Radioterapia dopo Mastectomia
Buonasera,
scrivo perché ho un grande dubbio sulla Radioterapia che mi è stata indicata dopo l'intervento di mastectomia.
L'anamnesi e' la seguente:
luglio 2016 - carcinoma duttale infiltrante, G3, ER e PgR negativi, Her-2 positivo 3+, KI-67 35%, 5 cm di diametro, citologico di linfonodo del cavo ascellare positivo (C5)
agosto-novembre 2016 - chemio neoadiuvante 4 cicli pertuzumab + trastuzumab + docetaxel da CVP
dicembre 2016 - mastectomia nipple sparing destra,, biopsia del linfonodo sentinella e ricostruzione con espansore
diagnosi istopatologica: focolai di carcinoma duttale (diametro massimo 0,' cm) con prevalente componente intraduttale di tipo cibriforme e solido con necrosi, con estesa invasione vascolare e associati ad estesa fibrosi stromale. Cellularità neoplastica residua complessiva: 30%, percentuale di componente in situ: 80%, linfonodo intramammario e linfonodi sentinella esenti da metastasi. Tessuto retroareale esente da neoplasia. Presenza di estesi artefatti di tipo coagulativo.
Programma proposto:
- trattamento chemioterapico adiuvante secondo schema EC o AC x 3 cicli seguito da trastuzumab a completamento di 12 mesi;
- radioterapia locoregionale.
La chemioterapia adiuvante la sto già eseguendo, sono al 2 ciclo dello schema EC, in merito alla radioterapia, che è in programmazione, ho alcune perplessità. In un tipo di tumore come il mio e dopo mastectomia quanto può incidere la RT nell'evitare una recidiva? E' vero che sono ancora in corso studi che possano dimostrare l'effettiva efficacia? Avrei piacere avere un vostro parere, il secondo oncologo/radioterapista che ho consultato non si è dimostrato così decisionista come il primo.
Grazie
scrivo perché ho un grande dubbio sulla Radioterapia che mi è stata indicata dopo l'intervento di mastectomia.
L'anamnesi e' la seguente:
luglio 2016 - carcinoma duttale infiltrante, G3, ER e PgR negativi, Her-2 positivo 3+, KI-67 35%, 5 cm di diametro, citologico di linfonodo del cavo ascellare positivo (C5)
agosto-novembre 2016 - chemio neoadiuvante 4 cicli pertuzumab + trastuzumab + docetaxel da CVP
dicembre 2016 - mastectomia nipple sparing destra,, biopsia del linfonodo sentinella e ricostruzione con espansore
diagnosi istopatologica: focolai di carcinoma duttale (diametro massimo 0,' cm) con prevalente componente intraduttale di tipo cibriforme e solido con necrosi, con estesa invasione vascolare e associati ad estesa fibrosi stromale. Cellularità neoplastica residua complessiva: 30%, percentuale di componente in situ: 80%, linfonodo intramammario e linfonodi sentinella esenti da metastasi. Tessuto retroareale esente da neoplasia. Presenza di estesi artefatti di tipo coagulativo.
Programma proposto:
- trattamento chemioterapico adiuvante secondo schema EC o AC x 3 cicli seguito da trastuzumab a completamento di 12 mesi;
- radioterapia locoregionale.
La chemioterapia adiuvante la sto già eseguendo, sono al 2 ciclo dello schema EC, in merito alla radioterapia, che è in programmazione, ho alcune perplessità. In un tipo di tumore come il mio e dopo mastectomia quanto può incidere la RT nell'evitare una recidiva? E' vero che sono ancora in corso studi che possano dimostrare l'effettiva efficacia? Avrei piacere avere un vostro parere, il secondo oncologo/radioterapista che ho consultato non si è dimostrato così decisionista come il primo.
Grazie
[#1]
Sì è un tema controverso ed ogni caso è a sé.
Nel senso che è impossibile a distanza (oltre che vietato) influenzare una decisione così importante.
Fosse una mia familiare farei fare una valutazione da un radioterapista, che a sua volta potrebbe contattare il chirurgo per valutare rischi(=esisti radioterapia)/ vantaggi della radioterapia dopo mastectomia.
In linea generale si può solo dire che una mastectomia non azzera del tutto il rischio di una recidiva o di un nuovo tumore, ma non sempre fare di più corrisponde a fare il meglio per il paziente.
La inviterei a discutere (copia-incolla) la sua richiesta con le nostre Ragazze Fuori di seno su
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-628.html
Si presenti con un nome (anche non vero) e senz'altro ci sarà qualche contributo utile per Lei.
Tanti saluti
Salvo Catania
Nel senso che è impossibile a distanza (oltre che vietato) influenzare una decisione così importante.
Fosse una mia familiare farei fare una valutazione da un radioterapista, che a sua volta potrebbe contattare il chirurgo per valutare rischi(=esisti radioterapia)/ vantaggi della radioterapia dopo mastectomia.
In linea generale si può solo dire che una mastectomia non azzera del tutto il rischio di una recidiva o di un nuovo tumore, ma non sempre fare di più corrisponde a fare il meglio per il paziente.
La inviterei a discutere (copia-incolla) la sua richiesta con le nostre Ragazze Fuori di seno su
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-628.html
Si presenti con un nome (anche non vero) e senz'altro ci sarà qualche contributo utile per Lei.
Tanti saluti
Salvo Catania
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.3k visite dal 13/02/2017.
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