I medici degli esami che mi hanno fatto fino ad ora mi han detto che non sono normali questi dolori
Salve, Ho 37 anni, da una semplice doccia mi sono accorta di una pallina nel seno sinistro, in data 06/06/2017 da una ecografia mammaria sinistra mi riscontrano una cisti 15*11.2 a contenuto corpuscolato in sospensione, di cui mi consigliano agoaspirato.
Il 29/6/2017 mi eseguono prelievo citologico e microistologico eco-guidato dell'area policistica palpabile di 20mm), con diagnosi FRUSTOLI (di 1 cm e 0.8) DI TESSUTO MAMMARIO CON FIBROSI, FLOGOSI CRONICA PERGHIANDOLARE E PERIDUTTALE, CISTI SEMPLICI E PARTI DI STRUTTURE VEROSIMILMENTE DUTTALI DILATATE E IN PARTE CISTICHE. Da una descrizione macroscopica è risultato circa 10cc di liquido lievemente rosato e descrizione microscopica è risultato fondo amorfo proteinaceo finemente granulare con rari leucociti, sparsi istiociti a citoplasma schiumoso e lembi piani di epiteli duttali talora in metaplasia apocrina.
L'AGOASPIRATO ha riscontrato reperto citologico compatibile con lesione con componente cistica. il giorno 6/9/2017 da una ecografia mammaria sinistra mi riscontrano l'area microcistica in aumento volumetrico di 30 mm contro i 20 mm al controllo del 29/6/2017.
In data 8/9/2017 dalla mammografia risulta quadro mammografico di tipo fibroghiandolare denso, a scarso contrasto radiologico. si evidenzia raggruppamento di microcalcificazioni che necessita valutazione bioptica ed eventuali ulteriori approfondimenti diagnostici.
IL 18/9/2017 ho la visita senologica. Ho sempre queste fitte al seno sinistro e i medici degli esami che mi hanno fatto fino ad ora mi han detto che non sono normali questi dolori e che se dovesse crescere la ciste, magari si potrebbe anche valutare di intervenire chirurgicamente. Chiedo consiglio, sopratutto mi devo preoccupare? Queste microcalcificazioni a cosa sono dovute? Perché mi vengono questi dolori? Ho paura che sia qualcosa di brutto. Chiedo un vostro riscontro in merito. Ringrazio in anticipo.
Il 29/6/2017 mi eseguono prelievo citologico e microistologico eco-guidato dell'area policistica palpabile di 20mm), con diagnosi FRUSTOLI (di 1 cm e 0.8) DI TESSUTO MAMMARIO CON FIBROSI, FLOGOSI CRONICA PERGHIANDOLARE E PERIDUTTALE, CISTI SEMPLICI E PARTI DI STRUTTURE VEROSIMILMENTE DUTTALI DILATATE E IN PARTE CISTICHE. Da una descrizione macroscopica è risultato circa 10cc di liquido lievemente rosato e descrizione microscopica è risultato fondo amorfo proteinaceo finemente granulare con rari leucociti, sparsi istiociti a citoplasma schiumoso e lembi piani di epiteli duttali talora in metaplasia apocrina.
L'AGOASPIRATO ha riscontrato reperto citologico compatibile con lesione con componente cistica. il giorno 6/9/2017 da una ecografia mammaria sinistra mi riscontrano l'area microcistica in aumento volumetrico di 30 mm contro i 20 mm al controllo del 29/6/2017.
In data 8/9/2017 dalla mammografia risulta quadro mammografico di tipo fibroghiandolare denso, a scarso contrasto radiologico. si evidenzia raggruppamento di microcalcificazioni che necessita valutazione bioptica ed eventuali ulteriori approfondimenti diagnostici.
IL 18/9/2017 ho la visita senologica. Ho sempre queste fitte al seno sinistro e i medici degli esami che mi hanno fatto fino ad ora mi han detto che non sono normali questi dolori e che se dovesse crescere la ciste, magari si potrebbe anche valutare di intervenire chirurgicamente. Chiedo consiglio, sopratutto mi devo preoccupare? Queste microcalcificazioni a cosa sono dovute? Perché mi vengono questi dolori? Ho paura che sia qualcosa di brutto. Chiedo un vostro riscontro in merito. Ringrazio in anticipo.
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I dolori non c'entrano nulla con alcun tipo di preoccupazione.
Riguardo alle microcalcificazioni In una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc) sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.
Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %)
e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.
Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie", “sospette” e di "tipo maligno" .
Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.
Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/agobiopsia_della_mammella.htm
Tanti saluti
Salvo Catania
Riguardo alle microcalcificazioni In una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc) sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.
Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %)
e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.
Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie", “sospette” e di "tipo maligno" .
Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.
Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/agobiopsia_della_mammella.htm
Tanti saluti
Salvo Catania
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
Utente
Buonasera Dottore, oggi ho ritirato il referto dell'agoaspirato effettuato il 20/09/2017 ed è risultato questo: dato il risultato dell'esame microistologico (B1) non compatibile con il livello di sospetto ecografico (E4c), si consiglia VABB ecoguidato. Eseguita biopsia percutanea istologica con formazione nodulare clinica di 2 cm con area cistica e microcalcificazioni. Pregresso C2/B2 in incremento dimensionale. Frustoli in gran parte costituiti da tessuto fibroadiposo con marginale parte di parete duttale con iperplasia papillare apocrina e modificazioni colonnari. In considerazione del sospetto clinico-strumentale si consiglia VABB STX.
Il giorno 11/10 devo aprire la cartella per la VABB STX e decidere quando farla. Lei cosa mi dice? A quanto mi ha detto il medico c'è qualche sospetto e vogliono eliminare ogni dubbio. Sono preoccupata. Continuo con questi dolori allucinanti che vanno e vengono.
Saluti
Monica
Il giorno 11/10 devo aprire la cartella per la VABB STX e decidere quando farla. Lei cosa mi dice? A quanto mi ha detto il medico c'è qualche sospetto e vogliono eliminare ogni dubbio. Sono preoccupata. Continuo con questi dolori allucinanti che vanno e vengono.
Saluti
Monica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.2k visite dal 14/09/2017.
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