Tamoxifene: si o no? Ampliamento o radioterapia?

Buonasera.

Mia moglie, di 45 anni, non in menopausa, è stata operata il 21 dicembre 2015 per:

1) Carcinoma duttale invasivo di dimensione 0,8 cm., a margini infiltrativi mal definiti, con aspetti tubulari G1 (sec. SBR mod: gt2, gn1, gm1) con EIC G1 extratumorale, distante meno di 0,1 cm. dai margini profondo e superficiale, e cm. 0,4 dai rimanenti margini. Tale carcinoma era contenuto all'interno di un campione di parenchima mammario di dimensioni cm. 3,5x3x1,2, sede di focolai sparsi di carcinoma duttale in situ G1 con microcalcificazioni, distanti meno di 0,1 cm. dai margini.

2) In altro campione di parenchima mammario e stato trovato un focolaio di carcinoma duttale in situ G1 di 0,3 cm. con microcalcificazioni, a meno di 0,1 cm. dalla china.

L'esame intraoperatorio del linfonodo sentinella è risultato negativo per macrometastasi. L'esame definitivo successivo è stato eseguito con due sezioni consecutive colorate con E.E. e successivamente con 6 livelli intervallati di 200 micron, fino ad esaurimento campione, colorati con EE e CAM 5.2. La diagnosi finale, comunicata a voce le chirurgo, è stata che il linfonodo sentinella era assolutamente negativo. Nel referto istologico cartaceo è però scritto "Linfoadenite reattiva in 1/1 linfonodi".

Per quanto riguarda "Assetto recettoriale e frazione proliferante" è scritto:

Recettore estrogeni (ER) positivo 90%
Progesterone (PgR) positivo 60%
Recettore androgeni (AR) 0%
HER2 score 0
Ki-67 positivo 8%

Ad oggi, 5 febbraio 2016, a 46 giorni dall'operazione non è stata ancora inziata ne radioterapai ne terapia ormonale ne chemioterapia, perchè:

1) Radioterapia, la radiologia non aveva posto prima di 2 mesi, altra radiologia di altro ospedale ha posto ma non comincerà prima di 1 settimana da oggi perché seno ancora tumefatto.

2) Terapia ormonale, il primo oncologo consultato ha detto di cominciare subito il Tamoxifene. Questo oncologo ci ha fatto una pessima impressione e, a prescindere dalla cura, abbiamo chiesto parere ad una seconda oncologa che ha richiesto varie analisi prima di decidere se dare o no il Tamoxifene, ritenendo possibile anche di non darlo.

3) Nessun oncologo ritiene necessaria la chemioterapia, che non è stata prescritta.

A partire da questo quadro, le mie domande sono tre:

1) Di quanto aumenta il rischio di recidiva a non fare il Tamoxifene? Non è un rischio troppo grande?

2) Il primario di radioterapia oggi si chiedeva se bastasse una radioterapia lunga o se i margini lasciati dal chirurgo richiedessero un secondo intervento di ampliamento. A me pare di capire che ci siano sempre margini di 1 mm. Non bastano? Il chirurgo è stato troppo conservativo?

3) Qual'è la sopravvivenza attesa? Anch'io ho letto, e ci hanno detto, che la sopravvivenza a 5 anni è del 98%... che G1 vuol dire poco aggressivo... ecc. Ma dopo i 5 anni? Qual'è la percentuale a 10 anni? E a 20 anni? Insomma... è folle sperare di arrivare a 80 anni insieme? Io la amo e vorrei invecchiare con lei...

Grazie
[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
1) >> Nel referto istologico cartaceo è però scritto "Linfoadenite reattiva in 1/1 linfonodi".>> Quindi negativo per secondarismo linfonodale

2) Tutti i fattori prognostici allegati suggeriscono un cauto OTTIMISMO.

3) Per la stessa ragione di cui sopra c'è tutto il tempo tramite un confronto franco con l'oncologo di decidere valutando benefici/svantaggi sull'opportunità di una terapia adiuvante antiormonale. A distanza è vietatissimo.

4) Sulla prognosi Le ho già risposto con OTTIMISMO

Sulla prevenzione delle recidive oltre alla eventuale terapia medica importante la PREVENZIONE PRIMARIA

Legga

Prevenzione
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/2253-fermi-tutti-la-dieta-anticancro-si-rimangia-le-regole.html

http://www.senosalvo.com/vero_falso_dieta.htm

https://www.medicitalia.it/news/oncologia-medica/5739-franco-berrino-e-il-nuovo-libro-il-cibo-dell-uomo.html

https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/90-l-attivita-fisica-riduce-il-rischio-di-morire-prematuramente-soprattutto-per-tumore-e-infarto.html

Tanti saluti
Salvo Catania


Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

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