sbarramento dopo intervento di quadrantectomia
Buongiorno, ho 47 anni e 9 mesi fa sono stata sottoposta a quadrantectomia per asportazione di un carcinoma duttale in situ intracisico di grado 2, linfonodo sentinella negativo, recettori estrogeni: 100%, recettori progesterone 100%, Ki67: 20%.
Sono stata sottoposta a terapia ormonale con tamoxifene e enantone.
Ora, al primo controllo ecografico fatto dopo l'intervento si evidenzia "in sede di cicatrice e in prossimità della regione areolare sbarramento esteso per circa 6mm ancora coerente con esiti di intervento chirurgico. Si associa piccola area cistica superficiale di significato liponecrotico".
Vorrei sapere se lo sbarramento può essere indice di qualcosa di preoccupante.
La ringrazio
Sono stata sottoposta a terapia ormonale con tamoxifene e enantone.
Ora, al primo controllo ecografico fatto dopo l'intervento si evidenzia "in sede di cicatrice e in prossimità della regione areolare sbarramento esteso per circa 6mm ancora coerente con esiti di intervento chirurgico. Si associa piccola area cistica superficiale di significato liponecrotico".
Vorrei sapere se lo sbarramento può essere indice di qualcosa di preoccupante.
La ringrazio
[#1]
Veramente il referto è chiaro e NON PREOCCUPANTE . " ancora coerente con esiti di intervento chirurgico ".
Tanti saluti
Salvo Catania
Tanti saluti
Salvo Catania
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#3]
Di nulla.
Aggiungo un ulteriore dettaglio.
>>" ancora coerente con esiti di intervento chirurgico ".>>
In realtà dopo 9 mesi dall'intervento è più probabile che più che all'intervento chirurgico quanto descrive è frequentemente causato da alcuni effetti secondari della radioterapia apprezzabili con un'aumentata consistenza del seno rilevabile già alla palpazione.
Questa alterazione è determinata dal fatto che nella maggior parte dei casi la mammella irradiata può andare incontro ad un variabile processo di fibrosi indotto dalle radiazioni. Questo effetto può perdurare anche per diversi mesi dal termine del trattamento e a volte anche più a lungo.
Tanti saluti
Aggiungo un ulteriore dettaglio.
>>" ancora coerente con esiti di intervento chirurgico ".>>
In realtà dopo 9 mesi dall'intervento è più probabile che più che all'intervento chirurgico quanto descrive è frequentemente causato da alcuni effetti secondari della radioterapia apprezzabili con un'aumentata consistenza del seno rilevabile già alla palpazione.
Questa alterazione è determinata dal fatto che nella maggior parte dei casi la mammella irradiata può andare incontro ad un variabile processo di fibrosi indotto dalle radiazioni. Questo effetto può perdurare anche per diversi mesi dal termine del trattamento e a volte anche più a lungo.
Tanti saluti
[#4]
Utente
Buongiorno dottore, la ringrazio per la precisazione e la disponibilità. Il mio dubbio è che però io non sono stata sottoposta a radioterapia in quanto è stata ritenuta non strettamente necessaria dopo l'intervento poiché il carcinoma era intracistico.
I miei dubbi su questo "sbarramento" sono nati quando ho cercato informazioni su cosa fosse in attesa del controllo oncologico (le attese sono la cosa peggiore...) e ho visto che spesso è associato a forme tumorali. Il problema è che io il tumore l'ho già tolto... e il mio timore è che possa esserci una recidiva, dato che quest'area di sbarramento non si trova esattamente sotto il nodulo asportato (che era collocato nel quad. sup esterno), ma leggermente spostata verso la regione areolare.
In più, il medico che ha eseguito l'eco ha consigliato di monitorare questa cosa.
Nel frattempo la ringrazio per l'attenzione e le auguro buona giornata.
I miei dubbi su questo "sbarramento" sono nati quando ho cercato informazioni su cosa fosse in attesa del controllo oncologico (le attese sono la cosa peggiore...) e ho visto che spesso è associato a forme tumorali. Il problema è che io il tumore l'ho già tolto... e il mio timore è che possa esserci una recidiva, dato che quest'area di sbarramento non si trova esattamente sotto il nodulo asportato (che era collocato nel quad. sup esterno), ma leggermente spostata verso la regione areolare.
In più, il medico che ha eseguito l'eco ha consigliato di monitorare questa cosa.
Nel frattempo la ringrazio per l'attenzione e le auguro buona giornata.
[#5]
Segua i consigli ed i controlli programmati (=Prevenzione Secondaria) , ma intanto si aiuti a ridurre il livello di ansia applicando le raccomandazioni di PREVENZIONE PRIMARIA
Legga
Prevenzione
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/2253-fermi-tutti-la-dieta-anticancro-si-rimangia-le-regole.html
http://www.senosalvo.com/vero_falso_dieta.htm
https://www.medicitalia.it/news/oncologia-medica/5739-franco-berrino-e-il-nuovo-libro-il-cibo-dell-uomo.html
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/90-l-attivita-fisica-riduce-il-rischio-di-morire-prematuramente-soprattutto-per-tumore-e-infarto.html
Verissimo che il rischio zero non esiste, ma lo si può ridurre di molto.
Legga
Prevenzione
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/2253-fermi-tutti-la-dieta-anticancro-si-rimangia-le-regole.html
http://www.senosalvo.com/vero_falso_dieta.htm
https://www.medicitalia.it/news/oncologia-medica/5739-franco-berrino-e-il-nuovo-libro-il-cibo-dell-uomo.html
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/90-l-attivita-fisica-riduce-il-rischio-di-morire-prematuramente-soprattutto-per-tumore-e-infarto.html
Verissimo che il rischio zero non esiste, ma lo si può ridurre di molto.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.8k visite dal 09/06/2016.
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