Dubbio eco addome alto dopo cancro al seno
Gentilissimi professionisti,
vi scrivo per dipanare un dubbio che mi attanaglia.
In seguito a mastectomia nipple sparing eseguita a gennaio (2cm,g3, est90%, prg80% ki67 23%, her2 1+, dissezione ascellare con solo linfonodo sentinella positivo, invasione vascolare estesa) ho eseguito tutti gli esami di stadiazione nonostante la terapia mi sia già stata prescritta. ETV, scintigrafia ossea e RX torace tutto ok. Per il medico tutto ok anche l'eco addome alto seppur sia presente una postilla che così recita: 'non si apprezzano alterazioni focali a sede epatica. Si segnala ipoecogenicità rotondeggiante di circa 5mm compatibile in prima ipotesi con formazione microcistica'
L'ecografista ha detto che è una ciste d'acqua e dalla conformazione ritiene che sia lì da quando sono nata.
Mi chiedo, non sarebbe meglio approfondire la natura di questo mezzo centimetro scuro che tanto mi terrorizza? Dopodomani inizierò la chemio e vorrei quantomeno sapere cosa contiene il mio corpo prima di prepararmi alla lotta..
Grazie mille per le possibili risposte
vi scrivo per dipanare un dubbio che mi attanaglia.
In seguito a mastectomia nipple sparing eseguita a gennaio (2cm,g3, est90%, prg80% ki67 23%, her2 1+, dissezione ascellare con solo linfonodo sentinella positivo, invasione vascolare estesa) ho eseguito tutti gli esami di stadiazione nonostante la terapia mi sia già stata prescritta. ETV, scintigrafia ossea e RX torace tutto ok. Per il medico tutto ok anche l'eco addome alto seppur sia presente una postilla che così recita: 'non si apprezzano alterazioni focali a sede epatica. Si segnala ipoecogenicità rotondeggiante di circa 5mm compatibile in prima ipotesi con formazione microcistica'
L'ecografista ha detto che è una ciste d'acqua e dalla conformazione ritiene che sia lì da quando sono nata.
Mi chiedo, non sarebbe meglio approfondire la natura di questo mezzo centimetro scuro che tanto mi terrorizza? Dopodomani inizierò la chemio e vorrei quantomeno sapere cosa contiene il mio corpo prima di prepararmi alla lotta..
Grazie mille per le possibili risposte
[#1]
L'ecografia addome fa parte del completamento delle indagini di stadiazione. Il referto riportato mi farebbe dormire sonni tranquilli, poiché dalla descrittiva sembra proprio una cisti, reperto occasionale che Lei non sapeva di avere finchè non si è sottoposta a controllo ecografico. Le cisti sono cose benigne...se avesse avuto dei dubbi, sono sicura che il suo stesso oncologo o radiologo la avrebbero indirizzata ad una indagine di livello superiore...approfitto della sua domanda per inviare un messaggio di rassicurazione per tutti gli utenti...in Italia ,benché ne dicano i giornali e gli avvocati, abbiamo un buon sistema didattico e ottime scuole di specializzazione, i medici italiani sono molto stimati e richiesti all'estero...la eccessiva scrupolosa dedizione ecografica del suo radiologo la dovrebbe solo tranquillizzare!!!
In ogni caso segua in modo certosino tutte le raccomandazioni del suo oncologo, le terapie e i follow-up di controllo e monitoraggio successivo!!!
In ogni caso segua in modo certosino tutte le raccomandazioni del suo oncologo, le terapie e i follow-up di controllo e monitoraggio successivo!!!
Dr.ssa mariagiovanna fava
[#2]
Utente
Grazie dottoressa,
la sua è stata una risposta molto cortese ed esplicativa. Abbasso il capo di fronte alle capacità professionali dei nostri medici, purtroppo però certe condizioni emotive, come le sarà facile intuire, destabilizzano facilmente l'elaborazione logica dei fatti.. e ci si trova ad aver bisogno di conferme, e altre conferme, e altre ancora.
Grazie mille per il suo tempo
la sua è stata una risposta molto cortese ed esplicativa. Abbasso il capo di fronte alle capacità professionali dei nostri medici, purtroppo però certe condizioni emotive, come le sarà facile intuire, destabilizzano facilmente l'elaborazione logica dei fatti.. e ci si trova ad aver bisogno di conferme, e altre conferme, e altre ancora.
Grazie mille per il suo tempo
[#3]
1) Da quanto descrive non ci sono dubbi che si tratti di una cisti. Non ci occuperemmo neanche delle cisti se non esistesse ben altra patologia.
Verissimo che l'ecografia sia un esame operatore-dipendente, e a Milano per gli ecografisti dedicati alla mammella il livello è medio-alto, ma non certo per avere perplessità su una semplice cisti.
2) "Dopodomani inizierò la chemio e vorrei quantomeno sapere cosa contiene il mio corpo prima di prepararmi alla lotta.. "
Intervengo per dirle che non ci sia nessuna lotta in vista e considero non del tutto corretto questo approccio "guerresco", anche perché la forza ed il coraggio non possiamo inventarceli.
Il tumore è una malattia curabile e ancor di più per i fattori prognostici, in gran parte favorevoli, che allega.
C'è una malattia ancora più insidiosa e meno curabile del cancro ed è la paura del cancro, che abbiamo tutti anche quelli che non l'hanno mai avuto come me. Il segnale per Lei si evince da un allarme per una semplice cisti. Le altre paure si possono facilmente immaginare perché sono normali ed adattive, ma non si può far finta che "non sia successo nulla ".
Se si presenta con un nome (anche fasullo) nel Blog Ragazze Fuori di seno (e dica pure che l'ho invitata io, così salta i preamboli) potrà condividere con altre compagne di avventura le fasi della terapia che sta per affrontare (eventuali effetti collaterali e come dicevo la paura della paura ) Ecco il blog....l'aspettiamo
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-661.html
---------------------------------------------------------------
Non potendo leggere tutti i 10.000 commenti se se ne vuole intanto fare una idea legga
https://www.medicitalia.it/news/senologia/6986-blogterapia-ragazze-fuoridiseno-rfs-bilancio-al-sesto-anniversario.html
Verissimo che l'ecografia sia un esame operatore-dipendente, e a Milano per gli ecografisti dedicati alla mammella il livello è medio-alto, ma non certo per avere perplessità su una semplice cisti.
2) "Dopodomani inizierò la chemio e vorrei quantomeno sapere cosa contiene il mio corpo prima di prepararmi alla lotta.. "
Intervengo per dirle che non ci sia nessuna lotta in vista e considero non del tutto corretto questo approccio "guerresco", anche perché la forza ed il coraggio non possiamo inventarceli.
Il tumore è una malattia curabile e ancor di più per i fattori prognostici, in gran parte favorevoli, che allega.
C'è una malattia ancora più insidiosa e meno curabile del cancro ed è la paura del cancro, che abbiamo tutti anche quelli che non l'hanno mai avuto come me. Il segnale per Lei si evince da un allarme per una semplice cisti. Le altre paure si possono facilmente immaginare perché sono normali ed adattive, ma non si può far finta che "non sia successo nulla ".
Se si presenta con un nome (anche fasullo) nel Blog Ragazze Fuori di seno (e dica pure che l'ho invitata io, così salta i preamboli) potrà condividere con altre compagne di avventura le fasi della terapia che sta per affrontare (eventuali effetti collaterali e come dicevo la paura della paura ) Ecco il blog....l'aspettiamo
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-661.html
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Non potendo leggere tutti i 10.000 commenti se se ne vuole intanto fare una idea legga
https://www.medicitalia.it/news/senologia/6986-blogterapia-ragazze-fuoridiseno-rfs-bilancio-al-sesto-anniversario.html
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#4]
Utente
Buon pomeriggio Dott. Catania.
Perdoni il ritardo.. avendomi incuriosito molto il suo approccio alla malattia, ho preferito 'conoscerla' meglio leggendo parte delle discussioni alle quali ha partecipato prima di risponderle. La sua sensibilità è davvero rara e, immagino, spesso necessaria per chi si trova a dover affrontare questo genere di problematiche, ma per quanto mi riguarda vivo quest'esperienza come una vera e propria lotta. Faccio cose che in condizioni normali non farei, dovrò sopportare situazioni che non affronterei mai se non dietro feroci costrizioni 'statistiche', e la statistica la conosco bene perché è una delle discipline che utilizzo ogni giorno per esigenze professionali. La prognosi, nel mio caso, diventa favorevole solo quando è rapportata a condizioni peggiori ma in analisi casistica sappiamo bene quanto l'invasione vascolare, il grading e l'interessamento linfonodale siano fattori negativi piuttosto determinanti. Le prospettive sono 10 anni di terapia ormonale con analoghi e anti estrogeni in simultanea, 4 cicli di ac ogni 21 giorni e metronomica settimanale di taxolo per 12 somministrazioni. A 40 anni di età, in una donna senza familiarità, attiva e salutista.. Ecco, mi guardo intorno e penso a tutto questo come a una guerra di difesa, dove le mie scelte sono determinate dal valore di quello che voglio salvare (figli in primis) e mi preparo alla lotta consapevole di poterla anche perdere ma senza cedere alla frustrazione. Semplicemente perché ho accettato quello che è successo come qualcosa che non ho potuto determinare, ma che posso affrontare e, speriamo, rendere ininfluente per il mio futuro.
A breve seguirò il suo consiglio ed entrerò a far parte del forum.
Grazie ancora per il tempo che dedica a tutte noi.
Perdoni il ritardo.. avendomi incuriosito molto il suo approccio alla malattia, ho preferito 'conoscerla' meglio leggendo parte delle discussioni alle quali ha partecipato prima di risponderle. La sua sensibilità è davvero rara e, immagino, spesso necessaria per chi si trova a dover affrontare questo genere di problematiche, ma per quanto mi riguarda vivo quest'esperienza come una vera e propria lotta. Faccio cose che in condizioni normali non farei, dovrò sopportare situazioni che non affronterei mai se non dietro feroci costrizioni 'statistiche', e la statistica la conosco bene perché è una delle discipline che utilizzo ogni giorno per esigenze professionali. La prognosi, nel mio caso, diventa favorevole solo quando è rapportata a condizioni peggiori ma in analisi casistica sappiamo bene quanto l'invasione vascolare, il grading e l'interessamento linfonodale siano fattori negativi piuttosto determinanti. Le prospettive sono 10 anni di terapia ormonale con analoghi e anti estrogeni in simultanea, 4 cicli di ac ogni 21 giorni e metronomica settimanale di taxolo per 12 somministrazioni. A 40 anni di età, in una donna senza familiarità, attiva e salutista.. Ecco, mi guardo intorno e penso a tutto questo come a una guerra di difesa, dove le mie scelte sono determinate dal valore di quello che voglio salvare (figli in primis) e mi preparo alla lotta consapevole di poterla anche perdere ma senza cedere alla frustrazione. Semplicemente perché ho accettato quello che è successo come qualcosa che non ho potuto determinare, ma che posso affrontare e, speriamo, rendere ininfluente per il mio futuro.
A breve seguirò il suo consiglio ed entrerò a far parte del forum.
Grazie ancora per il tempo che dedica a tutte noi.
[#5]
In letteratura vengono riportati più casi in cui si incoraggia la strategia "guerresca" di Forza e Coraggio alla scoperta della malattia. Ma si tratta di riscontri "a breve". Quelli che hanno mostrato risultati a lungo termine, finalizzati a riprendersi la propria vita , sospesa dalle paure, chiamano in causa invece la FORZA DELLA FRAGILITA'
Non è una lotta contro un fantasma che ci tormenta e ci rincorre, che spiegherebbe un assetto, ripeto, guerresco.
Per prima cosa occorre "lavorare su di sé"
Legga i primi commenti di chi questo percorso l'ha già iniziato
https://www.medicitalia.it/news/senologia/6986-blogterapia-ragazze-fuoridiseno-rfs-bilancio-al-sesto-anniversario.html
Non è una lotta contro un fantasma che ci tormenta e ci rincorre, che spiegherebbe un assetto, ripeto, guerresco.
Per prima cosa occorre "lavorare su di sé"
Legga i primi commenti di chi questo percorso l'ha già iniziato
https://www.medicitalia.it/news/senologia/6986-blogterapia-ragazze-fuoridiseno-rfs-bilancio-al-sesto-anniversario.html
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 11.2k visite dal 05/03/2017.
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