Infiltrazione dermica da carcinoma lobulare pleomorfo
Buonasera, e grazie in anticipo per l'attenzione. Chiedo un parere riguardo a mia madre, ora di 84 anni.
4 anni fa circa (giugno 2015) è stata sottoposta a quadrantectomia per asportazione di neoformazione mammella destra QII. L'esame istologico riferiva di «Parenchima mammario di cm. 7x5x1 sormontato da cute di cm 2,5x1, ... il restante parenchima è adiposo. Diagnosi: Parenchima mammario con microfocolaio di iperplasia duttale e a cellule colonnari, con microcalcificazioni luminali e metaplasia apocrina. Presenza di traccia carbone. Cute esente da lesioni significative».
I successivi controlli ecografici e mammografici, annualmente eseguiti, non hanno evidenziato variazioni di rilievo. Ancora a gennaio 2015 l'esito dell'ecografia riferiva «In quadro strutturale fibro adiposo non si riscontrano formazioni sospette. A carico del QII in sede di obiettività si reperta ispessimento del piano cutaneo a contegno debolmente ecogeno, con margine profondo convesso e netto lateralmente, mentre medialmente la struttura sembra parzialmente «infiltrare" il piano adiposo sottostante. Non rilevati segnali CD nel contesto. Il reperto orienta per componente lipomatosa/fibrolipomatosa, con carattere parzialmente infiltrante sul versane interno. Eventuale approfondimento di indagine in rapporto alla clinica. La successiva visita senologica del febbraio 2015 riferiva «..non evidenzia alterazioni a carico delle mammelle. A dx permangono esiti cicatriziali di pregresso intervento».
Da circa due mesi, a seguito dell'indurimento di una parte della zona sottostante il seno e della comparsa di piccoli noduli cutanei arrossati, abbiamo richiesto una nuova visita e conseguente agoaspirato. Il referto è il seguente: : mastite carcinomatosa con noduli rossastri nei quadranti inferiori mammella destra. DIAGNOSI: materiale scarso con emazie e rare cellule con atipie e fenomenti artefattuali, non diagnostico. Viene quindi fatto un «punch» per biopsia, che da' la seguente diagnisi: INFILTRAZIONE DERMICA DA CARCINOMA LOBULARE PLEOMORFO.
Esame istologico:
Estrogeno (c clone sp1 Ventana) NEGATIVO
Progesterone (c clone 1 e 2 Ventana) NEGATIVO
Anti-Ki67 (c clone 30-9 Ventana) 20%
HER2 (Pathway R Clone Her-2 /Neu 4B5 Ventana) - colorazione di membrana completa, intensa in più del 10% delle cellule neoplastiche (Positivo 3+).
Visita e colloquio con l'oncologa, e consulto con il chirurgo, lo stesso che aveva già fatto il precedente intervento 4 anni fa, ritiene che non sia al momento il caso di intervenire chirurgicamente in quanto la TAC (di cui non ho il referto in quanto eseguita internamente) ha evidenziato una infiltrazione a carico del muscolo e quindi l'intervento non potrebbe asportare tutto cio' che serve.
Suggerisce quindi un ciclo di 3 mesi di Trastazumab (una seduta(una seduta ogni 21 giorni) più un farmaco per via orale, poi rivalutare e vedere se il caso di procedere con intervento o con radioterapia.
Intanto è già stata richiesta PET. Mi sarebbe gradito Vs. Parere
4 anni fa circa (giugno 2015) è stata sottoposta a quadrantectomia per asportazione di neoformazione mammella destra QII. L'esame istologico riferiva di «Parenchima mammario di cm. 7x5x1 sormontato da cute di cm 2,5x1, ... il restante parenchima è adiposo. Diagnosi: Parenchima mammario con microfocolaio di iperplasia duttale e a cellule colonnari, con microcalcificazioni luminali e metaplasia apocrina. Presenza di traccia carbone. Cute esente da lesioni significative».
I successivi controlli ecografici e mammografici, annualmente eseguiti, non hanno evidenziato variazioni di rilievo. Ancora a gennaio 2015 l'esito dell'ecografia riferiva «In quadro strutturale fibro adiposo non si riscontrano formazioni sospette. A carico del QII in sede di obiettività si reperta ispessimento del piano cutaneo a contegno debolmente ecogeno, con margine profondo convesso e netto lateralmente, mentre medialmente la struttura sembra parzialmente «infiltrare" il piano adiposo sottostante. Non rilevati segnali CD nel contesto. Il reperto orienta per componente lipomatosa/fibrolipomatosa, con carattere parzialmente infiltrante sul versane interno. Eventuale approfondimento di indagine in rapporto alla clinica. La successiva visita senologica del febbraio 2015 riferiva «..non evidenzia alterazioni a carico delle mammelle. A dx permangono esiti cicatriziali di pregresso intervento».
Da circa due mesi, a seguito dell'indurimento di una parte della zona sottostante il seno e della comparsa di piccoli noduli cutanei arrossati, abbiamo richiesto una nuova visita e conseguente agoaspirato. Il referto è il seguente: : mastite carcinomatosa con noduli rossastri nei quadranti inferiori mammella destra. DIAGNOSI: materiale scarso con emazie e rare cellule con atipie e fenomenti artefattuali, non diagnostico. Viene quindi fatto un «punch» per biopsia, che da' la seguente diagnisi: INFILTRAZIONE DERMICA DA CARCINOMA LOBULARE PLEOMORFO.
Esame istologico:
Estrogeno (c clone sp1 Ventana) NEGATIVO
Progesterone (c clone 1 e 2 Ventana) NEGATIVO
Anti-Ki67 (c clone 30-9 Ventana) 20%
HER2 (Pathway R Clone Her-2 /Neu 4B5 Ventana) - colorazione di membrana completa, intensa in più del 10% delle cellule neoplastiche (Positivo 3+).
Visita e colloquio con l'oncologa, e consulto con il chirurgo, lo stesso che aveva già fatto il precedente intervento 4 anni fa, ritiene che non sia al momento il caso di intervenire chirurgicamente in quanto la TAC (di cui non ho il referto in quanto eseguita internamente) ha evidenziato una infiltrazione a carico del muscolo e quindi l'intervento non potrebbe asportare tutto cio' che serve.
Suggerisce quindi un ciclo di 3 mesi di Trastazumab (una seduta(una seduta ogni 21 giorni) più un farmaco per via orale, poi rivalutare e vedere se il caso di procedere con intervento o con radioterapia.
Intanto è già stata richiesta PET. Mi sarebbe gradito Vs. Parere
[#1]
Buona sera. Mi viene da dirle che l'accanimento terapeutico non fa bene a nessuno, tantomeno a sua mamma all'età di 84 anni! Concordo sul fatto che l' intervento sarebbe troppo rischioso ed invasivo su donna della sua età. Un trattamento come quello proposto mi sembra la strategia più corretta da quanto racconta. Cordiali saluti.
Dr.ssa Veronica Barra
[#2]
Utente
grazie. Da profano mi pare di aver capito che si tratta di un farmaco mirato e particolarmente efficace per questa tipologia. Mi ha sorpreso il fatto che, nonostante l'età avanzata che mi dicono sia un fattore di "rallentamento" della malattia, ancora 7/8 mesi fa non si fosse evidenziato nulla e ora si sia già a livello di infiltrazione nel muscolo... Ora resta da fare ecocardio preliminare e poi se tutto ok avviare la terapia. Mi rendo conto che non è possibile - tanto più a distanza e via web - fare previsioni ma... una indicazione di massima sulle possibilità di buon esito della terapia e di sopravvivenza?
Grazie ancora per l'attenzione
Grazie ancora per l'attenzione
[#3]
Come ben dice Lei, previsioni di questo tipo non se ne possono fare "a distanza" soprattutto senza conoscere lo stato di salute generale di sua madre. Adesso si concentri sulle terapie da effettuare ed il resto verrà.
Per quanto riguarda l'altro accenno velato, con il senno del poi siamo tutti bravi. La situazione ora e' questa: va affrontata e mi sembra esiste un buon supporto familiare, che e' sempre molto importante.
Per quanto riguarda l'altro accenno velato, con il senno del poi siamo tutti bravi. La situazione ora e' questa: va affrontata e mi sembra esiste un buon supporto familiare, che e' sempre molto importante.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.3k visite dal 20/11/2015.
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