Microcalcificazioni polimorfe birads 4
Salve, mia madre di 61 anni ha effettuato la mammografia è stata richiamata per ulteriori accertamenti .
La diagnosi ci preoccupa un Po'
" struttura mammaria fibroghiandolare
A SN nel QSE presenza di microcalcificazioni polimorfe Birads 4 .
Si consiglia valutazione microistologica con VABB.
Noi abbiamo già prenotato un consulto con una senologa per capirci qualcosa di più.
In attesa della visita mi piacerebbe avere un suo parere.
Ringrazio anticipatamente per la risposta.
La diagnosi ci preoccupa un Po'
" struttura mammaria fibroghiandolare
A SN nel QSE presenza di microcalcificazioni polimorfe Birads 4 .
Si consiglia valutazione microistologica con VABB.
Noi abbiamo già prenotato un consulto con una senologa per capirci qualcosa di più.
In attesa della visita mi piacerebbe avere un suo parere.
Ringrazio anticipatamente per la risposta.
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In una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc) sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.
Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %)
e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.
Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie", “sospette” e di "tipo maligno" .
Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.
Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, o tramite Vabb, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/agobiopsia_della_mammella.htm
In questo caso le microcalcificazioni sono sospette e pertanto e' corretta l'indicazione ad un approfondimento,
Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %)
e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.
Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie", “sospette” e di "tipo maligno" .
Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.
Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, o tramite Vabb, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/agobiopsia_della_mammella.htm
In questo caso le microcalcificazioni sono sospette e pertanto e' corretta l'indicazione ad un approfondimento,
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3k visite dal 06/12/2017.
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