Un mese fa ho subito una mastectomia bilaterale con inserimento espansori per un tumore di circa 1
Buongiorno,
ho 45 anni e quasi un mese fa ho subito una mastectomia bilaterale con inserimento espansori per un tumore di circa 1 cm (in realtà 1 mm in situ e 6 mm infiltrante).
Ora sono in attesa di una terapia da seguire. L'oncologa di riferimento ha già ipotizzato una chemio seguita da una terapia ormonale di 5 anni.
La diagnosi era CARCINOMA INFILTRANTE con basso indice di proliferazione
ESTROGENI POSITIVI 60%
PROGESTERONE NEGATIVO
HER2 NEGATIVO
KI-67 POSITIVO 12%
Le chiedo se con tumori così piccoli ha senso aggredire il corpo con una terapia così aggressiva come la chemio. Secondo lei sarebbe adeguata la terapia indicata?
Grazie infinite
ho 45 anni e quasi un mese fa ho subito una mastectomia bilaterale con inserimento espansori per un tumore di circa 1 cm (in realtà 1 mm in situ e 6 mm infiltrante).
Ora sono in attesa di una terapia da seguire. L'oncologa di riferimento ha già ipotizzato una chemio seguita da una terapia ormonale di 5 anni.
La diagnosi era CARCINOMA INFILTRANTE con basso indice di proliferazione
ESTROGENI POSITIVI 60%
PROGESTERONE NEGATIVO
HER2 NEGATIVO
KI-67 POSITIVO 12%
Le chiedo se con tumori così piccoli ha senso aggredire il corpo con una terapia così aggressiva come la chemio. Secondo lei sarebbe adeguata la terapia indicata?
Grazie infinite
[#1]
Dr. Salvo Catania
Oncologo, Chirurgo generale, Senologo
33.6k 1.2k
Effettivamente i parametri che allega sono favorevoli e suggeriscono un cauto ottimismo. Credo che la proposta di una chemioterapia nel suo caso abbia solo scopo precauzionale in ragione della sua giovane età.
Legga
http://www.senosalvo.com/terapia%20medica.htm
Tanti saluti
Legga
http://www.senosalvo.com/terapia%20medica.htm
Tanti saluti
[#2]
Utente
La ringrazio molto,
leggendo come da sua indicazione la pagina del sito Senosalvo.com, ne deduco che nel mio caso la chemio sarebbe indicata a "distruggere ipotetiche cellule tumorali residue e quindi a ridurre il rischio di ripresa di malattia".
Ma di quanto si ridurrebbe il rischio di ripresa della malattia? Su questo lei crede che ci siano risposte certe (legate all'esame istologico) o solamente ipotesi?
Ancora grazie e un saluto
Francesca
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.4k visite dal 25/01/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Tumore al seno
Il tumore al seno è il cancro più diffuso in Italia: quali sono i fattori di rischio e come fare prevenzione? Sintomi, diagnosi e cura del carcinoma mammario.