Biopsia mammaria destra in pregresso c3
Buonasera, ho 43 anni e da circa 3 mesi vivo nell'ansia di quello che potrei avere o del rischio di ammalarmi a seguito dell'esito continuamente dubbio di esami senologici effettuati da agosto scorso.
Eseguo annualmente eco -mammaria bilaterale di controllo (mia madre è stata operata a 65 anni per carcinoma mammella si, poi radioterapia e assunz.
di tamoxifene per 5 anni), in realtà anche per dolore accentuato in entrambi i seni per almeno 15 g.
in un mese, palpazione di grumi e cisti dolenti, di fatto la struttura mammaria riscontrata è densa e a carattere displasico bilat.
con presenza di multiple formazioni ipo-anecogene.
Inoltre formazione ipoecogena a margini regolari di circa 8 mm a sinistra riferibile a fibroadenoma.
Questo fino ad agosto 2020, quando a distanza di 18 mesi (causa Covid e ritardi nelle prenotazioni) riesco a fare il controllo che rileva nella regione QEE della mammella dx presenza di lesione nodulare solida, disomogeneamente ipoecogena e a contorni ben definiti, vascolarizzata al color doppler, di 32 mm x 16 mm.
Si consiglia Rx mammografia bilaterale che rileva qualche tenue microcalcificazione, presenza di numerose sparse opacità che ostacolano la ottimale valutazione mammografica, ecograficamente si presentano numerose cisti corpuscolate della grandezza max 2 cm circa e a destra presenza di opacità a limiti netti, ipoecogena di circa 3 cm simil cisti corpuscolare senza escludere eventuale fibroadenoma.
La valutaz.
citologica poi eseguita, evidenzia "Proliferazione epiteliale con aspetti pseudofibromatosi C3".
Mi viene consigliata una RM con e senza mdc ed eventuale exeresi chirurgica.
I dubbi persistono e infatti anche la risonanza rileva la formazione nodulare bilobata, a margini regolari.
di circa 30 x 27 mm che presenta c.
e. eterogeneo dopo m.
d.c.
, non ulteriori aree modulari di impregnaz.
dopo M.
d.c... Necessario a.
d. con esame bioetico.
In ottobre: esame microistologico ecoguidato con ago da 14 G su nodulo destra in sede equatoriale - esterna di 33 mm circa, si prelevano n.
6 frustoli dei quali allego diagnosi: A1 A2 A3: Frustoli agobioptici di parenchima mammario, comprendenti stroma discretamente cellulato con fibrosi, sclerosi, ialinosi ed in parte degenerazione mixoide, privo di atipie stromali e mitosi, con aree di iperplasia fibroadenomatoide, adenosi e focolai di iperplasia duttale atipica (ADH) (B3), nelle sezioni esaminate.
Utile correlazione con i dati clinico-radiologici.
Attendo di operare questo nodulo, spero di abbassare il rischio di insorgenza di tumori, ma di cosa si tratta?
Ho un tarlo quotidiano, sono spesso su internet, mi isolo e penso che prima o poi mi ammalero, vista anche la formazione veloce del nodulo.
Vorrei capire a suo parere, se la familiarita (mia mamma ha 81 anni, tumore superato) o l' iperplasia duttale atipica sono due fattori decisivi per uno sviluppo inevitabile e futuro di tumore o se l'exeresi può rimuovere definitivamente almeno uno dei fattori di rischio.
Eseguo annualmente eco -mammaria bilaterale di controllo (mia madre è stata operata a 65 anni per carcinoma mammella si, poi radioterapia e assunz.
di tamoxifene per 5 anni), in realtà anche per dolore accentuato in entrambi i seni per almeno 15 g.
in un mese, palpazione di grumi e cisti dolenti, di fatto la struttura mammaria riscontrata è densa e a carattere displasico bilat.
con presenza di multiple formazioni ipo-anecogene.
Inoltre formazione ipoecogena a margini regolari di circa 8 mm a sinistra riferibile a fibroadenoma.
Questo fino ad agosto 2020, quando a distanza di 18 mesi (causa Covid e ritardi nelle prenotazioni) riesco a fare il controllo che rileva nella regione QEE della mammella dx presenza di lesione nodulare solida, disomogeneamente ipoecogena e a contorni ben definiti, vascolarizzata al color doppler, di 32 mm x 16 mm.
Si consiglia Rx mammografia bilaterale che rileva qualche tenue microcalcificazione, presenza di numerose sparse opacità che ostacolano la ottimale valutazione mammografica, ecograficamente si presentano numerose cisti corpuscolate della grandezza max 2 cm circa e a destra presenza di opacità a limiti netti, ipoecogena di circa 3 cm simil cisti corpuscolare senza escludere eventuale fibroadenoma.
La valutaz.
citologica poi eseguita, evidenzia "Proliferazione epiteliale con aspetti pseudofibromatosi C3".
Mi viene consigliata una RM con e senza mdc ed eventuale exeresi chirurgica.
I dubbi persistono e infatti anche la risonanza rileva la formazione nodulare bilobata, a margini regolari.
di circa 30 x 27 mm che presenta c.
e. eterogeneo dopo m.
d.c.
, non ulteriori aree modulari di impregnaz.
dopo M.
d.c... Necessario a.
d. con esame bioetico.
In ottobre: esame microistologico ecoguidato con ago da 14 G su nodulo destra in sede equatoriale - esterna di 33 mm circa, si prelevano n.
6 frustoli dei quali allego diagnosi: A1 A2 A3: Frustoli agobioptici di parenchima mammario, comprendenti stroma discretamente cellulato con fibrosi, sclerosi, ialinosi ed in parte degenerazione mixoide, privo di atipie stromali e mitosi, con aree di iperplasia fibroadenomatoide, adenosi e focolai di iperplasia duttale atipica (ADH) (B3), nelle sezioni esaminate.
Utile correlazione con i dati clinico-radiologici.
Attendo di operare questo nodulo, spero di abbassare il rischio di insorgenza di tumori, ma di cosa si tratta?
Ho un tarlo quotidiano, sono spesso su internet, mi isolo e penso che prima o poi mi ammalero, vista anche la formazione veloce del nodulo.
Vorrei capire a suo parere, se la familiarita (mia mamma ha 81 anni, tumore superato) o l' iperplasia duttale atipica sono due fattori decisivi per uno sviluppo inevitabile e futuro di tumore o se l'exeresi può rimuovere definitivamente almeno uno dei fattori di rischio.
[#1]
Signora, allora:
la sua anamnesi è stata riportata con dovizia e i passi diagnostici consigliato sono stati eseguiti con razionalità e con logica. una lesione B3 caratterizzata istologicamente può essere monitorizzata, cioè ecografia+mammografia o eseguire RMN mm mdc a 6 mesi o 12 mesi. Se però le causa preoccupazione, ma più per le dimensioni in aggiunta alla natura, e visto il precedente in famiglia che non aumenta il rischio ma solo la preoccupazione( poiché non si associa in automatico a predisposizione antica) può parlarne con il suo senologo e in tutta calma asportarlo e attendere esame definito. essendo stato studiato bene, non credo che ci saranno sorprese. però stia serena e faccia tutto in modo razionale e chiaro e si affidi a personale dedicato.
la sua anamnesi è stata riportata con dovizia e i passi diagnostici consigliato sono stati eseguiti con razionalità e con logica. una lesione B3 caratterizzata istologicamente può essere monitorizzata, cioè ecografia+mammografia o eseguire RMN mm mdc a 6 mesi o 12 mesi. Se però le causa preoccupazione, ma più per le dimensioni in aggiunta alla natura, e visto il precedente in famiglia che non aumenta il rischio ma solo la preoccupazione( poiché non si associa in automatico a predisposizione antica) può parlarne con il suo senologo e in tutta calma asportarlo e attendere esame definito. essendo stato studiato bene, non credo che ci saranno sorprese. però stia serena e faccia tutto in modo razionale e chiaro e si affidi a personale dedicato.
Dr.ssa mariagiovanna fava
[#2]
Utente
Grazie mille dottoressa per la sua risposta.
Anche il senologo che mi ha fatto fare la biopsia mi ha consigliato l'exeresi chirurgica principalmente per le dimensioni e la tipologia (ADH) e sono in attesa di eseguirla a breve.
Purtroppo la componente ansiosa del mio carattere prevale sulla razionalità, ma le sue parole mi hanno rasserenato ulteriormente.
Anche il senologo che mi ha fatto fare la biopsia mi ha consigliato l'exeresi chirurgica principalmente per le dimensioni e la tipologia (ADH) e sono in attesa di eseguirla a breve.
Purtroppo la componente ansiosa del mio carattere prevale sulla razionalità, ma le sue parole mi hanno rasserenato ulteriormente.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.6k visite dal 16/11/2020.
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