Linfonodo ascellare

operata settembre 2007 carcinoma seno dx T1 con linfonodo sentilla negativo.
Dicembre 2008 a seguito di riscontro gonfiore ascella dx eseguo ecografia : "al livello della parete mediale del cavo ascellare si rileva linfonodo del diametro longitudinale massimo di 19 mm, con regolare pattern ecografico morfo strutturale ed assenza di segnale al controllo cd doppler.
Le dimensioni del linfonodo sono preoccupanti? E' necessario fare ulteriori acceramenti?
grazie, Mirella.

[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Contano più le caratteristiche che ecograficamente
sembrano di normalità o con carattere aspecifico.


https://www.medicitalia.it/minforma/oncologia-medica/63-i-linfonodi-o-linfoghiandole-le-adenopatie-ed-il-sistema-linfatico.html

http://www.senosalvo.com/approfondimenti/lifonodisentinella.htm

Quali erano le caratterisyiche biologiche del tumore primitivo (dimensioni, G, istitipo, recettori ecc).

cordiali saluti

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

[#2]
Utente
Utente
nel ringraziarla per la risposta le indico l'esito istologico:
" carcinoma cribriforme infiltrante,ben differenziato,con estesa componente intraduttale di tipo cribriforme e solido con necrosi centrale e cancerizzazione dei lobuli. sono presenti microcalcificazioni. Linfonodi "sentinella e di primo livello esenti da metastasi.
Stadio e fattori biologici:
PT1c (1.2) - PNsent neg (0/3) - MX - G1- Invasione vascolare asente.
Recettori ormonali: ER 90%- PgR 90% - Ki-67 12% - C-erbB2 assenza- Ca15-30: 16.9 u/ml.

T-04000: M-85003
M-82013.
Mi hanno detto che il rischio di recidiva è veramente basso nonostante la mia età(39 anni). Conferma tale ottimismo? la presenza di necrosi centrale e cancerizzazione dei lobuli influisce sulla prognosi in senso negativo?. Ho fatto radioterapia intraoperatoria seguita da 13 sedute esterne e sono in terapia ormonale completa: Tamoxifene e decapeptyl.
Grazie
[#3]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Si confermo, anche se l'estesa componente intraduttale
(se la componente è superiore al 75%) rappresenta uno dei più importanti fattori di rischio di recidiva locale,
perchè alcuni autori sostengono che i tumori che presentano una estesa componente intraduttale sono
associati ad una maggiore estensione della malattia nella mammella residua ed inoltre risulterebbero meno sensibili alla radioterapia.
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