Recidiva ascellare
Buonasera dott. Catania, le chiedo gentilmente un consulto.
Ottobre 2012 (43 anni, non in menopausa): quadrantectomia per carcinoma duttale infiltrante cm 1,1 G2 SBR, componente intra e peritumorale (30% circa) di carcinoma intraduttale DIN 2, di tipo cribroso, con necrosi. Assenza invasione vascolare, presenza microcalcificazioni. Malattia fibrocistica non proliferativa. Margini indenni. Estrog: 90% Progest: 90% Ki67: 10 C-erb: 0 Tipo: CDI + DIN 2 - Stadio: pT1c pN0(SN) - Ormonoterapia con tamoxifene per 5 anni, radioterapia
Ottobre 2018 recidiva: l'ecografia rileva linfonodo con corticale ispessita cavo ascellare sx. La biopsia conferma localizzazione di carcinoma duttale. La PET rileva adenopatie ascellari a sinistra e sottopettorali omolaterali. Non metastasi a distanza. A novembre intervento di dissezione ascellare completa (1-2-3 livello):
Estrog: 70% Progest: 5% Ki67: 30% c-erb: 0 E-Caderina: positiva. Linfonodi: 3/16 (con estensione al tessuto adiposo perinodale), tessuto sottopettorale: 0/2
Il multidisciplinare ha posto indicazione a chemioterapia adiuvante (EC x 4, Paclitaxel x 12), a seguire ormonoterapia secondo lo stato menopausale, radioterapia sovraclaveare. Attualmente in corso di chemioterapia.
Dato il mio precedente "a basso rischio", come si spiega una recidiva ascellare, non appena conclusa la cura ormonale? La chirurga ha ipotizzato un "salto" del sentinella, l'oncologa mi ha parlato di cellule dormienti, concludendo poi di non voler fare nessuna ipotesi. So che non mi è di nessuna utilità sapere il perché di un qualcosa che ormai si è verificato, ma l'atteggiamento un po' sbrigativo, talvolta percepito come reticente dei medici e la curiosità di sentire un parere autorevole e super partes, mi hanno spinto a scriverle. Ovviamente non conosco nel dettaglio la tecnica del linfonodo sentinella, ma la scintigrafia linfatica e linfoghiandolare segmentaria, effettuata nel 2012 per la localizzazione del l.s., documentava la presenza di due aree di captazione contigue, da riferire a linfonodi a livello del cavo ascellare sx. Ora mi domando, ma se erano due le aree, non dovevano essere asportati due linfonodi, anziché uno?
Condivide le proposte terapeutiche dopo la recidiva? In particolare, perché solo RT sovraclaveare, non dovrei farla anche a livello ascellare?
Durante il taxolo, avendo saltato alcune sedute (globuli bianchi bassi), una sequenza è stata di due consecutive, anziché di tre. Può esserne stata compromessa l'efficacia?
Pensavo di acquistare un collarino piombato per la protezione della tiroide durante la RT. È lecita la mia preoccupazione?
È vero che la PET non rileva lesioni al di sotto dei 5mm? Perché evidenziava iper accumulo a livello sottopettorale e poi il tessuto all'istologico era negativo?
Mi scuso per la prolissità ma sono davvero troppi i dubbi (e l'ansia).
Ringrazio anticipatamente dell'attenzione.
Michelle
Ottobre 2012 (43 anni, non in menopausa): quadrantectomia per carcinoma duttale infiltrante cm 1,1 G2 SBR, componente intra e peritumorale (30% circa) di carcinoma intraduttale DIN 2, di tipo cribroso, con necrosi. Assenza invasione vascolare, presenza microcalcificazioni. Malattia fibrocistica non proliferativa. Margini indenni. Estrog: 90% Progest: 90% Ki67: 10 C-erb: 0 Tipo: CDI + DIN 2 - Stadio: pT1c pN0(SN) - Ormonoterapia con tamoxifene per 5 anni, radioterapia
Ottobre 2018 recidiva: l'ecografia rileva linfonodo con corticale ispessita cavo ascellare sx. La biopsia conferma localizzazione di carcinoma duttale. La PET rileva adenopatie ascellari a sinistra e sottopettorali omolaterali. Non metastasi a distanza. A novembre intervento di dissezione ascellare completa (1-2-3 livello):
Estrog: 70% Progest: 5% Ki67: 30% c-erb: 0 E-Caderina: positiva. Linfonodi: 3/16 (con estensione al tessuto adiposo perinodale), tessuto sottopettorale: 0/2
Il multidisciplinare ha posto indicazione a chemioterapia adiuvante (EC x 4, Paclitaxel x 12), a seguire ormonoterapia secondo lo stato menopausale, radioterapia sovraclaveare. Attualmente in corso di chemioterapia.
Dato il mio precedente "a basso rischio", come si spiega una recidiva ascellare, non appena conclusa la cura ormonale? La chirurga ha ipotizzato un "salto" del sentinella, l'oncologa mi ha parlato di cellule dormienti, concludendo poi di non voler fare nessuna ipotesi. So che non mi è di nessuna utilità sapere il perché di un qualcosa che ormai si è verificato, ma l'atteggiamento un po' sbrigativo, talvolta percepito come reticente dei medici e la curiosità di sentire un parere autorevole e super partes, mi hanno spinto a scriverle. Ovviamente non conosco nel dettaglio la tecnica del linfonodo sentinella, ma la scintigrafia linfatica e linfoghiandolare segmentaria, effettuata nel 2012 per la localizzazione del l.s., documentava la presenza di due aree di captazione contigue, da riferire a linfonodi a livello del cavo ascellare sx. Ora mi domando, ma se erano due le aree, non dovevano essere asportati due linfonodi, anziché uno?
Condivide le proposte terapeutiche dopo la recidiva? In particolare, perché solo RT sovraclaveare, non dovrei farla anche a livello ascellare?
Durante il taxolo, avendo saltato alcune sedute (globuli bianchi bassi), una sequenza è stata di due consecutive, anziché di tre. Può esserne stata compromessa l'efficacia?
Pensavo di acquistare un collarino piombato per la protezione della tiroide durante la RT. È lecita la mia preoccupazione?
È vero che la PET non rileva lesioni al di sotto dei 5mm? Perché evidenziava iper accumulo a livello sottopettorale e poi il tessuto all'istologico era negativo?
Mi scuso per la prolissità ma sono davvero troppi i dubbi (e l'ansia).
Ringrazio anticipatamente dell'attenzione.
Michelle
[#1]
Tanta carne al fuoco ma forse la sua preoccupazione e' comprensibile ed eccessiva nello stesso tempo
Se desidera un approfondimento
Le rispondero' senz'altro ma dovrebbe con il copia incolla ripostare la sua storia e la sua chiara richiesta di consulto
Su
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-6049.html
Perche' nel suo caso per comprendere meglio la mia replica potrebbe essere necessario che io alleghi (qui non e' consentito) alcune immagini.
la pagina, che le ho allegato (Blog Ragazze Fuori di Seno) si aggiorna continuamente con l'arrivo dei post e comunque con il copia incolla puo' postare nell'ultima pagina del blog in fondo in basso dove c'e' una finestra per I commenti.
Si presenti (obbligatorio) per favore con un nome, Obbligatorio presentarsi con un nome
(ovviamente va benissimo anche un nome di fantasia se ci tiene alla privacy).
.
Spieghi in dettaglio il tipo di intervento ed istologico a carico del Linfonodo sentinella del primo intervento
L'aspettiamo
Se desidera un approfondimento
Le rispondero' senz'altro ma dovrebbe con il copia incolla ripostare la sua storia e la sua chiara richiesta di consulto
Su
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-6049.html
Perche' nel suo caso per comprendere meglio la mia replica potrebbe essere necessario che io alleghi (qui non e' consentito) alcune immagini.
la pagina, che le ho allegato (Blog Ragazze Fuori di Seno) si aggiorna continuamente con l'arrivo dei post e comunque con il copia incolla puo' postare nell'ultima pagina del blog in fondo in basso dove c'e' una finestra per I commenti.
Si presenti (obbligatorio) per favore con un nome, Obbligatorio presentarsi con un nome
(ovviamente va benissimo anche un nome di fantasia se ci tiene alla privacy).
.
Spieghi in dettaglio il tipo di intervento ed istologico a carico del Linfonodo sentinella del primo intervento
L'aspettiamo
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.7k visite dal 26/05/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Tumore al seno
Il tumore al seno è il cancro più diffuso in Italia: quali sono i fattori di rischio e come fare prevenzione? Sintomi, diagnosi e cura del carcinoma mammario.