Carcinoma duttale
Buongiorno, scrivo per chiedere informazioni sulla prognosi, sulla probabilità di sviluppare recidive e se ho possibilità concrete di guarigione per un carcinoma duttale al seno sx di circa 5 cm operato con mastectomia radicale e dissezione ascellare presso lo IEO di Milano il 12/04/17.
Riporto la diagnosi postoperatoria:
Carcinoma duttale a medio grado di differenziazione con estesa invasione vascolare peritumorale. Restante parechima esente da neoplasia. Mestastasi linfonodali al linfonodo sentinella, a 1 linfonodo di primo livello, 2 linfonodi di secondo livello e un linfonodo di terzo livello. pT3,pN2 G2.
Caratteristiche biologiche: ER 95%, PgR 90%, ki-67 16% her2/neu negativo (score 1+). CA 15-3: 17u/ml.
Aggiungo che è stata consigliata radioterapia e chemioterapia secondo schema EC (o AC) per 4 cicli seguito da paclitaxel per 12 settimane e trattamento endocrino per 5 anni con Letrozolo.
La PET eseguita il 28/03/17 non rileva nulla oltre alla nota lesione al seno sx.
Grazie a chi volesse rispondere, sono preoccupata.
Riporto la diagnosi postoperatoria:
Carcinoma duttale a medio grado di differenziazione con estesa invasione vascolare peritumorale. Restante parechima esente da neoplasia. Mestastasi linfonodali al linfonodo sentinella, a 1 linfonodo di primo livello, 2 linfonodi di secondo livello e un linfonodo di terzo livello. pT3,pN2 G2.
Caratteristiche biologiche: ER 95%, PgR 90%, ki-67 16% her2/neu negativo (score 1+). CA 15-3: 17u/ml.
Aggiungo che è stata consigliata radioterapia e chemioterapia secondo schema EC (o AC) per 4 cicli seguito da paclitaxel per 12 settimane e trattamento endocrino per 5 anni con Letrozolo.
La PET eseguita il 28/03/17 non rileva nulla oltre alla nota lesione al seno sx.
Grazie a chi volesse rispondere, sono preoccupata.
[#1]
Lei è seguita in un centro di alto flusso, di valida autorità scientifica...la guarigione si può ipotizzare o se ne può parlare solo dopo i 5 anni e cmq nella letteratura ci sono casi anomali...la terapia impostata mi sembra adeguata... non ho capito però la sua età e se in menopausa e non ha specificato se il test HER2 è stato ripetuto o meno per verificare ev possibilità di aggiunta di herceptin. In ogni caso, continui con il calendario così prestabilito.La cosa accettabile è che comunque sia Recettori ormonali +... Buona fortuna!
Dr.ssa mariagiovanna fava
[#2]
Utente
Ho 57 anni, in menopausa da circa 8 anni, lo stato di HER2 credo sia stato definitivamente ritenuto negativo, so che per parlare di guarigione bisogna aspettare almeno 5 anni, ma secondo lei ci sono buone possibilità o devo accettare che prima o poi la malattia tornerà?
La chemio che dovrò affrontare è abbastanza dura, ma serivirà effettivamente oppure allungherà solo di qualche mese la "sopravvivenza"?
Ringrazio sentitamente.
La chemio che dovrò affrontare è abbastanza dura, ma serivirà effettivamente oppure allungherà solo di qualche mese la "sopravvivenza"?
Ringrazio sentitamente.
[#3]
>> so che per parlare di guarigione bisogna aspettare almeno 5 anni, ma secondo lei ci sono buone possibilità o devo accettare che prima o poi la malattia tornerà?>>
Con tale approccio è molto probabile che non morirà di cancro, ma certamente a causa della seconda e più grave malattia che si accompagna al cancro : LA PAURA DEL CANCRO ! (^___^).
Il quadro che ha allegato senz'altro presenta diversi fattori prognostici sfavorevoli (N*, T3,...), ma anche diversi fattori biologici favorevoli (recettori +, indice di proliferazione basso....).
I fattori prognostici sono solo una mera informazione e non certo una condanna. Vuole aspettare i 5 anni per tranquillizzarsi ???
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/4700-dare-sempre-speranza-i-fattori-predittivi-sono-una-mera-informazione-non-una-condanna.html
E' molto probabile che con le terapie eseguite e quelle precauzionali adiuvanti possa guarire, ma occorre anche ALTRO (e parliamo di altri fattori neanche del tutto conosciuti).
Avendo accettato il programma terapeutico (condivisibile) ora è tempo, senza aspettare di rovinare la sua esistenza per 5 anni, di occuparsi della seconda e più grave malattia : LA PAURA DEL TUMORE, quella che sospende la vita.
C'è la possibilità di curarsi come sta già facendo e riprendersi in mano la vita contemporaneamente
https://www.medicitalia.it/news/senologia/6986-blogterapia-ragazze-fuoridiseno-rfs-bilancio-al-sesto-anniversario.html
Le ho allegato il link del mio blog frequentato da compagne di avventura (quasi tutte tripli negativi) con prognosi molto più sfavorevoli della sua e in barba alle statistiche sono vive e VEGETE dopo diversi anni dalla scoperta della malattia.
se Le fa piacere può raccontarci presentandosi con un nome (anche fasullo) la sua interessante storia per sommi capi e le sue compagne di avventura sapranno indicarle come fare ad aggiungere l'ALTRO alle terapie tradizionali per poterla seguire nelle varie fasi dell'iter terapeutico (compresi effetti collaterali delle terapie)
Scriva pure che l'ho invitata io, così può risparmiare i preamboli della presentazione
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-712.html
Tanti saluti
Con tale approccio è molto probabile che non morirà di cancro, ma certamente a causa della seconda e più grave malattia che si accompagna al cancro : LA PAURA DEL CANCRO ! (^___^).
Il quadro che ha allegato senz'altro presenta diversi fattori prognostici sfavorevoli (N*, T3,...), ma anche diversi fattori biologici favorevoli (recettori +, indice di proliferazione basso....).
I fattori prognostici sono solo una mera informazione e non certo una condanna. Vuole aspettare i 5 anni per tranquillizzarsi ???
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/4700-dare-sempre-speranza-i-fattori-predittivi-sono-una-mera-informazione-non-una-condanna.html
E' molto probabile che con le terapie eseguite e quelle precauzionali adiuvanti possa guarire, ma occorre anche ALTRO (e parliamo di altri fattori neanche del tutto conosciuti).
Avendo accettato il programma terapeutico (condivisibile) ora è tempo, senza aspettare di rovinare la sua esistenza per 5 anni, di occuparsi della seconda e più grave malattia : LA PAURA DEL TUMORE, quella che sospende la vita.
C'è la possibilità di curarsi come sta già facendo e riprendersi in mano la vita contemporaneamente
https://www.medicitalia.it/news/senologia/6986-blogterapia-ragazze-fuoridiseno-rfs-bilancio-al-sesto-anniversario.html
Le ho allegato il link del mio blog frequentato da compagne di avventura (quasi tutte tripli negativi) con prognosi molto più sfavorevoli della sua e in barba alle statistiche sono vive e VEGETE dopo diversi anni dalla scoperta della malattia.
se Le fa piacere può raccontarci presentandosi con un nome (anche fasullo) la sua interessante storia per sommi capi e le sue compagne di avventura sapranno indicarle come fare ad aggiungere l'ALTRO alle terapie tradizionali per poterla seguire nelle varie fasi dell'iter terapeutico (compresi effetti collaterali delle terapie)
Scriva pure che l'ho invitata io, così può risparmiare i preamboli della presentazione
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-712.html
Tanti saluti
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#4]
Utente
Grazie Dottore,
Vorrei chiedere delle spiegazioni che siano più tecniche e mi facciano capire bene a cosa servono e come lavorano i farmaci previsti nella terapia che mi hanno consigliato:
- se il 95% delle cellule è estrogeni dipendente e risponde alla terapia ormonale, perché devo fare chemio?
- la terapia ormonale rallenta lo sviluppo o distrugge le cellule con i relativi recettori?
- la chemio è risolutiva o rischia di rendere eventuali cellule residue più aggressive?
- leggendo in rete il paclitaxel viene dato in caso di malattia metastatica, per fortuna non è il mio caso, perché me lo consigliano per 12 settimane?
- la chemioterapia, otmoniterapia e radio di quanto abbassano il rischio di eventuali recidive?
Grazie di cuore
Vorrei chiedere delle spiegazioni che siano più tecniche e mi facciano capire bene a cosa servono e come lavorano i farmaci previsti nella terapia che mi hanno consigliato:
- se il 95% delle cellule è estrogeni dipendente e risponde alla terapia ormonale, perché devo fare chemio?
- la terapia ormonale rallenta lo sviluppo o distrugge le cellule con i relativi recettori?
- la chemio è risolutiva o rischia di rendere eventuali cellule residue più aggressive?
- leggendo in rete il paclitaxel viene dato in caso di malattia metastatica, per fortuna non è il mio caso, perché me lo consigliano per 12 settimane?
- la chemioterapia, otmoniterapia e radio di quanto abbassano il rischio di eventuali recidive?
Grazie di cuore
[#5]
Utente
Buongiorno Dottori,
Come già detto ho subito mastectomia più dissezione ascellare allo IEO, ho da poco concluso il terzo ciclo EC, volevo chiedere:
- Di solito mi iniettano il medicinale rosso attraverso una flebo facendola scorrere lentamente mentre al terzo ciclo me lo hanno iniettato direttamente, cambia l'efficacia a seconda del metodo utilizzato?
- Gli altri due cicli non ho avuto particolari effetti collaterali ma questa volta mi si gonfiato il petto dal lato del seno operato, è un effetto che può portare la chemio? Sono preoccupata possa dipendere da qualche cellula malata e non rimossa...
Grazie a chi volesse rispondere
Come già detto ho subito mastectomia più dissezione ascellare allo IEO, ho da poco concluso il terzo ciclo EC, volevo chiedere:
- Di solito mi iniettano il medicinale rosso attraverso una flebo facendola scorrere lentamente mentre al terzo ciclo me lo hanno iniettato direttamente, cambia l'efficacia a seconda del metodo utilizzato?
- Gli altri due cicli non ho avuto particolari effetti collaterali ma questa volta mi si gonfiato il petto dal lato del seno operato, è un effetto che può portare la chemio? Sono preoccupata possa dipendere da qualche cellula malata e non rimossa...
Grazie a chi volesse rispondere
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.4k visite dal 27/04/2017.
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