Mastectomia bilaterale+svuotamento cavo ascellare
Buonasera,
mi rivolgo a voi in seguito alla lettura dell'articolo al link http://www.pharmastar.it/news/dolore/cancro-al-seno-il-dolore-post-mastectomia-e-una-questione-genetica-16309 perché non so più che fare.
Mia madre, 52 anni e con una ex quinta di reggiseno, ha subito un intervento di mastectomia bilaterale e svuotamento del cavo ascellare dieci giorni fa. Siamo tutti in apprensione perché nonostante assuma Tachidol tre volte al giorno per tenere sotto controllo il dolore + antibiotico Augmentin sempre tre volte al giorno, spesso l'antidolorifico dà effetti molto blandi e non riduce in maniera apprezzabile il dolore. In più da 3 giorni ha una lieve febbre che si presenta per circa un'ora al giorno. Oggi peró è salita a 38º e ci siamo spaventati. Nonostante le varie visite di controllo, praticamente giornaliere dopo la dimissione dal ricovero, nonché faticose perchè mia madre fatica ancora anche solo a fare due passi, sia i chirurghi che gli infermieri confermano che le ferite "sono belle" e insistono a dirci di non allarmarci in quanto i dolori, i bruciori e la febbre sarebbero tutti sintomi normali dopo un intervento così importante. La nostra impressione è che stiano sottovalutando il problema.
Ho letto di donne che hanno subíto lo stesso identico intervento e sono persino tornate a lavorare una settimana dopo. Per mia madre sarebbe impensabile.
La terapia personalizzata di cui si parla nell'articolo che vi ho riportato sembrerebbe la soluzione, ma non sapremmo come accedervi. I sintomi sono: dolore e bruciore diffuso internamente a tutta la parte del torace e della costola sinistra, oltre a tutto il braccio sinistro (dove è stato effettuato lo svuotamento), non sono presenti gonfiori e un drenaggio su 4 è ancora presente. Mia madre è talmente dolorante che non ha nemmeno la forza di andare al pronto soccorso.
Cosa ci suggerireste di fare?
Grazie e buona serata
Gianluca
mi rivolgo a voi in seguito alla lettura dell'articolo al link http://www.pharmastar.it/news/dolore/cancro-al-seno-il-dolore-post-mastectomia-e-una-questione-genetica-16309 perché non so più che fare.
Mia madre, 52 anni e con una ex quinta di reggiseno, ha subito un intervento di mastectomia bilaterale e svuotamento del cavo ascellare dieci giorni fa. Siamo tutti in apprensione perché nonostante assuma Tachidol tre volte al giorno per tenere sotto controllo il dolore + antibiotico Augmentin sempre tre volte al giorno, spesso l'antidolorifico dà effetti molto blandi e non riduce in maniera apprezzabile il dolore. In più da 3 giorni ha una lieve febbre che si presenta per circa un'ora al giorno. Oggi peró è salita a 38º e ci siamo spaventati. Nonostante le varie visite di controllo, praticamente giornaliere dopo la dimissione dal ricovero, nonché faticose perchè mia madre fatica ancora anche solo a fare due passi, sia i chirurghi che gli infermieri confermano che le ferite "sono belle" e insistono a dirci di non allarmarci in quanto i dolori, i bruciori e la febbre sarebbero tutti sintomi normali dopo un intervento così importante. La nostra impressione è che stiano sottovalutando il problema.
Ho letto di donne che hanno subíto lo stesso identico intervento e sono persino tornate a lavorare una settimana dopo. Per mia madre sarebbe impensabile.
La terapia personalizzata di cui si parla nell'articolo che vi ho riportato sembrerebbe la soluzione, ma non sapremmo come accedervi. I sintomi sono: dolore e bruciore diffuso internamente a tutta la parte del torace e della costola sinistra, oltre a tutto il braccio sinistro (dove è stato effettuato lo svuotamento), non sono presenti gonfiori e un drenaggio su 4 è ancora presente. Mia madre è talmente dolorante che non ha nemmeno la forza di andare al pronto soccorso.
Cosa ci suggerireste di fare?
Grazie e buona serata
Gianluca
[#1]
Seguirei le indicazioni dei curanti ovviamente e sottoporrei a loro lo studio che ci ha allegato. La gestione del dolore non è solo un problema da medicalizzare (=farmaci), ma da integrare sotto l'aspetto psicologico.
Le consiglierei un differente approccio.
Ora che ci siamo messi alle spalle la cura chirurgica del tumore occorre affrontare la seconda e più grave malattia : LA PAURA DEL TUMORE.
Non sottovaluti la componente depressiva che segue inevitabilmente alla scoperta della malattia. E Lei senz'altro può aiutare la sua mamma a riprendersi in mano la vita a poco a poco.
Nel mio blog abbiamo numerosi figli che scrivono per la mamma ed avere preziosi consigli pratici lungo il percorso terapeutico
https://www.medicitalia.it/news/senologia/6986-blogterapia-ragazze-fuoridiseno-rfs-bilancio-al-sesto-anniversario.html
se Le fa piacere può raccontarci presentandosi con un nome (anche fasullo) la sua interessante storia per sommi capi e le donne che hanno subito esperienze analoghe sapranno indicarle come fare
Scriva pure che l'ho invitata io, così salterà tutti i preamboli della presentazione
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-708.html
Le assicuro che non se ne pentirà.
Tanti saluti
Salvo Catania
Le consiglierei un differente approccio.
Ora che ci siamo messi alle spalle la cura chirurgica del tumore occorre affrontare la seconda e più grave malattia : LA PAURA DEL TUMORE.
Non sottovaluti la componente depressiva che segue inevitabilmente alla scoperta della malattia. E Lei senz'altro può aiutare la sua mamma a riprendersi in mano la vita a poco a poco.
Nel mio blog abbiamo numerosi figli che scrivono per la mamma ed avere preziosi consigli pratici lungo il percorso terapeutico
https://www.medicitalia.it/news/senologia/6986-blogterapia-ragazze-fuoridiseno-rfs-bilancio-al-sesto-anniversario.html
se Le fa piacere può raccontarci presentandosi con un nome (anche fasullo) la sua interessante storia per sommi capi e le donne che hanno subito esperienze analoghe sapranno indicarle come fare
Scriva pure che l'ho invitata io, così salterà tutti i preamboli della presentazione
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-708.html
Le assicuro che non se ne pentirà.
Tanti saluti
Salvo Catania
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3k visite dal 21/04/2017.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Tumore al seno
Il tumore al seno è il cancro più diffuso in Italia: quali sono i fattori di rischio e come fare prevenzione? Sintomi, diagnosi e cura del carcinoma mammario.