1]
Non si può che concordare !
In una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc)
sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.
Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %) e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.
Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie" e di "tipo maligno" .
Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.
Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.
E' quanto le hanno consigliato
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html
In una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc)
sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.
Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %) e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.
Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie" e di "tipo maligno" .
Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.
Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.
E' quanto le hanno consigliato
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#3]
Ex utente
Esame eseguito in data 27/05/09
Ecografia mammella monolaterale
Quesito clinico: nodulo palpabile del quadrante supero-esterno della mammella di sinistra.
Nella sede del nodulo palpabile al quadrante supero-esterno di sinistra è riconoscibile nodulo solido a margini irregolari con ricca vascolarizzazione intrinseca di 25 mm compatibile con lesione eteroproduttiva. Analoga formazione di 1 cm è presente nello stesso settore mammario,un poco piu'caudalmente. Si segnala poi la presenza di tre immagini pseudo-nodulari anch'esse con caratteristiche compatibili con lesione eteroproduttiva rispettivamente di 7,6 e 5 mm in sede equatoriale esterna. Un'ultima formazione con le medesime caratteristiche di 4 mm è presente in sede retro-areolare. Necessaria valutazione chirurgica per exeresi.
Si segnala poi la presenza di multiple formazioni cistiche con diametro di circa 1 cm.
Non linfoadenopatie nel cavo ascellare omolaterale.
Cosa ne pensate?
Ecografia mammella monolaterale
Quesito clinico: nodulo palpabile del quadrante supero-esterno della mammella di sinistra.
Nella sede del nodulo palpabile al quadrante supero-esterno di sinistra è riconoscibile nodulo solido a margini irregolari con ricca vascolarizzazione intrinseca di 25 mm compatibile con lesione eteroproduttiva. Analoga formazione di 1 cm è presente nello stesso settore mammario,un poco piu'caudalmente. Si segnala poi la presenza di tre immagini pseudo-nodulari anch'esse con caratteristiche compatibili con lesione eteroproduttiva rispettivamente di 7,6 e 5 mm in sede equatoriale esterna. Un'ultima formazione con le medesime caratteristiche di 4 mm è presente in sede retro-areolare. Necessaria valutazione chirurgica per exeresi.
Si segnala poi la presenza di multiple formazioni cistiche con diametro di circa 1 cm.
Non linfoadenopatie nel cavo ascellare omolaterale.
Cosa ne pensate?
[#8]
Ex utente
Dopo mastectomia radicale eseguita in data 25-06-09
Esame istologico-
Descrizione macroscopica
A)linfonodo di cm.1.3 esaminato con sezioni seriate. il restante materiale viene incluso in toto.
B)linfonodo di cm.1.1 esaminato con sezione seriate. il restante materiale viene incluso in toto.
C)tessuto adiposo-ascellare di cm.10x4x2 con fili di repere ai livelli.
D)losanga cutanea di cm. 13x4.5 comprendente il capezzolo con sottostante tessuto mammario di cm 14x 13 x 4, orientabile (peso gr.440 dopo fissazione). al taglio,al quadrante supero-esterno,neoplasia a margini irregolarmente espansivi di cm.2.5;in sede para-areolare esterna secondo nodulo di cm.1.1.
Diagnosi intraoperatoria
A)linfonodo indenne da metastasi.
B)metastasi linfonale di carcinoma.
Reperti e conlusioni
A) linfonodo indenne da metastasi
B)metastasi di carcinoma nel linfonodo in esame.
C)indenni da metastasi i 5 linfonodi di 1 livello;metastasi di carcinoma in 1 dei 6 linfonodi di 2 livello e nei 2 linfonodo di 3 livello.
D)entrambe le lesioni descritte corrispondono a carcinoma duttale infiltrante della mammela, g3 sbr, acrescita di tipo infiltrativo ,con scarsa reazione linfoplasmacellulare,cancerizzazione lobulare retrograda e componente intra- eperitumorale di carcinoma intraduttale ad alto grado, prevalentemente di tipo solido e cibroso con necrosi.
Presenza di invasione vascolare peritumorale.
Presenza di microcalcificazioni.
Quadri di malattia fibrocistica non proliferativa nel tessuto mammario in esame;presenza di fibrodenoma di cm.0.7.
cute e capezzolo indenni.
Valutazione assetto recettoriale, frazione proliferante e o-erbB2(su entrambe le lesioni):
Recettori estrogeni:5%
Recettori progesterone: 10%
Ki67:10%
c-erb B2:punteggio DAKO Hercepttest:3+(positivo)intensa e completa colorazione delle membrane citoplasmatiche ne 60%delle cellule neoplastiche.
t-d8100-m-09410
t-d8100-m-80106
t-d8100 m-80106
t-04030-m-85003
Stadio pt2 grado:g3
mi potreste dare un po' di spiegazioni in merito per questo tipo di carcinoma e le possibilita' di guarigioni.
distinti saluti
Esame istologico-
Descrizione macroscopica
A)linfonodo di cm.1.3 esaminato con sezioni seriate. il restante materiale viene incluso in toto.
B)linfonodo di cm.1.1 esaminato con sezione seriate. il restante materiale viene incluso in toto.
C)tessuto adiposo-ascellare di cm.10x4x2 con fili di repere ai livelli.
D)losanga cutanea di cm. 13x4.5 comprendente il capezzolo con sottostante tessuto mammario di cm 14x 13 x 4, orientabile (peso gr.440 dopo fissazione). al taglio,al quadrante supero-esterno,neoplasia a margini irregolarmente espansivi di cm.2.5;in sede para-areolare esterna secondo nodulo di cm.1.1.
Diagnosi intraoperatoria
A)linfonodo indenne da metastasi.
B)metastasi linfonale di carcinoma.
Reperti e conlusioni
A) linfonodo indenne da metastasi
B)metastasi di carcinoma nel linfonodo in esame.
C)indenni da metastasi i 5 linfonodi di 1 livello;metastasi di carcinoma in 1 dei 6 linfonodi di 2 livello e nei 2 linfonodo di 3 livello.
D)entrambe le lesioni descritte corrispondono a carcinoma duttale infiltrante della mammela, g3 sbr, acrescita di tipo infiltrativo ,con scarsa reazione linfoplasmacellulare,cancerizzazione lobulare retrograda e componente intra- eperitumorale di carcinoma intraduttale ad alto grado, prevalentemente di tipo solido e cibroso con necrosi.
Presenza di invasione vascolare peritumorale.
Presenza di microcalcificazioni.
Quadri di malattia fibrocistica non proliferativa nel tessuto mammario in esame;presenza di fibrodenoma di cm.0.7.
cute e capezzolo indenni.
Valutazione assetto recettoriale, frazione proliferante e o-erbB2(su entrambe le lesioni):
Recettori estrogeni:5%
Recettori progesterone: 10%
Ki67:10%
c-erb B2:punteggio DAKO Hercepttest:3+(positivo)intensa e completa colorazione delle membrane citoplasmatiche ne 60%delle cellule neoplastiche.
t-d8100-m-09410
t-d8100-m-80106
t-d8100 m-80106
t-04030-m-85003
Stadio pt2 grado:g3
mi potreste dare un po' di spiegazioni in merito per questo tipo di carcinoma e le possibilita' di guarigioni.
distinti saluti
[#9]
Ci sono eccome probabilità di guarigione.
Ma trattandosi di una malattia alquanto aggressiva altrettanto aggressiva probabilmente la terapia che Le verrà proposta per la presenza di numerosi fattori prognostici sfavorevoli e per la quasi negatività dei recettori ormonali.
No alla radioterapia ma probabilmente Le verrà proposta una chemioterapia adiuvante con l'aggiunta del
Trastuzumab un farmaco di ultima generazione ed efficace,
stante la positività dell'Hercepttest:3+.
Ma trattandosi di una malattia alquanto aggressiva altrettanto aggressiva probabilmente la terapia che Le verrà proposta per la presenza di numerosi fattori prognostici sfavorevoli e per la quasi negatività dei recettori ormonali.
No alla radioterapia ma probabilmente Le verrà proposta una chemioterapia adiuvante con l'aggiunta del
Trastuzumab un farmaco di ultima generazione ed efficace,
stante la positività dell'Hercepttest:3+.
[#10]
Ex utente
1)oncologo dove è stato fatto l'intervento)
Il programma consigliato e: chemioterapia con schema contenente antracicline (fec per 4 cicli),a seguire chemioterapia con schema contenente taxani (taxotere per 4 cicli) e radioterapia sulla fossa sovraclaveare.
Dopo la radioterapia necessita' di trattamento con tastuzumab ogni tre settimane per un anno.
Il problema e' che l'intervento e'stato fatto il giorno 25 giugno, la prima chemio l'appuntamento è per il 10 agosto che a me sembra un po' fuori tempi, in piu' il protocollo diverso dal primo che dice in dh fec x3 - taxotere x3 rt- herceptin x 1 anno tutto qui.(oncologo dove dovrebbe fare la terapia)
Al tutto questo mia moglie a oggi ha ancora il drenaggio.
Il programma consigliato e: chemioterapia con schema contenente antracicline (fec per 4 cicli),a seguire chemioterapia con schema contenente taxani (taxotere per 4 cicli) e radioterapia sulla fossa sovraclaveare.
Dopo la radioterapia necessita' di trattamento con tastuzumab ogni tre settimane per un anno.
Il problema e' che l'intervento e'stato fatto il giorno 25 giugno, la prima chemio l'appuntamento è per il 10 agosto che a me sembra un po' fuori tempi, in piu' il protocollo diverso dal primo che dice in dh fec x3 - taxotere x3 rt- herceptin x 1 anno tutto qui.(oncologo dove dovrebbe fare la terapia)
Al tutto questo mia moglie a oggi ha ancora il drenaggio.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 32.3k visite dal 18/05/2009.
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