Trauma e tumore per il dr. catania
Carissimo dottor Catania, sono Margherita ho 52 anni ed ho subìto un trauma alla mammella destra, dopo la metà di ottobre. Ad inizio novembre in seguito ad una visita preventiva al seno ed una mammografia mi è stato diagnosticato un tumore vale a dire un nodulo o tumefazione sospetta del diametro di due centimetri circa sottostante la zona del capezzolo, con una retrazione della cute cosa ben visibile ad occhio nudo che mi sono stupita di non aver mai notato prima, dopo la diagnosi ricordandomi del trauma l'ho fatto presente al dottore che mi ha visitato, ma mi è stato prescritto lo stesso l'intervento chirurgico con facoltà di scelta tra una quadrantectomia oppure l'asportazione dell'intera mammella, così sono in lista all'Istituto dei Tumori di Milano di via Venezian, per iniziare tutto l'iter pre intervento il 15 gennaio, cioè tra dieci giorni. Ma quello che mi preme dirle è che nel tempo intercorso tra la diagnosi mammografica ad ora ho visto un'evoluzione nella morfologia della mammella nel senso che adesso appare molto meno strozzata e con la cute molto più distesa, quasi normale, per cui ho deciso di fare una nuova mammografia prima dell'intervento e se è necessario anche l'accertamento dell'ago aspirato, cosa che invece chi mi ha visitato ha ritenuto superflua proprio in vista dell'intervento. Vorrei approfondire la cosa perchè se risultasse una fase di guarigione nella comparazione tra le due mammografie chiaramente io cercherei di posticipare l'intervento, avendo cura ovviamente di controllarmi in modo assiduo finchè non risulti una guarigione completa e totale, nel caso potrei evitarlo del tutto.
Le ho scritto perchè, ora più che mai, ho bisogno di un suo parere: nel mio caso è possibile che la botta al seno abbia provocato gli stessi sintomi di un tumore alla mammella? E farei bene a ricontrollarmi prima d'intervenire chirurgicamente? Lei cosa mi consiglia?
Per una maggior conoscenza le riporto esattamente la diagnosi della mammografia:
Mammografia bilaterale del 4/11/2008
Le mammelle presentano struttura fibroghiandolare in involuzione adiposa.
In entrambe le mammelle si segnala la presenza di calcificazioni sparse di significato distrofico.
Nulla da segnalare a carico della mammella sinistra.
Nella mammella destra ad ore 5 si segnala la presenza di una alterazione della struttura ad aspetto stellato di significato evolutivo-afinalistico.
Si consiglia a completamento dell'iter diagnostico di eseguire agoaspirato.
Gentilissimo dottore nel ringranziarla per la sua cortese attenzione le pongo intanto i miei più cordiali auguri per un felice anno nuovo.
Margherita
Le ho scritto perchè, ora più che mai, ho bisogno di un suo parere: nel mio caso è possibile che la botta al seno abbia provocato gli stessi sintomi di un tumore alla mammella? E farei bene a ricontrollarmi prima d'intervenire chirurgicamente? Lei cosa mi consiglia?
Per una maggior conoscenza le riporto esattamente la diagnosi della mammografia:
Mammografia bilaterale del 4/11/2008
Le mammelle presentano struttura fibroghiandolare in involuzione adiposa.
In entrambe le mammelle si segnala la presenza di calcificazioni sparse di significato distrofico.
Nulla da segnalare a carico della mammella sinistra.
Nella mammella destra ad ore 5 si segnala la presenza di una alterazione della struttura ad aspetto stellato di significato evolutivo-afinalistico.
Si consiglia a completamento dell'iter diagnostico di eseguire agoaspirato.
Gentilissimo dottore nel ringranziarla per la sua cortese attenzione le pongo intanto i miei più cordiali auguri per un felice anno nuovo.
Margherita
[#1]
Gentile utente,
il suo ragionamento non fa una grinza ed è più che corretto.
Ma a questo punto credo che sia inevitabile sottoporsi ad un intervento di approfondimento diagnostico per evitare un ritardo che si potrebbe pagare più a caro prezzo.
Non avendo eseguito l'agoaspirazione sarà certamente sottoposta ad un esame estemporaneo intraoperatorio e se l'esito fosse negativo in senso oncologico tutto si fermerebbe lì.
Abbia pazienza ma credo che questa sia più consigliabile
proprio per chiudere definitivamente il problema.
E' vero che gli esiti del trauma potrebbero simulare un tumore dove non c'è, ma neanche una negatività dell'esame citologico potrebbe escluderne la presenza con un referto mammografico molto sospetto.
Quindi non vedo altre strade percorribili senza rischi.
Anche se ci fosse stato un trauma comunque non ci sarebbe di che preoccuparsi perchè non c'è alcun aumento di incidenza di tumore al seno a seguito di un evento traumatico, ma ripeto, gli esiti potrebbero
provocare immagini strumentali non distinguibili dal cancro. Il fatto che ci sia un miglioramento significativo dell'aspetto della mammella comunque è un elemento confortante.
Tanti auguri e ci aggiorni se lo desidera.
il suo ragionamento non fa una grinza ed è più che corretto.
Ma a questo punto credo che sia inevitabile sottoporsi ad un intervento di approfondimento diagnostico per evitare un ritardo che si potrebbe pagare più a caro prezzo.
Non avendo eseguito l'agoaspirazione sarà certamente sottoposta ad un esame estemporaneo intraoperatorio e se l'esito fosse negativo in senso oncologico tutto si fermerebbe lì.
Abbia pazienza ma credo che questa sia più consigliabile
proprio per chiudere definitivamente il problema.
E' vero che gli esiti del trauma potrebbero simulare un tumore dove non c'è, ma neanche una negatività dell'esame citologico potrebbe escluderne la presenza con un referto mammografico molto sospetto.
Quindi non vedo altre strade percorribili senza rischi.
Anche se ci fosse stato un trauma comunque non ci sarebbe di che preoccuparsi perchè non c'è alcun aumento di incidenza di tumore al seno a seguito di un evento traumatico, ma ripeto, gli esiti potrebbero
provocare immagini strumentali non distinguibili dal cancro. Il fatto che ci sia un miglioramento significativo dell'aspetto della mammella comunque è un elemento confortante.
Tanti auguri e ci aggiorni se lo desidera.
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
Utente
Grazie dottore per avermi risposto così tempestivamente, considero davvero prezioso il suo consiglio; concordo con lei col fatto che effettivamente solo l'intervento chirurgico con relativo esame istologico del tessuto, potrebbe fugare ogni sospetto e d'altronde nel caso si trattasse veramente di tumore, non ci sarebbe, comunque, da perdere altro tempo, perchè alla mia età credo che le cellule si riproducano ancora velocemente aumentanto il rischio di eventuali metastasi.
Grazie ancora, e vi terrò sicuramente aggiornati su ciò che mi succederà.
Grazie ancora, e vi terrò sicuramente aggiornati su ciò che mi succederà.
[#3]
Utente
Dottore, oggi mi sono sottoposta ad una ulteriore mammografia prima dell'intervento, e questo non perchè voglio evitarlo che anzi, grazie al suo suggerimento sono pronta ad affrontare il più serenamente possibile, come unico mezzo chiarificatore e risolutore, ma diciamo che ho voluto togliermi una curiosità, notando giorno dopo giorno, un sensibile miglioramento nell'aspetto della mammella. L'unico problema è che, per evitare che si arrivasse ad una conclusione in qualche modo influenzata da una precedente, ho evitato di dire che ne avevo già fatta una a novembre e quindi hanno redatto un loro referto senza un termine di confronto. La terminologia medica che quì si riscontra appare già diversa da quella usata nella precedente mammografia,ma può anche darsi che il significato non si discosti poi di molto...Sinceramente non so cosa mi succederà dopo l'intervento, vorrei sperare, ma cerco di essere realista. Le sarei immensamente grata se potesse chiarirmi la differenza o la somiglianza fra i due referti. La saluto e la ringrazio intanto per la sua cortese disponibilità.
Mammografia bilaterale del 13/01/2009
Non ci sono pervenute mammografie precedenti a confronto.
Seno chiaro bilaterale prevalentemente adiposo con tessuto fibroghiandolare concentrato nei settori retroareolari.
Numerose microcalcificazioni distrofiche benigne bilaterali.
A destra al quadrante infero-interno della mammella, in corrispondenza del nodulo duro fisso e non dolente clinicamente palpabile e di recente comparsa, si evidenzia nodulo eteroplastico della estensione di circa due centimetri a contorni irregolari e sfrangiati.
E' indicata visita specialistica senologica-chirurgica.
Mammografia bilaterale del 13/01/2009
Non ci sono pervenute mammografie precedenti a confronto.
Seno chiaro bilaterale prevalentemente adiposo con tessuto fibroghiandolare concentrato nei settori retroareolari.
Numerose microcalcificazioni distrofiche benigne bilaterali.
A destra al quadrante infero-interno della mammella, in corrispondenza del nodulo duro fisso e non dolente clinicamente palpabile e di recente comparsa, si evidenzia nodulo eteroplastico della estensione di circa due centimetri a contorni irregolari e sfrangiati.
E' indicata visita specialistica senologica-chirurgica.
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