Calcificazioni puntiformi di tipo distrofico
Vorrei chiedere un consulto.ho effettuato una mammografia più ecografia e questo è il referto:
corpi mammari con componente fibro-ghiandolare ben distribuita nei settori superiori e centrali, poco rappresentata nei quadranti inferiori ove prevale la quota adiposa.
bilateralmente in sede centrale presenza di cisti alternate a calcificazioni puntiformi di tipo distrofico.
linfonodi ascellari aspecifici con aspetto di tipo reattivo bilateralmente.
non rilievi mammografici sospetti in senso eteroformativo.
in assenza di sintomatologia significativa si consiglia nuova mammografia a distanza di 12 mesi.utile autoesame mensile ed ecografia ad intervallo di 6 mesi.
ho 37 anni.vorrei sapere se quelle calcificazioni sono sintomo di possibile insorgenza tumorale, se devo fare subito altri accertamenti per stare tranquilla e se è il caso che ripeta tra 6 mesi anche la mammo.
distinti saluti
corpi mammari con componente fibro-ghiandolare ben distribuita nei settori superiori e centrali, poco rappresentata nei quadranti inferiori ove prevale la quota adiposa.
bilateralmente in sede centrale presenza di cisti alternate a calcificazioni puntiformi di tipo distrofico.
linfonodi ascellari aspecifici con aspetto di tipo reattivo bilateralmente.
non rilievi mammografici sospetti in senso eteroformativo.
in assenza di sintomatologia significativa si consiglia nuova mammografia a distanza di 12 mesi.utile autoesame mensile ed ecografia ad intervallo di 6 mesi.
ho 37 anni.vorrei sapere se quelle calcificazioni sono sintomo di possibile insorgenza tumorale, se devo fare subito altri accertamenti per stare tranquilla e se è il caso che ripeta tra 6 mesi anche la mammo.
distinti saluti
[#1]
Gentile utente
in una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute
da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc)
sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.
Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %)
e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.
Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie" e di "tipo maligno" .
Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.
Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.
Anche se non è precisato ma le sue calcificazioni sono benigne e pertanto non necessita di ulteriori approfondimenti diagnostici ma solo di un monitoraggio secondo quanto Le hanno consigliato.
Cordiali saluti
Cordiali saluti.
in una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute
da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc)
sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.
Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %)
e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.
Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie" e di "tipo maligno" .
Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.
Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.
Anche se non è precisato ma le sue calcificazioni sono benigne e pertanto non necessita di ulteriori approfondimenti diagnostici ma solo di un monitoraggio secondo quanto Le hanno consigliato.
Cordiali saluti
Cordiali saluti.
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#6]
Le microcalcificazioni non sono "una malattia", ma un segno, un sintomo come la febbre per l'influenza o altre malattie batteriche o virali.
Infatti non si cura la febbre ma la causa che l'ha provocata.
Non mi chieda per favore la causa che potrebbe determinare
i depositi di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc)
perchè non mi basterebbe per risponderle il resto della serata.
Quindi le microcalcificazioni sono solo una "spia" di una situazione al momento attuale di assoluta benignità nel suo caso.
Infatti non si cura la febbre ma la causa che l'ha provocata.
Non mi chieda per favore la causa che potrebbe determinare
i depositi di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc)
perchè non mi basterebbe per risponderle il resto della serata.
Quindi le microcalcificazioni sono solo una "spia" di una situazione al momento attuale di assoluta benignità nel suo caso.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 15.3k visite dal 11/10/2008.
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