Cancro al seno
Buongiorno,
ho 47 anni, in data 4 giugno 2008 mi sono sottosta ad un'ecografia ascellare non completata fino alla mammella per negligenza del medico, la diagnosi:
"In sede ascellare destra si evidenzia la presenza di alcune tumefazioni linfonodali del diametro massimo di 14 mm., ipoecogeni con ilo iperecogeno, da riferire a linfonodi di tipo reattivo-infiammatorio. Non lesioni ascellari a sinistra.
Dopo 6 mesi e non notando regressione, anzi ho notato l'indurimento dei linfonodi al tatto, quasi pietre, ho ripetuto l'ecografia in data 17/11/2008, questa volta anche la mammografia, la diagnosi:
Struttura mammaria di tipo fibro-ghiandolare, addensata in supero-esterna, con qualche piccola calcificazione di tipo displasico, senza chiari segni di lesioni infiltrative. All'ecografia ecostuttura ghiandolare con presenza a sinistra di alcune formazioni cistiche a grappolo in sede retro areolare.
A destra in sede infero esterna si evidenzia formazione ipoecogena lievemente sfumata, col parenchima circostante di circa 2 cm di dubbio significato (etero?).
Coesistono adenopatie ascellari omolaterali.
Si consiglia approfondimento diagnostico con microbiopsia, o exeresi della lesione.
In data 10/12/2008 mi sottopongo alla biopsia la diagnosi:
A destra, in sede infero-esterna, si esegue prelievo micro istologico ecoguidato (ago 14G) sulla formazione segnalata in data 17/11/2008
Vengono prelevati 5 frustoli.
Si allega referto istologico che conferma la positività della lesione B5.
Si richiede exresi chirurgica anche della linfoadenopatia a carattere sospetto evidenziata in ascella destra.
In data 8 gennaio 2009 mi sono sottoposta ad intervento chirurgico di seguito la diagnosi:
Carcinoma duttale infiltrante (NAS) grado 2° diametro 2x1,5x0,7 cm.
Margini: esenti da neoplasia.
IVP: nonevidentesulle sez. esaminate
N° totale linfonodi , meta 3/13
Dopo l'intervento sono stata sottoposta a 4 cicli di chemioterapia, la cosidetta rossa e 40 giorni di radioterapia e per 5 anni punture di Decapeptyl e5 anni di compresse per cura ormonale.
La mia domanda è:
poichè mi è stata sbagliata l' ecografia del 4 giugno 2008 e di conseguenza mi sono dovuta operare con 7 mesi di ritardo, questo ritardo mi ha fatto arrivare all'intervento in condizioni più gravi? Alcuni medici sostengono anche che sia potuta passare da un carcinoma di grado 1° ad un carcinoma di grado 2° e che si sarebbe potuta evitare la dissezione ascellare, la chemioterapia e minor rischio di recidiva. Non so nemmeno se avrei potuto evitare anche la radioterapia, 5 anni di cura ormonale e il Decapeptyl per 5 anni.
Ringrazio il Medico che vorrà prestare attenzione al mio caso e rispondere alle mie domande.
Cordiali Saluti
ho 47 anni, in data 4 giugno 2008 mi sono sottosta ad un'ecografia ascellare non completata fino alla mammella per negligenza del medico, la diagnosi:
"In sede ascellare destra si evidenzia la presenza di alcune tumefazioni linfonodali del diametro massimo di 14 mm., ipoecogeni con ilo iperecogeno, da riferire a linfonodi di tipo reattivo-infiammatorio. Non lesioni ascellari a sinistra.
Dopo 6 mesi e non notando regressione, anzi ho notato l'indurimento dei linfonodi al tatto, quasi pietre, ho ripetuto l'ecografia in data 17/11/2008, questa volta anche la mammografia, la diagnosi:
Struttura mammaria di tipo fibro-ghiandolare, addensata in supero-esterna, con qualche piccola calcificazione di tipo displasico, senza chiari segni di lesioni infiltrative. All'ecografia ecostuttura ghiandolare con presenza a sinistra di alcune formazioni cistiche a grappolo in sede retro areolare.
A destra in sede infero esterna si evidenzia formazione ipoecogena lievemente sfumata, col parenchima circostante di circa 2 cm di dubbio significato (etero?).
Coesistono adenopatie ascellari omolaterali.
Si consiglia approfondimento diagnostico con microbiopsia, o exeresi della lesione.
In data 10/12/2008 mi sottopongo alla biopsia la diagnosi:
A destra, in sede infero-esterna, si esegue prelievo micro istologico ecoguidato (ago 14G) sulla formazione segnalata in data 17/11/2008
Vengono prelevati 5 frustoli.
Si allega referto istologico che conferma la positività della lesione B5.
Si richiede exresi chirurgica anche della linfoadenopatia a carattere sospetto evidenziata in ascella destra.
In data 8 gennaio 2009 mi sono sottoposta ad intervento chirurgico di seguito la diagnosi:
Carcinoma duttale infiltrante (NAS) grado 2° diametro 2x1,5x0,7 cm.
Margini: esenti da neoplasia.
IVP: nonevidentesulle sez. esaminate
N° totale linfonodi , meta 3/13
Dopo l'intervento sono stata sottoposta a 4 cicli di chemioterapia, la cosidetta rossa e 40 giorni di radioterapia e per 5 anni punture di Decapeptyl e5 anni di compresse per cura ormonale.
La mia domanda è:
poichè mi è stata sbagliata l' ecografia del 4 giugno 2008 e di conseguenza mi sono dovuta operare con 7 mesi di ritardo, questo ritardo mi ha fatto arrivare all'intervento in condizioni più gravi? Alcuni medici sostengono anche che sia potuta passare da un carcinoma di grado 1° ad un carcinoma di grado 2° e che si sarebbe potuta evitare la dissezione ascellare, la chemioterapia e minor rischio di recidiva. Non so nemmeno se avrei potuto evitare anche la radioterapia, 5 anni di cura ormonale e il Decapeptyl per 5 anni.
Ringrazio il Medico che vorrà prestare attenzione al mio caso e rispondere alle mie domande.
Cordiali Saluti
[#1]
Spett.le Utente,
per rispondere al quesito che Lei pone sono indispensabili riferimenti specialistici, che soltanto un esperto in Senologia può fornire.
Per tale motivo ritengo opportuno spostare il quesito nell'apposita area specialistica
per rispondere al quesito che Lei pone sono indispensabili riferimenti specialistici, che soltanto un esperto in Senologia può fornire.
Per tale motivo ritengo opportuno spostare il quesito nell'apposita area specialistica
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#2]
Gentile utente
>>Alcuni medici sostengono anche che sia potuta passare da un carcinoma di grado 1° ad un carcinoma di grado 2° e che si sarebbe potuta evitare la dissezione ascellare, la chemioterapia e minor rischio di recidiva. Non so nemmeno se avrei potuto evitare anche la radioterapia, 5 anni di cura ormonale e il Decapeptyl per 5 anni.>>
In teoria è facile fare affermazioni difficilmente dimostrabili e sulle quali non mi esprimo.
All'atto pratico , premesso che sicuramente non si sarebbe risparmiata la Radioterapia e la cura ormonale, l'errore medico può essere dimostrato rivolgendosi ad un Medico Legale , che a sua volta può (e in genere accade) avvalersi della consulenza di un oncologo senologo.
Spero di essere stato chiaro
Tanti saluti
Salvo Catania
>>Alcuni medici sostengono anche che sia potuta passare da un carcinoma di grado 1° ad un carcinoma di grado 2° e che si sarebbe potuta evitare la dissezione ascellare, la chemioterapia e minor rischio di recidiva. Non so nemmeno se avrei potuto evitare anche la radioterapia, 5 anni di cura ormonale e il Decapeptyl per 5 anni.>>
In teoria è facile fare affermazioni difficilmente dimostrabili e sulle quali non mi esprimo.
All'atto pratico , premesso che sicuramente non si sarebbe risparmiata la Radioterapia e la cura ormonale, l'errore medico può essere dimostrato rivolgendosi ad un Medico Legale , che a sua volta può (e in genere accade) avvalersi della consulenza di un oncologo senologo.
Spero di essere stato chiaro
Tanti saluti
Salvo Catania
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#3]
Le ho risposto su
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/525496-cancro-al-seno.html
Tanti saluti
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/525496-cancro-al-seno.html
Tanti saluti
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