La mastectomia, ho effettuato 4 cicli
Salve dottore, ho 45 anni e sono stata sottoposta a mastectomia radicale del seno destro con
la seguente diagnosi:
1) Carcinoma duttale infiltrante della mammela, variante NOS, scarsamente differenziato, G3.
Componente intradduttale rediua di alto grado. Live la reazione desmoplastica; marcato
l'infiltrato infiammatorio intra e peritumorale.
2) Carcinoma duttale infiltrante della mammella, variante NOS, moderatamente differenziato,
G2. Componente intradduttale di basso grado. Moderata la reazione desmoplastica; lieve
l'infiltrato infiammatorio intra e peritumorale.
3)Parenchima sede di mastopatia fibroso-cistica di tipo complesso e proliferante con evidenza
di focolai di metaplasia apocrina papillare. Cute, areola, capezzolo e margini di resezione
esenti da neoplasia.
4) Esenti da metastasi i 17 linfonodi repertati nel cavo ascellare.
STUDIO IMMUNOISTOCHIMICO
ESTROGENO: 80% di cellule neoplastiche positive in entrambe le neoplasie.
PROGESTERONE: 40% di cellule neoplastiche positive (QSI); 80% di cellule neoplastiche positive
(QCE)
HECREP-TEST: immunoreattività di membrana debole e completa nel 20% delle cellule neoplastiche
+2 (QSI); immunoreattività di membrana assente 0 (QCE).
Ki67: 60% di cellule neoplastiche positive (QSI), 60 %di cellule neoplastiche positive (QCE).
Dopo la mastectomia, ho effettuato 4 cicli di chemioterapia e la valutazione dell'assetto
dell'oncogene Her2 con metodica F.I.S.H. ha dato esito negativo (Rapporto LSI-Her/CEP17 < 2).
La terapia che mi è stata proposta dall'oncologo è la seguente:
1) Nomafen 10 mg una volta al giorno per 5 anni
2) Deacapeptyl 3,75 mg (per interrompere il ciclo)
Il mio dubbio è il seguente:
è necessario sottopormi al trattamento col Tamoxifene visto che la valutazione FISH è
risultata negativa?
Le chiedo questo perchè leggendo il bugiardino del Nomafen, sono molto preoccupata per gli
effetti collaterali (possibile tumore all'utero ecc).
Questa è l'unica terapia in uso? Sono venuta a conoscenza di alcuni farmaci "intelligenti",
potrei avere qualche delucidazione in merito?
Quali conseguenze potrei incontrare se decidessi di non assumere il Nomafen??
Un ultima domanda: ma la metodica FISH è una ricerca genetica? Le chiedo questo perchè in caso
contrario vorrei effettuarla.
La ringrazio anticipatamente e le porgo i miei cordiali saluti.
Maria Antonietta
la seguente diagnosi:
1) Carcinoma duttale infiltrante della mammela, variante NOS, scarsamente differenziato, G3.
Componente intradduttale rediua di alto grado. Live la reazione desmoplastica; marcato
l'infiltrato infiammatorio intra e peritumorale.
2) Carcinoma duttale infiltrante della mammella, variante NOS, moderatamente differenziato,
G2. Componente intradduttale di basso grado. Moderata la reazione desmoplastica; lieve
l'infiltrato infiammatorio intra e peritumorale.
3)Parenchima sede di mastopatia fibroso-cistica di tipo complesso e proliferante con evidenza
di focolai di metaplasia apocrina papillare. Cute, areola, capezzolo e margini di resezione
esenti da neoplasia.
4) Esenti da metastasi i 17 linfonodi repertati nel cavo ascellare.
STUDIO IMMUNOISTOCHIMICO
ESTROGENO: 80% di cellule neoplastiche positive in entrambe le neoplasie.
PROGESTERONE: 40% di cellule neoplastiche positive (QSI); 80% di cellule neoplastiche positive
(QCE)
HECREP-TEST: immunoreattività di membrana debole e completa nel 20% delle cellule neoplastiche
+2 (QSI); immunoreattività di membrana assente 0 (QCE).
Ki67: 60% di cellule neoplastiche positive (QSI), 60 %di cellule neoplastiche positive (QCE).
Dopo la mastectomia, ho effettuato 4 cicli di chemioterapia e la valutazione dell'assetto
dell'oncogene Her2 con metodica F.I.S.H. ha dato esito negativo (Rapporto LSI-Her/CEP17 < 2).
La terapia che mi è stata proposta dall'oncologo è la seguente:
1) Nomafen 10 mg una volta al giorno per 5 anni
2) Deacapeptyl 3,75 mg (per interrompere il ciclo)
Il mio dubbio è il seguente:
è necessario sottopormi al trattamento col Tamoxifene visto che la valutazione FISH è
risultata negativa?
Le chiedo questo perchè leggendo il bugiardino del Nomafen, sono molto preoccupata per gli
effetti collaterali (possibile tumore all'utero ecc).
Questa è l'unica terapia in uso? Sono venuta a conoscenza di alcuni farmaci "intelligenti",
potrei avere qualche delucidazione in merito?
Quali conseguenze potrei incontrare se decidessi di non assumere il Nomafen??
Un ultima domanda: ma la metodica FISH è una ricerca genetica? Le chiedo questo perchè in caso
contrario vorrei effettuarla.
La ringrazio anticipatamente e le porgo i miei cordiali saluti.
Maria Antonietta
[#1]
Gentile utente,
la valutazione FISH non c'entra nulla con la terapia ormonale ma con altro tipo di terapia (Trastuzumab).
Stia tranquilla la terapia ormonale è ben tollerata
e in caso di eventi avversi può sempre essere interrotta.
Si affidi al suo oncologo.
Cordiali saluti
la valutazione FISH non c'entra nulla con la terapia ormonale ma con altro tipo di terapia (Trastuzumab).
Stia tranquilla la terapia ormonale è ben tollerata
e in caso di eventi avversi può sempre essere interrotta.
Si affidi al suo oncologo.
Cordiali saluti
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.9k visite dal 18/01/2009.
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