Ago aspirato seno sinistro
Buongiorno, Egregi Dottori.
Mi trovo in un momento di grande preoccupazione e desidererei avere un vostro parere di massima sulla seguente situazione:
ho 45 anni, no familiarità con neoplasie al seno, effettuo controlli annuali (ecografia e mammografia) per prevenzione.
Quest'anno ho effettuato in aprile una mammografia, che non ha avuto nulla da rilevare, come la visita ginecologica (con palpazione seno) del mese scorso.
Non trovando posto in convenzione per la ecografia di routine, stavo quasi per lasciar perdere, ma la mia ginecologa di fiducia mi ha invitata invece a fare l'esame, dato che in donne in età fertile mammografia ed ecografia sono esami che si completano fra loro.
Scusate la premessa, era solo per dire che ho fatto controlli senza avere alcun sospetto.
Ho quindi prenotato l'ecografia mammaria privatamente, e l'ho effettuata la settimana scorsa.
Questo l'esito:
"non reperti nodulari palpatori; si segnala un'alterazione di tipo eczematoso-desquamativo della cute del capezzolo sinistro di probabile natura irritativa da valutare in ambito dermatologico. Non linfoadenopatie ascellari palpabili. Ecografie: mammelle di tipo parenchimatoso. Bilateralmente alcune sparse microcisti liquide.
A sinistra, nel QIE, si apprezza una lacuna ipoecogena ovale di tipo benigno di circa 20 mm.
Non reperti sospetti.
Non linfoadenopatie ascellari.
C.E.: quadro sostanzialmente negativo. Una formazione ipoecogena a sinistra nel QIE di tipo benigno da controllare per scrupolo con microbiopsia.
Si consiglia autopalpazione mensile e un controllo clinico-mammografico ed ecografico annuale".
Il senologo che ha effettuato l'esame dice che addirittura è stato in dubbio se effettuare l'approfondimento o meno, data la sua (autorevole, a mio parere) opinione di benignità della lesione.
Ma intanto me la ha fatta fare....
Ho effettuato l'ago aspirato ieri, ed avrò gli esiti fra un paio di settimane circa.
Cosa pensate di questa situazione?
Quelle microcisti liquide e soprattutto quella lesione ovale da dove sono sbucate?
Possibile che non ve ne fosse traccia fino a poco tempo fa?
Nella peggiore delle ipotesi di cosa potrebbe trattarsi?
E nella migliore? Sarebbe comunque un fattore di allarme, comporterebbe controlli più ravvicinati, potrebbe ingrandirsi, degenerare?
Grazie infinite per la vostra comprensione, disponibilità, professionalità.
Mi trovo in un momento di grande preoccupazione e desidererei avere un vostro parere di massima sulla seguente situazione:
ho 45 anni, no familiarità con neoplasie al seno, effettuo controlli annuali (ecografia e mammografia) per prevenzione.
Quest'anno ho effettuato in aprile una mammografia, che non ha avuto nulla da rilevare, come la visita ginecologica (con palpazione seno) del mese scorso.
Non trovando posto in convenzione per la ecografia di routine, stavo quasi per lasciar perdere, ma la mia ginecologa di fiducia mi ha invitata invece a fare l'esame, dato che in donne in età fertile mammografia ed ecografia sono esami che si completano fra loro.
Scusate la premessa, era solo per dire che ho fatto controlli senza avere alcun sospetto.
Ho quindi prenotato l'ecografia mammaria privatamente, e l'ho effettuata la settimana scorsa.
Questo l'esito:
"non reperti nodulari palpatori; si segnala un'alterazione di tipo eczematoso-desquamativo della cute del capezzolo sinistro di probabile natura irritativa da valutare in ambito dermatologico. Non linfoadenopatie ascellari palpabili. Ecografie: mammelle di tipo parenchimatoso. Bilateralmente alcune sparse microcisti liquide.
A sinistra, nel QIE, si apprezza una lacuna ipoecogena ovale di tipo benigno di circa 20 mm.
Non reperti sospetti.
Non linfoadenopatie ascellari.
C.E.: quadro sostanzialmente negativo. Una formazione ipoecogena a sinistra nel QIE di tipo benigno da controllare per scrupolo con microbiopsia.
Si consiglia autopalpazione mensile e un controllo clinico-mammografico ed ecografico annuale".
Il senologo che ha effettuato l'esame dice che addirittura è stato in dubbio se effettuare l'approfondimento o meno, data la sua (autorevole, a mio parere) opinione di benignità della lesione.
Ma intanto me la ha fatta fare....
Ho effettuato l'ago aspirato ieri, ed avrò gli esiti fra un paio di settimane circa.
Cosa pensate di questa situazione?
Quelle microcisti liquide e soprattutto quella lesione ovale da dove sono sbucate?
Possibile che non ve ne fosse traccia fino a poco tempo fa?
Nella peggiore delle ipotesi di cosa potrebbe trattarsi?
E nella migliore? Sarebbe comunque un fattore di allarme, comporterebbe controlli più ravvicinati, potrebbe ingrandirsi, degenerare?
Grazie infinite per la vostra comprensione, disponibilità, professionalità.
[#1]
La sua preoccupazione da quanto descrive mi sembra eccessiva e l'approfondimento agobioptico credo sia stato prescritto solo a scopo precauzionale ed in considerazione della sua età.
Le microcisti hanno solo significato funzionale e non patologico e si possono formare anche nel giro di pochissimo tempo.
Tanti saluti
Salvo Catania
Le microcisti hanno solo significato funzionale e non patologico e si possono formare anche nel giro di pochissimo tempo.
Tanti saluti
Salvo Catania
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
Utente
Grazie, Dottor Catania.
Aspettavo con ansia una sua risposta.
Chiedo scusa se approfitto della sua disponibilità, ma le vorrei chiedere alcune altre informazioni:
ad esempio non ho capito se, oltre alle microcisti, anche una lacuna come quella descritta e su cui è stato fatto l'agoaspirato può insorgere in breve tempo, pur senza avere significato patologico.
Inoltre se, in considerazione della mia età, è a suo parere in genere consigliata comunque l'asportazione, a prescindere dal risultato della microbiopsia.
Non mi è chiara poi la differenza fra le diagnosi citologiche, bioptiche e istologiche: quale di queste dà risultati incontrovertibili?
In passato mi sono sottoposta a parecchi cicli di procreazione assistita; leggo che non è provata la correlazione con patologie al seno; in base alla sua esperienza, lei conferma questi studi?
Ho avuto una cugina materna (ammalatasi in età giovanile, verso i 35 anni) ed una zia paterna (ammalatasi attorno ai 60) che hanno avuto questa patologia.
Questo mi pone fra le donne con familiarità per questo tipo di malattia?
Ho sempre ritenuto di no, pensando che la familiarità si intendesse fino al secondo grado di parentela, ma adesso mi viene il dubbio.
Dottore, mi rendo conto che la "raffica" di domande qui sopra possa sembrare eccessiva (e mi sono contenuta, mi creda!!!), ma la prego di mettersi nei miei panni di profana totale, catapultata in un secondo in un universo di cui non so assolutamente nulla....
Sappia che il servizio che lei e i suoi colleghi prestate con tanta pazienza e professionalità su questo portale ha per noi utenti un valore davvero inestimabile.
La ringrazio davvero molto.
Aspettavo con ansia una sua risposta.
Chiedo scusa se approfitto della sua disponibilità, ma le vorrei chiedere alcune altre informazioni:
ad esempio non ho capito se, oltre alle microcisti, anche una lacuna come quella descritta e su cui è stato fatto l'agoaspirato può insorgere in breve tempo, pur senza avere significato patologico.
Inoltre se, in considerazione della mia età, è a suo parere in genere consigliata comunque l'asportazione, a prescindere dal risultato della microbiopsia.
Non mi è chiara poi la differenza fra le diagnosi citologiche, bioptiche e istologiche: quale di queste dà risultati incontrovertibili?
In passato mi sono sottoposta a parecchi cicli di procreazione assistita; leggo che non è provata la correlazione con patologie al seno; in base alla sua esperienza, lei conferma questi studi?
Ho avuto una cugina materna (ammalatasi in età giovanile, verso i 35 anni) ed una zia paterna (ammalatasi attorno ai 60) che hanno avuto questa patologia.
Questo mi pone fra le donne con familiarità per questo tipo di malattia?
Ho sempre ritenuto di no, pensando che la familiarità si intendesse fino al secondo grado di parentela, ma adesso mi viene il dubbio.
Dottore, mi rendo conto che la "raffica" di domande qui sopra possa sembrare eccessiva (e mi sono contenuta, mi creda!!!), ma la prego di mettersi nei miei panni di profana totale, catapultata in un secondo in un universo di cui non so assolutamente nulla....
Sappia che il servizio che lei e i suoi colleghi prestate con tanta pazienza e professionalità su questo portale ha per noi utenti un valore davvero inestimabile.
La ringrazio davvero molto.
[#3]
1) I due casi che riporta vanno tenuti in considerazione soprattutto quello insorto a 35 anni. L'altro, della zia, può essere considerato tumore sporadico ed ha scarsa influenza. Le stimolazioni ormonali da recenti studi hanno perso un po' di valore come fattori di rischio. E va considerata la sua età.
2) Fatte queste premesse il problema è uno solo : la lesione è benigna ? Dubbia ? Sospetta ?
a) Se l'agobiopsia ECOGUIDATA consente un esame istologico ( quindi si chiama microbiopsia ) di benignità non c'è alcuna ragione di provvedere all'intervento di asportazione
b) ovviamente in caso di dubbio o a maggior ragione di sospetto valgono le ragioni al n.1 per eseguire un intervento di asportazione.
Spero di essere stato chiaro.
2) Fatte queste premesse il problema è uno solo : la lesione è benigna ? Dubbia ? Sospetta ?
a) Se l'agobiopsia ECOGUIDATA consente un esame istologico ( quindi si chiama microbiopsia ) di benignità non c'è alcuna ragione di provvedere all'intervento di asportazione
b) ovviamente in caso di dubbio o a maggior ragione di sospetto valgono le ragioni al n.1 per eseguire un intervento di asportazione.
Spero di essere stato chiaro.
[#4]
Utente
Dottore, lei é stato chiarissimo, come sempre.
Mi sono letta molti suoi consulti e devo dire che sa andare subito al punto in modo conciso e semplice, in modo intelligibile anche per noi non addetti ai lavori.
La ringrazio molto e, se posso, le farò sapere gli esiti della micro biopsia, appena li avrò.
Mi sono letta molti suoi consulti e devo dire che sa andare subito al punto in modo conciso e semplice, in modo intelligibile anche per noi non addetti ai lavori.
La ringrazio molto e, se posso, le farò sapere gli esiti della micro biopsia, appena li avrò.
[#6]
Utente
Buongiorno, Dottor Catania.
Eccomi a riportale l'esito del mio agoaspirato:
Materiale inviato. A: mammella - agobiopsia
Notizie cliniche: lacuna ipoecogena di tipo benigno q.i.e mammella sx
Macroscopica: 3 frustoli mammari, ago 14 g, guida eco.
Diagnosi: mastopatia fibrocistica ed adenosica. B2/lesione benigna.
Il senologo ha parlato di qualcosa volgarmente denominato "cisti", mi ha rassicurata dicendomi che non c'è assolutamente nulla di cui preoccuparsi, che non valuta utile la rimozione della lacuna in quanto non prevede il suo ingrossamento né men che meno una sua evoluzione in qualcosa di preoccupante, e mi ha suggerito di riprendere i miei controlli di routine a cadenza annuale.
Alle mie insistenze circa l'opportunità di ripetere l'eco a distanza di 6 mesi, mi ha risposto testualmente: "...se è al fine di placare la sua ansia..."
Scusi se, appunto, sono un po' in ansia (la richiesta non sottende assolutamente una mancanza di fiducia nel parere del senologo con cui ho parlato), ma mi piacerebbe avere un suo parere su questi esiti e sull'iter da seguire da qui in avanti.
Una curiosità: la diagnosi B2 in cosa si differenzia dalle diagnosi che hanno per codice la lettera "C"?
C'è la possibilità di un falso negativo?
Grazie molte per la sua disponibilità e pazienza.
Eccomi a riportale l'esito del mio agoaspirato:
Materiale inviato. A: mammella - agobiopsia
Notizie cliniche: lacuna ipoecogena di tipo benigno q.i.e mammella sx
Macroscopica: 3 frustoli mammari, ago 14 g, guida eco.
Diagnosi: mastopatia fibrocistica ed adenosica. B2/lesione benigna.
Il senologo ha parlato di qualcosa volgarmente denominato "cisti", mi ha rassicurata dicendomi che non c'è assolutamente nulla di cui preoccuparsi, che non valuta utile la rimozione della lacuna in quanto non prevede il suo ingrossamento né men che meno una sua evoluzione in qualcosa di preoccupante, e mi ha suggerito di riprendere i miei controlli di routine a cadenza annuale.
Alle mie insistenze circa l'opportunità di ripetere l'eco a distanza di 6 mesi, mi ha risposto testualmente: "...se è al fine di placare la sua ansia..."
Scusi se, appunto, sono un po' in ansia (la richiesta non sottende assolutamente una mancanza di fiducia nel parere del senologo con cui ho parlato), ma mi piacerebbe avere un suo parere su questi esiti e sull'iter da seguire da qui in avanti.
Una curiosità: la diagnosi B2 in cosa si differenzia dalle diagnosi che hanno per codice la lettera "C"?
C'è la possibilità di un falso negativo?
Grazie molte per la sua disponibilità e pazienza.
[#9]
Utente
Egregio Dottor Catania, a distanza di nove mesi, eccomi a chiederle nuovamente una opinione, per una situazione in parte correlata alla precedente: all'ecografia dello scorso giugno, quella su cui si sono improntati gli interventi precedenti di questo consulto, il referto diceva, fra le altre cose, testualmente così "si segnala un'alterazione di tipo eczematoso-desquamativo della cute del capezzolo sinistro di probabile natura irritativa da valutare in ambito dermatologico".
Il mio dermatologo di fiducia, visionata la "crosticina", ha confermato la probabile natura eczematosa della medesima, e mi ha prescritto una pomata cortisonica per un mese.
Dopo questa cura, il capezzolo è tornato alla normalità, ma solo per qualche tempo (un paio di mesi circa), dopo di che la crosticina (frastagliata, solo sulla punta del capezzolo, di colore giallo/marroncino chiaro) si è ripresentata.
Ho fatto ecografia di controllo in marzo/2017 e non ha avuto nulla da segnalare (sempre presente la lacuna ipoecogena già biopsiata con esiti di benignità).
La settimana scorsa ho effettuato di nuovo ecografia, visita senologia e mammografia (per soli motivi di ansia, faccio ecografia due volte l'anno e mammografia una volta l'anno, anche se nei referti è sempre indicato il controllo annuale).
Questo l'esito della scorsa settimana:
"controllo clinico - mammografico ed ecografico della Signora....di 46 anni.
Alla visita clinica: ispessimento discheratosico della cute del capezzolo sinistro; non reperti nodulari palpatori bilateralmente, non linfonodi palpabili nei cavi ascellari.
Mammografia: mammelle di tipo parenchimatoso.
Non sono riconoscibili alterazioni a carattere evolutivo, non microcalcificazioni sospette.
Ecografia: a sinistra, nel QIE, si conferma invariata una lacuna ipoecogena ovale di tipo benigno di circa 20 mm; non nuovi noduli solidi entro i corpi mammari; qualche sparsa cisti liquida.
Non linfoadenopatie ascellari.
Conclusioni: quadro mammario negativo.
Utile per scrupolo una biopsia della cute del capezzolo sinistro.
Si consiglia autopalpazione e un nuovo controllo clinico-mammografico ed ecografico a distanza di un anno".
Stamattina ho effettuato la biopsia del capezzolo.
Gli esiti li avrò fra 15 giorni circa.
Cosa ne pensa, Dottore?
Ho ricordanza di questa crosticina (soprattutto a sinistra, anche se a tratti la ricordo presente, anche se molto più lieve, anche a destra) da molto tempo, oserei dire da circa 5 anni, cioè da quando ho smesso di allattare, e questo mi preoccupa alquanto, dato che di solito, come carattere, tenderei ad approfondire, anche con eccesso di scrupolo, e subito, e radicalmente, le questioni di salute.
Mi rammarico di non aver insistito per andare a fondo alla questione molto prima.
Il dermatologo parlò di probabile irritazione da sfregamento e per un po' ho messo delle pezzoline di puro cotone nel reggiseno (che non ho mai trovato macchiate), ma senza grandi risultati.
Confesso di essere un po' agitata.
Grazie molte se avrà modo di dirmi un suo parere.
Il mio dermatologo di fiducia, visionata la "crosticina", ha confermato la probabile natura eczematosa della medesima, e mi ha prescritto una pomata cortisonica per un mese.
Dopo questa cura, il capezzolo è tornato alla normalità, ma solo per qualche tempo (un paio di mesi circa), dopo di che la crosticina (frastagliata, solo sulla punta del capezzolo, di colore giallo/marroncino chiaro) si è ripresentata.
Ho fatto ecografia di controllo in marzo/2017 e non ha avuto nulla da segnalare (sempre presente la lacuna ipoecogena già biopsiata con esiti di benignità).
La settimana scorsa ho effettuato di nuovo ecografia, visita senologia e mammografia (per soli motivi di ansia, faccio ecografia due volte l'anno e mammografia una volta l'anno, anche se nei referti è sempre indicato il controllo annuale).
Questo l'esito della scorsa settimana:
"controllo clinico - mammografico ed ecografico della Signora....di 46 anni.
Alla visita clinica: ispessimento discheratosico della cute del capezzolo sinistro; non reperti nodulari palpatori bilateralmente, non linfonodi palpabili nei cavi ascellari.
Mammografia: mammelle di tipo parenchimatoso.
Non sono riconoscibili alterazioni a carattere evolutivo, non microcalcificazioni sospette.
Ecografia: a sinistra, nel QIE, si conferma invariata una lacuna ipoecogena ovale di tipo benigno di circa 20 mm; non nuovi noduli solidi entro i corpi mammari; qualche sparsa cisti liquida.
Non linfoadenopatie ascellari.
Conclusioni: quadro mammario negativo.
Utile per scrupolo una biopsia della cute del capezzolo sinistro.
Si consiglia autopalpazione e un nuovo controllo clinico-mammografico ed ecografico a distanza di un anno".
Stamattina ho effettuato la biopsia del capezzolo.
Gli esiti li avrò fra 15 giorni circa.
Cosa ne pensa, Dottore?
Ho ricordanza di questa crosticina (soprattutto a sinistra, anche se a tratti la ricordo presente, anche se molto più lieve, anche a destra) da molto tempo, oserei dire da circa 5 anni, cioè da quando ho smesso di allattare, e questo mi preoccupa alquanto, dato che di solito, come carattere, tenderei ad approfondire, anche con eccesso di scrupolo, e subito, e radicalmente, le questioni di salute.
Mi rammarico di non aver insistito per andare a fondo alla questione molto prima.
Il dermatologo parlò di probabile irritazione da sfregamento e per un po' ho messo delle pezzoline di puro cotone nel reggiseno (che non ho mai trovato macchiate), ma senza grandi risultati.
Confesso di essere un po' agitata.
Grazie molte se avrà modo di dirmi un suo parere.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 5.3k visite dal 27/09/2016.
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