Carcinoma duttale infiltrante uomo - esiti istologici
Buongiorno
vi ringrazio in anticipo per il riscontro che mi darete, confidando nella vostra solita cortesia.
Riassumo di seguito il percorso di mio padre (70 anni):
La doccia fredda è arrivata a giugno, con iniziale diagnosi tramite ecografia della presenza di un nodulo nella mammella sinistra, l'ago aspirato conferma che si tratta di un carcinoma.
Mio padre viene poi operato il 20/07 con mastectomia + sampling ascellare.
Siamo stati oggi dalla chirurga senologa che ci ha consegnato gli esiti e il piano di prenotazioni per esami ecografici all'addome sup/inf e scintigrafia ossea.
Dagli esiti emerge quanto segue:
- SEDE DEL PRELIEVO
Mammella sinistra e linfonodi ascellari sinistra -1 filo in alto, due fili laterali.
- QUESITO DIAGNOSTICO
Carcinoma mammella sinistra (agobiopsia carcinoma infiltrante)
- DESCRIZIONE MACROSCOPICA
Mastectomia sinistra: mammella orientabile di cm 11x12x2 con losanga di cute di cm 10x4 con capezzolo retratto. Ai tagli, in sede retroaereolare, presenza di neoformazione a margini irregolari e consistenza aumentata, di cm 1,7x1,5x1,7 condizionante retrazione del capezzolo e distante più di 1 cm da tutti i margini.
E' presente prolungamento ascellare di cm 8 nel contesto del quale si isolano numerosi linfonodi. Materiale pervenuto "fresco", successivamente posto a fissare in formalina. Sul materiale inviato si allestiscono 9 inclusioni.
- DIAGNOSI ISTOLOGICA
Carcinoma infiltrante di isotipo non speciale.
Grado istologico secondo Nottingham Score: 3.
Neoplasia in sito associata pari al 5% di tipo solido con comedonecrosi di grado nucleare 3.
Dimensioni della neoplasia: cm 2
Non evidenza di invasione vascolo linfatica, presenza di invasione perineurale.
La cute del capezzolo appare indenne ma la neoplasia infiltra il derma papillare dell'area sottostante il capezzolo.
Margini di resezione su tessuto sano.
- VALUTAZIONE IMMUNOISTOCHIMICA DEI FATTORI PROGNOSTICI E PREDITTIVI
Recettori per estrogeni: >99%
Recettore per progesterone: 80%
Frazione di proliferazione (indice Ki67): 3%
Test per HER2: negativo (score 0 secondo linee guida ASCO-CAP 2013)
Metastasi da carcinoma duttale a 1 su 6 linfonodi esaminati.
T-04030 M-85003 G-C017
- TNM
pT1c pN1
La terapia adiuvante proposta è CT con EC x 4 cicli - Taxolo x 12 sett. + Ormonoterapia TAM 20 mg/die x 5 aa.
La raditoreapia è da valutare a seguito di visita.
Anche se in attesa di completare la stadiazione, vi pongo i seguenti quesiti:
- Cosa significa che il carcinoma infiltrante è di isotipo non speciale?
- Inoltre è corretto che, anche se la neoplasia infiltra il derma papillare dell'area sottostante il capezzolo, il carcinoma sia stato classificato come un T1c e non un T4?
- Che cosa significano le sigle: T-04030 M-85003 G-C017?
- Che significato ha la presenza di invasione perineurale?
- Il Grado G3 e il linfonodo positivo rappresentano fattori molto infausti, è corretto?
- L'oncologo lo vedremo il 27/09 con tutti gli esami mancanti alla mano, ma sarà passato già troppo tempo dall'intervento per iniziare le cure?
Ringrazio cordialmente
Gaia
Tanti saluti
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
siamo in tensione per i prossimi esami per terminare la stadiazione...
Mio padre lamenta dei fastidi/dolori lievi alla schiena più o meno costanti da circa un mese e mezzo - è stato operato il 20 luglio (soprattutto quando sta molto in piedi, di notte non li sente). Possono essere dolori post-operatori o potrebbe essere il campanello di allarme per una diffusione alle ossa?
La scintigrafia la farà il 13 settembre.
Grazie ancora!
Grazie mille
Ecco di seguito gli esiti della scintigrafia ossea eseguita su mio papà (70 anni):
[... L'esame è stato condotto con tecnica total body...]
L'indagine scintigrafica documenta una disomogenea ipercaptazione del tracciante osteotropo a livello del rachide cervicale, di possibile natura artrosico-degenerativa ma in relazione al quesito di invio meritevole di controllo TC mirato.
Diffusa captazione alle maggiori articolazioni di verosimile significato artrosico-degenerativo. Non si segnalano ulteriori anomalie di distribuzione del radiofarmaco a livello dei restanti segmenti scheletrici.
Che cosa ne pensa?
Grazie molte Dottore!
"di possibile natura artrosico-degenerativa "
La scintigrafia e' molto sensibile, ma poco specifica quindi nel caso del papa' ha captato una lesione compatibile con l'eta' e che non sembra destare alcuna preoccupazione.
In altre parole occorre tener conto della elevata (probabile nel suo caso) di un falso positivo.
Ne vediamo tutti i giorni'
Faccia consultare l'esame al suo oncologo che decidera' per un eventuale approfondimento (TC).
Saluti
In ogni caso, da quanto ho potuto capire, generalmente le lesioni secondarie ossee si manifestano con la presenza di molteplici aree di iperattività. Se l'ipercaptazione del tracciante osteotropo è solo in un punto, verosimilmente è più probabile che sia una lesione di possibile natura artrosico-degenerativa. Corretto?
Grazie ancora!
Oggi abbiamo avuto l'incontro con l'oncologo (ovviamente è stato valutato di effettuare approfondimento con TC del rachide, esame che farà nei prossimi giorni) e vorrei sottoporle quanto ci è stato detto.
Inizialmente, dal consulto multidisciplinare all'interno della Brest Unit, e in attesa di terminare gli esami di stadiazione, era stata valutata la seguente proposta di terapia adiuvante: CT con EC x 4 cicli - Taxolo x 12 sett. + Ormonoterapia TAM 20 mg/die x 5 aa.
La raditoreapia da valutare.
Oggi, a seguito di visita e valutazione dei pregressi di mio papà, ci viene riferito che pensano di non fargli la chemioterapia ma solo radioterapia + terapia ormonale per i seguenti due motivi:
1) Biologia molto buona:
- Recettori per estrogeni: >99%
- Recettore per progesterone: 80%
- Frazione di proliferazione (indice Ki67): 3%
- Test per HER2: negativo (score 0 secondo linee guida ASCO-CAP 2013)
(anche se grading G3 e 1/6 linfonodi coinvolto).
2) Pregressi problemi di ulcere duodenali sanguinanti di mio papà; il primo ricovero nel 2002 con recidiva nel 2016 (curata endoscopicamente mediante l'applicazione di 5 clip metalliche). Mio padre è da anni in cura con gastroprotettori e non può assumere FANS.
La motivazione è che non vorrebbero creare un danno a mio padre con la chemioterapia che al momento non c'è: nuova ulcera sanguinante che dovrebbe portare conseguentemente all'interruzione della chemioterapia (quindi si renderebbe vana).
Secondo l'oncologo si avrebbero dei comparabili vantaggi di prevenzione solo con la terapia ormonale.
Lei cosa ne pensa?
Grazie dottore
Si ovviamente a radio+ormonoterapia
Quindi concordo per il no alla chemioterapia.
Di quanto parliamo dicendo che la copertura chemioterapica aumenterebbe di poco il tasso di sopravvivenza? Sostanzialmente mio papà è a rischio sopravvivenza per una possibile recidiva loco-regionale e per una diffusione secondaria della malattia giusto? Di che probabilità possiamo parlare?
Se non avvenissero questi episodi, essendo stato operato con mastectomia, potremmo definirlo "guarito"?
Grazie grazie grazie ancora!
Per il rischio di recidiva locale e' stata proposta la radioterapia
Per il secondo rischio e' proposta la ormonoterapia (si tratta di un tumore ormono-responsivo) .
Usare il termine "guarito" e' quanto mai impegnativo e occorrerebbe un volume e forse non basterebbe per correggere alcuni suoi pregiudizi su questa malattia derivati probabilmente da una esplorazione senza guida di informazioni sulla rete.
Nessuno puo' negare che la situazione sia complessa, ma CURABILE senza alcun dubbio.
Le suggerisco un differente approccio alla malattia, perché di cancro si guarisce, ma è più difficile guarire dalla seconda e più grave malattia che si accompagna ad esso : la paura del cancro !
Di questo ci occupiamo da anni nel mio blog RAGAZZE FUORI di SENO, cui partecipano anche molte figlie di madri ammalate e anche figli di padri ammmalati e diversi mariti
https://www.medicitalia.it/news/senologia/6986-blogterapia-ragazze-fuoridiseno-rfs-bilancio-al-sesto-anniversario.html
in cui e' possibile correggere molti dei suoi pregiudizi su ereditarieta', prevenzione, e soprattutto PAURE e DARE SEMPRE SPERANZA
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/4700-dare-sempre-speranza-i-fattori-predittivi-sono-una-mera-informazione-non-una-condanna.html
Se lo desidera (si presenti con un nome, anche fasullo) e dica pure che l'ho invitata io, cosi' puo' saltare tutti i preamboli ed entri nel nostro blog delle RAGAZZE FUORI DI SENO e Le prometto che non vi lasceremo soli.
RIASSUMA LA STORIA del padre e parli liberamente delle SUE PAURE senza remore..... e delle varie fasi dell'iter diagnostico e terapeutico che andra' ad affrontare (terapie, controlli) solitamente vissute come privo di nesso tra di loro, motivo questo generatore di ansie.
Gli ammalati di cancro le spiegheranno bene cosa voglia dire vivere senza alcuna necessita' di essere considerate "guarite"
Non c'e' differenza tra tumore della mammella maschile con quello femminile, anche se esiste il pregiudizio che non esista il tumore del seno maschile
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-890.html
Tra l'altro la sua partecipazione e' particolarmente gradita proprio perche' ci aiuterebbe a rompere il tabu' del tumore della mammella nei maschi
E aiuterebbe anche suo padre a non sentirsi come "un caso raro" quando sara' in sala di attesa dell'oncologia.
L'aspettiamo e Le ricordo che coperto da un nick potra' mantenere segreta la sua identita'
Nel frattempo ecco gli aggiornamenti, che ci lasciano un po' confusi: oggi ci chiamano per fissare un appuntamento martedì per ridiscutere il caso, ma ci anticipano che, a seguito di consulto tra il team, propongono comunque un percorso di chemioterapia che ha differenti effetti collaterali rispetto al percorso inizialmente ipotizzato (la terapia adiuvante proposta era CT con EC x 4 cicli - Taxolo x 12 sett.) per poi proseguire con la ormonoterapia. Di che cura può trattarsi?Ne esiste un tipo che potrebbe farci stare più tranquilli con il problema di mio papà?E ancora... Non sta passando troppo tempo dall'intervento effettuato il 20/07?Saremmo in linea coi tempi per iniziare la chemioterapia?
Che cosa ne pensa?
As usual, grazie grazie!
1) il mio parere potrebbe indurla a decisioni su una terapia cosi' impegnativa e questo a distanza non e' consentito senza una verifica diretta reale. Non consentito nel senso proprio di categoricamente vietato
2) Posso solo ribadire quanto gia' espresso sul criterio "empatico" (trattare il paziente come se fosse il proprio padre.) di fare un bilancio rischi/benefici non tenendo conto della eta' anagrafica del paziente ma delle sue condizioni generali (+patologie concomitanti).
E credo che il team ne abbia tenuto conto "ma ci anticipano che, a seguito di consulto tra il team...."
Traducendo dal medichese in italiano vuol dire che un paziente di 70 anni e' in grado di affrontare una terapia
di tal fatta se in buone condizioni.
Diverso atteggiamento se avesse avuto 60 (non 70) ma in condizioni precarie.
In questi casi non puo' prendersi tutta Lei la responsabilita', si suole sentire un altro parere oncologico (io sono specialista anche in oncologia, ma in realta' faccio il chirurgo oncologo) magari in un centro di eccellenza e...poi non pensarci piu' : ci si fida e basta.
In caso contrario sara' attanagliato dai sensi di colpa "vorrei fare il massimo disponibile per mio padre"
Spero di non essermi....sottratto (^_____^)
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