Seno e familiarità
Buongiorno gentili dottori.
Vi scrivo per via della mia storia familiare molto particolare.
In famiglia ho avuto diversi casi di tumore al seno, tra cui una zia, mia madre e per ultima mia sorella, tutte finite per via di questo male.
Inutile dirvi la mia preoccupazione costante per la mia salute, mi sembra di vivere a metà, sento il peso di una condanna su di me.
Di mio, soffro di endometriosi che mi ha costretta a tre interventi in laparoscopia per rimuovere delle cisti e soffro anche di tiroidite di Hashimoto, che curo con Tiche e compresse di selenio.
Nel 2017, a seguito della morte di mia sorella, ho avuto un forte stress emotivo e mi è comparso sulle gambe un eritema nodoso, diagnosticato da un reumatologo dopo vari esami inutili prescrittimi dal mio curante per capire cosa fosse.
Il reumatologo, vista la mia storia familiare anche in ambito reumatico, (mio padre soffriva di artrite reumatoide e mia sorella di connettivite mista)mi ha prescritto diverse analisi per indagare se potessi avere anch'io qualche patologia autoimmune, oltre la tiroidite.
Dalle analisi è risultata una forte infiammazione alla tiroide e anemia, per il resto tutto bene, a breve andrò al controllo anche per cercare di capire l'origine di questo eritema nodoso.
Faccio continue visite senologiche per via della familiarità, l'ultima a novembre.
È solo che ultimamente ho avuto il ciclo irregolare, e la tiroide infiammata, non so se possa essere collegato, ho un prurito al seno e delle perdite giallognole, mi era già capitato in passato e il medico mi aveva prescritto il fucicort pensando ad un eczema, è solo che sono terrorizzata, penso al Paget e non so se andare di nuovo dal senologo per questo.
Quello che vi chiedo è
-urge la visita senologica anche se l'ultima è di due mesi fa?
-dovrei, vista la mia storia clinica e familiare, essere seguita in modo particolare?
-esistono dei centri specializzati per casi particolari?
Scusate se mi sono dilungata, ma vivo nel terrore da anni, spero nel vostro aiuto.
Cordiali saluti.
Vi scrivo per via della mia storia familiare molto particolare.
In famiglia ho avuto diversi casi di tumore al seno, tra cui una zia, mia madre e per ultima mia sorella, tutte finite per via di questo male.
Inutile dirvi la mia preoccupazione costante per la mia salute, mi sembra di vivere a metà, sento il peso di una condanna su di me.
Di mio, soffro di endometriosi che mi ha costretta a tre interventi in laparoscopia per rimuovere delle cisti e soffro anche di tiroidite di Hashimoto, che curo con Tiche e compresse di selenio.
Nel 2017, a seguito della morte di mia sorella, ho avuto un forte stress emotivo e mi è comparso sulle gambe un eritema nodoso, diagnosticato da un reumatologo dopo vari esami inutili prescrittimi dal mio curante per capire cosa fosse.
Il reumatologo, vista la mia storia familiare anche in ambito reumatico, (mio padre soffriva di artrite reumatoide e mia sorella di connettivite mista)mi ha prescritto diverse analisi per indagare se potessi avere anch'io qualche patologia autoimmune, oltre la tiroidite.
Dalle analisi è risultata una forte infiammazione alla tiroide e anemia, per il resto tutto bene, a breve andrò al controllo anche per cercare di capire l'origine di questo eritema nodoso.
Faccio continue visite senologiche per via della familiarità, l'ultima a novembre.
È solo che ultimamente ho avuto il ciclo irregolare, e la tiroide infiammata, non so se possa essere collegato, ho un prurito al seno e delle perdite giallognole, mi era già capitato in passato e il medico mi aveva prescritto il fucicort pensando ad un eczema, è solo che sono terrorizzata, penso al Paget e non so se andare di nuovo dal senologo per questo.
Quello che vi chiedo è
-urge la visita senologica anche se l'ultima è di due mesi fa?
-dovrei, vista la mia storia clinica e familiare, essere seguita in modo particolare?
-esistono dei centri specializzati per casi particolari?
Scusate se mi sono dilungata, ma vivo nel terrore da anni, spero nel vostro aiuto.
Cordiali saluti.
[#1]
Il Paget ha una insorgenza che si manifesta gradualmente in tempi molto lunghi e quindi se ha eseguito la visita due mesi fa starei assolutamente tranquilla e mi farei vedere in caso di persistenza della sintomatologia. Non utilizzi cortisonici che possono modificare il quadro prima della visita.
Per gli altri problemi sulla familiarita' occorrerebbe un volume per rispondere.
Potrebbe seguire il mio blog dove affrontiamo questi temi ogni giorno soprattutto per guarire dalla seconda e piu' grave malattia : la paura del cancro
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-1121.html
Per gli altri problemi sulla familiarita' occorrerebbe un volume per rispondere.
Potrebbe seguire il mio blog dove affrontiamo questi temi ogni giorno soprattutto per guarire dalla seconda e piu' grave malattia : la paura del cancro
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-1121.html
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
Utente
Gentile dottore, la ringrazio per avermi dedicato il suo tempo.
Purtroppo tendo ad allarmarmi per qualsiasi sintomo, mia madre scoprì il cancro per caso ed è stata malata a lungo prima di andarsene. Mia sorella invece, sempre sotto controllo anche lei, scoprì il cancro tra una visita e l'altra, una forma aggressiva, il triplo negativo, che l'ha portata via a solo due anni dalla diagnosi, aveva solo 40 anni. Io ne ho 35 e tutti mi consigliano di effetturare una mastectomia preventiva, il mio senologo e la mia ginecologa non si esprimono, è una questione talmente delicata...Come si fa a scegliere? Servirebbe davvero?
Resta il fatto che io ho paura e vorrei essere seguita diversamente.
Grazie di tutto dottore.
Purtroppo tendo ad allarmarmi per qualsiasi sintomo, mia madre scoprì il cancro per caso ed è stata malata a lungo prima di andarsene. Mia sorella invece, sempre sotto controllo anche lei, scoprì il cancro tra una visita e l'altra, una forma aggressiva, il triplo negativo, che l'ha portata via a solo due anni dalla diagnosi, aveva solo 40 anni. Io ne ho 35 e tutti mi consigliano di effetturare una mastectomia preventiva, il mio senologo e la mia ginecologa non si esprimono, è una questione talmente delicata...Come si fa a scegliere? Servirebbe davvero?
Resta il fatto che io ho paura e vorrei essere seguita diversamente.
Grazie di tutto dottore.
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Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.9k visite dal 22/01/2018.
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