Referto dubbio microcalcificazioni
Buonasera dott.,mi permetto di disturbarla per una consulenza su questo referto mammografico ed ecografico di mia mamma,anni 60,asintomatica e con nessun caso tumorale in famiglia."RISPETTO AL PRECEDENTE CONTROLLO DEL 2006 SI OSSERVA A DESTRA IN Q1,LA COMPARSA DI MICRO CALCIFICAZIONI RAGGRUPPATE DI ASPETTO INTERMEDIO INTERESSANTI UN'AREA DI 5X4 MM CIRCA,LOCALIZZATA A CIRCA 5 CM LATERALMENTE RISPETTO AL CAPEZZOLO,2 CM CIRCA CRANIALMENTE RISPETTO ALLA LINEA EQUATORIALE. qUALCHE ALTRA PICCOLA CALCIFICAZIONE ISOLATA E' PRESENTE MEDIALMENTE E CAUDELMENTE ALLE PRIME,SEMPRE A DESTRA.IL CONTROLLO ECOMATOGRAFICO MIRATO A DESTRA,EVIDENZIA,NELLA PRESUNTA SEDE DELLE MICROCALCIFIC,UN'AREA IPOECOGENA DEL MAGGIO DIAMETRO DI 5-6 MM CON ATTENUAZIONI DEGLI ULTRASUONI A PROFILI IRREGOLARI.NNON SI OSSERVANO ALTRI REPERTI BILATERALMENTE.CONCLUSIONI:REPERTO DUBBIO A DX PER COMPARSA DI MICROCALCIFICAZIONI IN Q1(R4)NON SICURAMENTE CORRISPONDENTE ALL'IMMAGINI ECOMATOGRAFICA NELLO STESSO QUADRANTE(E 4).Tra 8 giorni fara' il mammotone,la sua ansia e' fuori controllo e dalle mie indagini su internet credo di aver capito che il quadro non e' favorevole.Mi chiedo,quasi certamente si tratta di neoplasia maligna ma ci sono possibilita',viste le ridotte dimensioni,che sia di tipo non invasivo? Mi scuso per la lungaggine e la ringrazio cmq.Distinti saluti.Valeria.
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Gentile utente,
non è giustificata tanta apprensione, pur se comprensibile, perchè non è detto che si tratti di una neoplasia e anche se lo fosse potrebbe non essere invasiva e comunque di dimensioni veramente piccole.
In una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc)
sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.
Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %)
e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.
Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie" e di "tipo maligno" .
Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.
Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.
Le microcalcificazioni che descrive sono dubbio-sospette e quindi aspetti prima di trarre conclusioni catastrofiche ingiustificate.
Cordiali saluti
non è giustificata tanta apprensione, pur se comprensibile, perchè non è detto che si tratti di una neoplasia e anche se lo fosse potrebbe non essere invasiva e comunque di dimensioni veramente piccole.
In una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc)
sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.
Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %)
e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.
Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie" e di "tipo maligno" .
Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.
Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.
Le microcalcificazioni che descrive sono dubbio-sospette e quindi aspetti prima di trarre conclusioni catastrofiche ingiustificate.
Cordiali saluti
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
Ex utente
Grazie dott. per la celere e veloce risposta.Mi puo' ancora aiutare nel dirmi se il mammotone indica solo se ci sono cellule tumorali ma non di che tipo? Abitando a Torino mia mamma e' stata indirizzata al centro ricarca tumori di Candiolo,le hanno detto di tenerre l'intera mattina libera e di portare anche l'impegnativa del medico curante per l'esame istologico.La ringrazio infinitamente.
[#12]
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Ex utente
Dott. buonasera una precisazione,il risultato dell'istologico ha lasciato stupita perfino la dott.che ha eseguito il mammot.(dubbio r4),il radiologo fatta la mammografia e l'ecografia disse:' vadra' che non mi sbaglio sono microcalc maligne secondo me'.Mi chiedo:faceva davvero tutto presagire al peggio o e' stato tutto interpretato troppo frettolosamente?C'e' la possibilita' di un falso negativo?Le sembrero' ansiosa senza motivo ma nessuno,visti i risultati di mammo ed eco aveva ipotizzato una benignita'(a parte lei dott.),guardavano la mammo e scuotevano la testa. P.S.non vorrei rubare spazio a chi pultroppo ne ha piu' bisogno di me.L a ringrazio molto.
[#17]
Io purtroppo non ho mai visto l'aspetto delle sue microcalcificazioni. Quindi non saprei interpretare quanto descrive .
Non è contenta ?
Se l'istologico è negativo (altra cosa se si fosse trattato di un esame citologico) può stare tranquilla.
Non è contenta ?
Se l'istologico è negativo (altra cosa se si fosse trattato di un esame citologico) può stare tranquilla.
Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 22.6k visite dal 06/11/2008.
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