Capezzolo appiattito
A seguito di una Mail indirizzata al Dott. Catania, ripropongo la domanda:
Da un pò di tempo, circa 1 mese, mia moglie, anni 40, si è accorta di avere il capezzolo del seno sx appiattito, il capezzolo risulta praticamente livellato con l'areola per cui non sporge molto e inoltre ha notato che con il freddo ritorna quasi normale. La D.ssa ha consigliato un'ecografia. Vorrei sapere le cause che producono l'appiattimento del capezzolo se c' è da preoccuparsi e quali sono gli esami che si devono fare per avere un quadro completo
della situazione e stare tranquilli. Preciso inoltre che mia moglie non è fumatrice, ha avuto il 1° figlio a 33 anni i genitori non hanno avuto fino ad ora problemi di tumori. Grazie
Da un pò di tempo, circa 1 mese, mia moglie, anni 40, si è accorta di avere il capezzolo del seno sx appiattito, il capezzolo risulta praticamente livellato con l'areola per cui non sporge molto e inoltre ha notato che con il freddo ritorna quasi normale. La D.ssa ha consigliato un'ecografia. Vorrei sapere le cause che producono l'appiattimento del capezzolo se c' è da preoccuparsi e quali sono gli esami che si devono fare per avere un quadro completo
della situazione e stare tranquilli. Preciso inoltre che mia moglie non è fumatrice, ha avuto il 1° figlio a 33 anni i genitori non hanno avuto fino ad ora problemi di tumori. Grazie
[#1]
Gentile utente,
non c'è da preoccuparsi perchè con le stimolazioni torna normale
( non accadrebbe se la retrazione fosse di origine neoplastica).
Occorre ovviamente una visita senologica previa ecografia e mammografia. La causa risiede in una fibrosi dei dotti di tipo semplice facilmente distinguibile da quella neoplastica perchè il capezzolo ha la tendenza ad appiattirsi (e successivamente anche ad introflettersi) nella sua porzione centrale senza interessamento dell'areola.
Altra causa la fibrosi postinfiammatoria associata in genere a ectasia duttale.
Cordiali saluti
non c'è da preoccuparsi perchè con le stimolazioni torna normale
( non accadrebbe se la retrazione fosse di origine neoplastica).
Occorre ovviamente una visita senologica previa ecografia e mammografia. La causa risiede in una fibrosi dei dotti di tipo semplice facilmente distinguibile da quella neoplastica perchè il capezzolo ha la tendenza ad appiattirsi (e successivamente anche ad introflettersi) nella sua porzione centrale senza interessamento dell'areola.
Altra causa la fibrosi postinfiammatoria associata in genere a ectasia duttale.
Cordiali saluti
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#4]
La dizione di capezzolo "appiattito" in realtà non esiste e può rappresentare tuttavia una fase della fibrosi post-infiammatoria retraente che porta alla vera retrazione del capezzolo.
Quindi si ha una fibrosi dei dotti a seguito di episodi infiammatori con retrazione dei dotti retroareolari. Spesso il fumo , anche passivo, è causa di processi infiammatori latenti ricorrenti, che possono portare sino alla mastite periduttale.
Altra causa della retrazione è una neoplasia mammaria, ma dalla sintomatologia ("torna normale dietro stimolazioni" ) la escluderei nel suo caso, ma merita comunque un approfondimento diagnostico precauzionale.
.
Si usa anche il termine introflesso che rappresenta però una condizione, anche bilaterale, congenita di introflessione del capezzolo e questo non è il caso di sua moglie perchè il fenomeno è apparso per la prima volta recentemente.
Quindi si ha una fibrosi dei dotti a seguito di episodi infiammatori con retrazione dei dotti retroareolari. Spesso il fumo , anche passivo, è causa di processi infiammatori latenti ricorrenti, che possono portare sino alla mastite periduttale.
Altra causa della retrazione è una neoplasia mammaria, ma dalla sintomatologia ("torna normale dietro stimolazioni" ) la escluderei nel suo caso, ma merita comunque un approfondimento diagnostico precauzionale.
.
Si usa anche il termine introflesso che rappresenta però una condizione, anche bilaterale, congenita di introflessione del capezzolo e questo non è il caso di sua moglie perchè il fenomeno è apparso per la prima volta recentemente.
[#9]
Ex utente
Buongiorno, mi scusi Dott. ma non è semplice non preoccuparsi con tutto ciò si sente quotidianamente sul tumore alla mammella mia moglie ha come già sa 40 anni. In ogni modo dall'esame mammografico ed Ecografico risulta: lesione nodulare ipoecogena a margini irregolari con attenuazione posteriore. Mi potrebbe aiutare ad interpretare meglio il risultato delle indagini? C'è da preoccuparsi cosa secondo lei bisogna fare? Volevo inoltre informarla che non esistrono, almeno per il momento, secrezioni al capezzolo.
Grazie
Grazie
[#10]
Sì ma allora il problema è diverso.
Lei ha posto l'attenzione sul capezzolo, ma omette di scrivere il segno rilevato dalle indagini:
nodo ipoecogeno irregolare, che invece merita un approfondimento
diagnostico tramite ad esempio un esame cito-istologico
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html
o una biopsia chirurgica.
Se si trova in prossimità del capezzolo ci potrebbe essere una relazione con la sua retrazione appiattimento.
Impossibile senza una visita aggiugere un ulteriore contributo.
Cordiali saluti
Lei ha posto l'attenzione sul capezzolo, ma omette di scrivere il segno rilevato dalle indagini:
nodo ipoecogeno irregolare, che invece merita un approfondimento
diagnostico tramite ad esempio un esame cito-istologico
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html
o una biopsia chirurgica.
Se si trova in prossimità del capezzolo ci potrebbe essere una relazione con la sua retrazione appiattimento.
Impossibile senza una visita aggiugere un ulteriore contributo.
Cordiali saluti
[#12]
Ex utente
Grazie Dott. Catania per la sua disponibilità. Ho posto il problema sul capezzolo perchè era l'unico sintomo che si presentava. A seguito della Mammografia-Ecografia è uscito fuori il referto: Opacità retroareolare a margini irregolari con retrazione del capezzolo. All'eco in tale sede lesione nodulare ipoecogena a margini irregolari e con attenuazione posteriore delle dimensioni di mm 14*13*10. Se vuole consultare le indagini strumentali (ecografia) se mi dice dove posso inoltrarle così se ritiene mi potrà comunicare un suo parere. Grazie
[#13]
ribadisco quanto su Le avevo scritto:
invece merita un approfondimento
diagnostico tramite ad esempio un esame cito-istologico ecoguidato
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html
o una biopsia chirurgica.
invece merita un approfondimento
diagnostico tramite ad esempio un esame cito-istologico ecoguidato
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html
o una biopsia chirurgica.
[#14]
Ex utente
Buongiorno, Dott. Catania, mi scusi ancora del distrurbo le volevo prospettare l'iter che mi ha anticipato il chirurgo cioè:
Il chirurgo per il momento ha detto che farà delle indagini per avere il quadro completo e poi deciderà sull’intervento. In ogni modo mi ha spiegato che eseguirà prima un taglio di pochi centimetri per asportare il nodulo sospetto si eseguirà un’analisi estemporanea se dall’analisi ci si rende conto che non è un tumore chiuderà l'intervento finisce la e poi si vedrà la cura da fare dopo comunque il risultato dell’esame istologico finale. Se l’esame estemporaneo non risultasse buono si procederà alla pulitura completa della mammella e della zona ascellare contemporaneamente alla ricostruzione della mammella. Secondo lei va bene l’iter proposto?
Grazie ancora
Cordiali saluti
E. Caini
Il chirurgo per il momento ha detto che farà delle indagini per avere il quadro completo e poi deciderà sull’intervento. In ogni modo mi ha spiegato che eseguirà prima un taglio di pochi centimetri per asportare il nodulo sospetto si eseguirà un’analisi estemporanea se dall’analisi ci si rende conto che non è un tumore chiuderà l'intervento finisce la e poi si vedrà la cura da fare dopo comunque il risultato dell’esame istologico finale. Se l’esame estemporaneo non risultasse buono si procederà alla pulitura completa della mammella e della zona ascellare contemporaneamente alla ricostruzione della mammella. Secondo lei va bene l’iter proposto?
Grazie ancora
Cordiali saluti
E. Caini
[#15]
Si faccia spiegare bene cosa vuol dire
"alla pulitura completa della mammella e della zona ascellare contemporaneamente aalla pulitura completa della mammella e della zona ascellare contemporaneamente alla ricostruzione della mammella.
Se intende una mastectomia e svuotamento del cavo ascellare NO non sono d'accordo per gli elementi che ho a disposizione.
Se no non non avrei chiamato il mio sito
www.senosalvo.com
SENO SALVO COMPLICAZIONI !
Se si tratta di un T1 la procedura è una quadrantectomia centrale +
analisi del Linfonodo Seninella + ricostruzione immediata del quadrante centrale.
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/83-lo-sviluppo-della-senologia-chirurgica-moderna.html
Intanto sarebbe molto utile preoperatoriamente avere un esame istologico della lesione per saltare la fase di accertamento intraoperatorio che in quella sede è meglio evitare quando ciò sia possibile.
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html
"alla pulitura completa della mammella e della zona ascellare contemporaneamente aalla pulitura completa della mammella e della zona ascellare contemporaneamente alla ricostruzione della mammella.
Se intende una mastectomia e svuotamento del cavo ascellare NO non sono d'accordo per gli elementi che ho a disposizione.
Se no non non avrei chiamato il mio sito
www.senosalvo.com
SENO SALVO COMPLICAZIONI !
Se si tratta di un T1 la procedura è una quadrantectomia centrale +
analisi del Linfonodo Seninella + ricostruzione immediata del quadrante centrale.
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/83-lo-sviluppo-della-senologia-chirurgica-moderna.html
Intanto sarebbe molto utile preoperatoriamente avere un esame istologico della lesione per saltare la fase di accertamento intraoperatorio che in quella sede è meglio evitare quando ciò sia possibile.
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html
[#16]
Ex utente
Grazie dott. della sua spiegazione ho parlato da poco con il chirurgo mi sono state dette le stesse cose da entrambi.
Anche il chirurgo che segue mia moglie ha detto che si presume un T1 però bisogna fare l'estemporanea per essere più certi. Nel caso in cui si conferma il T1 poiché mia moglie non ha il seno grande e poiché si trova sotto il capezzolo togliendo la ghiandola non rimarrebbe nulla così si impianta una piccola protesi per poi in seguito fare la ricostruzione del capezzolo prendendo tessuto dalle grandi labbra. Mi ha anche parlato del Linfonodo Sentinella da prendere in considerazione. Grazie ancora la terrò informato. Speriamo che la fortuna assisti mia moglie. Cordiali saluti E. Caini
Anche il chirurgo che segue mia moglie ha detto che si presume un T1 però bisogna fare l'estemporanea per essere più certi. Nel caso in cui si conferma il T1 poiché mia moglie non ha il seno grande e poiché si trova sotto il capezzolo togliendo la ghiandola non rimarrebbe nulla così si impianta una piccola protesi per poi in seguito fare la ricostruzione del capezzolo prendendo tessuto dalle grandi labbra. Mi ha anche parlato del Linfonodo Sentinella da prendere in considerazione. Grazie ancora la terrò informato. Speriamo che la fortuna assisti mia moglie. Cordiali saluti E. Caini
[#17]
Ex utente
Buonasera, Dott. Catania volevo rivolgerle un'altra domanda, navigando su internet ho letto da qualche parte che il rischio di metastasi ascellari è direttamente correlato alle dimensioni del tumore primitivo. Volevo capire nel caso di mia moglie in base alle dimensioni del nodulo che sono 14*13*10, potrebbero esserci anche metastasi ascellari? Che dimensioni non bisogna superare per non avere il rischio di presenza di metastasi ascellari? Grazie E. Caini
[#18]
Quello che ha letto è corretto: più cresce maggiori sono le probabilità, ma dipende anche da tante altre caratteristiche biologiche del tumore.
E pertanto è possibile vedere anche tumori piccoli metastatizzanti e tumori grandi che lo sono o lo sono scarsamente metastatizzanti.
Queste caratteristiche le conosceremo con l'esame istologico definitivo.
E pertanto è possibile vedere anche tumori piccoli metastatizzanti e tumori grandi che lo sono o lo sono scarsamente metastatizzanti.
Queste caratteristiche le conosceremo con l'esame istologico definitivo.
Questo consulto ha ricevuto 18 risposte e 10.7k visite dal 08/10/2008.
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